Gesù è la vita
In
questa V domenica di Quaresima, ci viene presentata la figura di
Lazzaro.
Gesù
si rivolge a Marta con queste parole: "Io
sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore,
vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi
questo?".
Anche
a noi Gesù rivolge la stessa domanda: Credi questo? Marta crede
nella resurrezione e in Gesù come colui che possiede il bene più
prezioso: la Vita. Quella che non muore. Gesù però le fa capire
che non deve attendere il futuro per sperare nella resurrezione
dei morti ma già adesso, nel presente, nella vita di tutti i
giorni, Egli è per tutti noi quella Vita divina, eterna, che non
morirà mai. Se Gesù è in noi, noi non moriremo. Se invece noi
restiamo chiusi nei nostri sepolcri, non crederemo mai in Gesù
risorto che viene a liberarci e a condurci fuori. Siamo abituati a
vivere nel sepolcro del nostro egoismo, della nostra indifferenza,
ma è proprio in questo periodo di preparazione alla Pasqua che
siamo invitati a uscire fuori per dire a tutti che si ha voglia di
ricominciare a vivere una vita nuova, non da soli ma insieme a Gesù,
consapevoli che è Lui che apre i nostri sepolcri e che ci dona la
Vita, quella eterna.
Facciamo
spazio alla Parola, celebriamo in verità i sacramenti e
riusciremo a rovesciare questa pietra e andare incontro a Lui che
ci chiama e ci dice "Lazzaro vieni fuori" affinché Dio ci possa ridonare la
vita eterna, ricordandoci che la vera felicità è avere Gesù al
nostro fianco e solo con Lui in noi c'è vita!
Arianna
e Jessica
Il segno
di questa domenica. Ognuno è invitato a mettere dei semini in una
ciotola riempita di terra, con la proposta di ricominciare a vivere una vita
nuova, non da soli ma con Gesù, perché solo con Lui in noi c'è la Vita!
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Gesù
è
la
luce
Siamo giunti alla quarta
domenica di quaresima, oggi il vangelo di Giovanni ci racconta
dell'incontro di Gesù con un uomo nato cieco. Gesù ancora una
volta si dimostra misericordioso e guarisce dalla cecità l'uomo,
donandogli la vista, ma non solo, fa nascere in lui una grande
fede in Dio che lo rende consapevole della sua salvezza. Il segno
del cieco nato ripete e rappresenta il cammino battesimale di
tutti noi, un passaggio cioè dalle tenebre alla luce. Anche noi come il cieco,
che scopre la gioia di vedere, siamo chiamati a imparare la
disponibilità e a lasciarci condurre da Gesù, toccare la sua
forte mano e lasciarci conquistare dal suo volto. Gesù per noi
diventa luce del mondo. Questo tempo sia allora per noi un momento
favorevole per ritrovare dentro di noi quella vera luce che solo
lui può donarci.
Al termine della
messa ognuno di noi è invitato a portare a casa un luminoso,
segno di Dio, luce che illumina il nostro cammino, conl'impegno
da vivere durante la settimana.
Renata e Mariangela |
Gesù
è l’acqua
La terza domenica di quaresima ci presenta
uno dei brani evangelici più belli e significativi per
concretizzare un percorso di vera conversione in questo tempo di
preparazione alla Pasqua: l’incontro di Gesù con la Samaritana
al pozzo di Giacobbe. Riconosciamo in lei: l’incontro,
all’apparenza casuale, diventi anche per noi l’occasione di
sostare con Gesù: Egli si fa trovare, se lo vogliamo, basta
uscire dalle nostre abitudini e sostare al pozzo della Sua parola
e della preghiera.
Ecco dunque che oggi
Gesù per noi diventa l’ACQUA. L’acqua della grazia della
conversione, della riconciliazione, l’acqua purificatrice che la
chiesa usa nell’amministrare il battesimo; che esprime la
benedizione di Dio, l’acqua che disseta e che estingue ogni sete
di verità, di amore e di giustizia che è Cristo stesso. Il
Vangelo ci rivela che il nutrimento di
Gesù è la Sua unione con il Padre, il portare a
compimento la Sua opera. Egli è pienamente fedele a Colui che lo
ha mandato: fare la volontà del Padre significa cooperare alla
sua realizzazione; tutti siamo coinvolti nella semina della Parola
di Dio attraverso la quale è possibile la riconciliazione tra i
popoli. Al termine della messa ognuno è invitato a fare il segno
della croce con l’acqua del fonte battesimale in ricordo del
legame con Cristo istituito nel Battesimo e chiediamo anche noi,
come la samaritana, quella vera acqua che viene da Gesù e che ci
da’ la vera gioia del cuore, perché mette pace dentro e fuori
di noi.
Flavia e Luana |
Gesù:
vero uomo
Con
le celebrazioni delle ceneri siamo entrati in quaresima, tempo che
la Chiesa si è data e ci ha dato per prepararsi all’evento
culmine della storia di salvezza: la pasqua, passione morte e
risurrezione, di Gesù Cristo.
Quest’anno,
nelle celebrazioni domenicali, vorremmo sottolineare, con il
segno, la presenza di Gesù, Figlio di Dio e fratello nostro, che
cammina, prega e sosta insieme alla nostra comunità. Verranno
messi in evidenza alcuni tratti del volto di Cristo: il suo essere
vero UOMO e vero DIO, il suo essere ACQUA che dà sollievo agli
assetati, LUCE che illumina il buio, VITA che rigenera ogni cosa.
I segni verranno compiuti in diversi momenti della Messa, in modo
da sottolineare e dare il giusto valore ai gesti e alle parole.
In
questa prima domenica, per rimanere aderenti al vangelo delle
tentazioni, ci soffermiamo sul “Gesù
vero uomo”. Il punto sta nell’aggettivo “vero” che
qualifica il suo essere uomo. Non è uomo in apparenza, come
facciata che copre la sua divinità. È nato piccolo e bisognoso,
ha dovuto crescere in età, sapienza e grazia. Ha riso, ha pianto,
ha conosciuto la delusione, la sorpresa, l’amicizia,
l’abbandono, la tentazione, l’angoscia e la morte. Proprio
questo suo modo di essere vero uomo ci ha dimostrato che anche noi
possiamo essere uomini e donne perfetti, come eravamo perfetti nei
pensieri del Padre, quando ci ha creati. Fedeli a lui e pieni di
grazia. L’uomo Gesù ha superato le sue tentazioni ed è uscito
dal deserto più forte, più consapevole. Anche noi possiamo
superare le tentazioni che ci si presentano, quelle di sempre ma
anche quelle proprie del nostro tempo ed uscire dal deserto,
insieme ai fratelli, più forti e fiduciosi.
Per dare voce al nostro essere uomini, oggi, durante le Messe, prima dell’atto penitenziale, ci uniamo prendendoci per mano e confessiamo a Dio onnipotente a ai fratelli che
abbiamo peccato ma che siamo pronti, a percorrere insieme la strada
che ci porta alla pasqua e alla salvezza.
Lucia
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Gesù:
vero Dio
Oggi
è la seconda domenica di Quaresima e l’ascolto delle Scritture
apre alla visione della Gloria di Dio. Sul Tabor, l’evento della
trasfigurazione sintetizza la storia della Salvezza.
In
Gesù, risplendente di luce, il Regno di Dio finalmente irrompe
nel mondo. Ma c’è un altro aspetto, nella trasfigurazione Gesù
dà visibilità a Dio nel suo corpo d’uomo e Dio abita il corpo
dell’uomo Gesù. Cosa significa? Che il corpo è la via di Dio
verso l’uomo e allo stesso istante la via dell’uomo verso Dio.
In Gesù Dio e l’uomo si incontrano.
La
trasfigurazione ci ricorda allora, che non dobbiamo rimuovere ciò
che è umano, ma restituirlo sempre più alla sua bellezza
originaria. La via è l’ascolto della Parola di Cristo, il
figlio amato sul cui volto risplende la gloria del Padre. Da un
ascolto perseverante scaturisce la fede come adesione a Dio. Dalla
fede il cristiano attinge la forza per seguire Gesù sulla via
della croce. Ed infine, in forza della fede viene trasfigurato
nell’immagine del Signore, secondo l’azione dello Spirito
Santo. “La nube avvolge
tutti con la sua ombra” fa capire che Gesù è il luogo dove
senza timore possiamo incontrare Dio. Grazie a Cristo, ognuno di
noi può stare alla presenza di Dio e rimanervi
come figlio e non come servo.
Il
segno di oggi è quello di mettere alcuni granellini di incenso
sul braciere come segno di nube che si innalza a Dio con la nostra
preghiera e lode per
la Sua
Gloria.
Rosellina
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