(da l'Azione di Vittorio Veneto 
										17/09/25) 
										
										
										DIOCESI:
										nuove nomine 
										del vescovo Riccardo per otto sacerdoti 
										diocesani. 
										
										La 
										comunicazione ufficiale è stata 
										formalizzata nella giornata di oggi. 
										
										
										Alessio Magoga 
										17/09/25 da 
										l'Azione di Vittorio Veneto. 
										
											
												
												
												
												Nella 
												giornata di oggi, mercoledì 17 
												settembre,
												sono state 
												comunicate alla diocesi le nuove 
												nomine stabilite dal vescovo 
												Riccardo. 
												
												
												«Dopo 
												l’ordinazione episcopale 
												avvenuta il 25 maggio scorso – 
												si legge nella comunicazione 
												della diocesi – il Vescovo di 
												Vittorio Veneto mons. 
												Riccardo Battocchio si è 
												inserito nel cammino della 
												chiesa diocesana per 
												conoscerne la storia e per 
												valorizzare ciò che lo Spirito 
												Santo ha operato e continua a 
												operare in essa.  Molto tempo è 
												stato dedicato all’incontro 
												personale con i presbiteri, 
												nelle dodici foranie, alle 
												celebrazioni in alcune comunità 
												parrocchiali in occasione della 
												Cresima o nella festa del Santo 
												patrono, alla visita di ragazzi, 
												giovani e famiglie nei 
												campiscuola e nelle attività 
												estive, all’incontro con molti 
												laici che in vario modo offrono 
												il loro prezioso servizio alle 
												parrocchie e alla diocesi». 
												
												
												«Nella sua 
												sollecitudine pastorale e 
												nell’intento di provvedere a 
												diverse esigenze emerse nella 
												vita delle nostre comunità 
												parrocchiali – continua la breve 
												nota –, dopo 
												la nomina del nuovo Vicario 
												Generale, il Vescovo Riccardo ha 
												provveduto anche ad affidare 
												nuovi servizi pastorali ad 
												alcuni preti, 
												che in comunione con lui, con il 
												presbiterio e con i diaconi, 
												avranno a cuore l’edificazione 
												della Chiesa, nell’annuncio 
												della Parola di Dio, nella 
												celebrazione dei sacramenti, 
												nella guida delle comunità, 
												perché siano sempre più 
												missionarie e meglio riflettano 
												i doni e i ministeri suscitati 
												dallo Spirito Santo». 
												
												
												Sono 
												queste, dunque, le 
												nomine stabilite dal vescovo 
												Riccardo: 
												
												• Mons. 
												Martino Zagonel:
												
												Amministratore Parrocchiale di 
												Ogliano e Scomigo. 
												
												• Don 
												Andrea Dal Cin:
												
												Arciprete-Parroco del Duomo di 
												Sacile – parroco di San Giovanni 
												del Tempio – Moderatore 
												dell’Unità Pastorale “Sacile 
												Centro”. Mantiene gli altri 
												incarichi ministeriali, eccetto 
												quello di Vicario episcopale per 
												il coordinamento delle Attività 
												Pastorali, che sarà assunto dal 
												Vicario Generale. 
												
												• Don 
												Marco Dal Magro:
												
												Arciprete-Parroco del Duomo di 
												Motta di Livenza – Parroco di 
												San Giovanni di Motta e di 
												Villanova di Motta – Moderatore 
												dell’Unità Pastorale “Motta”. 
												
												• Don 
												Massimiliano Zago:
												
												Arciprete-Parroco di Miane – 
												Parroco di Combai e Farrò – 
												ArcipreteParroco di Follina, 
												avendo come collaboratori i 
												padri Servi di Maria – 
												Moderatore dell’Unità Pastorale 
												“dell’Abbazia”. 
												
												
												
												• Don 
												Michele Maiolo:
												
												
												Arciprete-Parroco di Mel e 
												Trichiana – Parroco di 
												Carve-Pellegai e S. Antonio 
												Tortal – Moderatore dell’Unità 
												Pastorale “Zumellese”. 
												
												
												
												
												• Don 
												Riccardo Meneghel: 
												Parroco di San Pio X, Parè, 
												Collalbrigo e Campolongo – 
												Moderatore dell’Unità Pastorale 
												“Conegliano ovest”. 
												
												• Don 
												Silvano Zanin:
												Parroco di 
												Anzano, Cappella Maggiore e 
												Sarmede – Moderatore dell’Unità 
												Pastorale “Pedemontana Nord”. 
												
												• Don 
												Davide Reichmann Sgarbossa:
												Parroco 
												dei Santi Pietro e Paolo in 
												Vittorio Veneto e Meschio. 
												Moderatore dell’Unità Pastorale 
												“Ceneda”. 
												
												
												«A questi 
												nostri fratelli nel presbiterato 
												che ringraziamo per la generosa 
												disponibilità – conclude la nota 
												che accompagna le nomine –, 
												giunga l’augurio 
												di poter continuare con 
												generosità la missione loro 
												affidata dal Signore. Alle 
												comunità che essi hanno servito 
												finora,  giunga l’invito 
												a continuare a sostenerli con la 
												gratitudine e la preghiera;
												a quelle 
												dove arriveranno come nuovi 
												pastori inviati dal Signore, 
												tramite il Vescovo, l’invito 
												ad accoglierli con fiduciosa 
												disponibilità, affinché 
												la gioia del Vangelo continui a 
												diffondersi in tutti, per 
												contribuire, sperando contro 
												ogni speranza (cfr. Rm 4,18), a 
												una nuova civiltà dell’amore, 
												attenta al bene comune e ai 
												passi da compiere per giungere a 
												una pace vera e duratura. 
												“Cristo è la nostra pace”».  
											   
									 
									 | 
              	 
                
                                  | 
									 
									
									
									
									Messaggio estivo per sposi... 
            
									
									
            
                                  
            
                                  
            
                                  (da Comunità In forma 
									del 17/08/2025) 
									
									
									
									Sono 
									sceso nel giardino dei noci In questa pausa 
									estiva desidero consegnare questa 
									
									riflessione, 
									una riflessione 
									nata 
									dall'ascolto di alcune coppie di amici e di 
									coppie in crisi. 
									Quello che dirò dell'uomo, vale anche per la 
									donna. 
									Il punto 
									di partenza è il vissuto dell'amato 
									e per questo parto da questa prospettiva. 
									
									 «Sono 
									sceso nel giardino dei noci, per vedere il 
									verde della valle, per vedere se la vite ha 
									messo germogli, se sono fioriti i melograni. 
									Non mi riconosco più: il mio desiderio mi ha 
									reso come un carro di Ammi-nadib.» La scena 
									che il Cantico ci presenta è carica di 
									poesia e simbolismo. 
									Il 
									giardino, nella Scrittura, è spesso immagine 
									della donna amata 
									(cfr. Ct 4,12: «Giardino chiuso tu sei, 
									sorella mia, sposa»). Qui l'uomo entra in 
									quel giardino con sguardo attento e cuore 
									vigile, per vedere se la vita in esso 
									custodita sta portando frutto.  
									
									L'amato 
									non è il proprietario del giardino, ma il 
									suo custode. 
									È un'immagine potentissima anche dal punto 
									di vista teologico: come Adamo fu posto in 
									Eden «per coltivarlo e custodirlo» (Gen 
									2,15), così 
									ogni 
									sposo riceve sua moglie come un dono di Dio, 
									da proteggere e far fiorire. 
									Non per dominarla, ma per servirla. In 
									chiave relazionale è importante comprendere 
									perchè è specificato che si tratta di un 
									noceto. 
									Il 
									"giardino dei noci" rappresenta l'intimità 
									più profonda della persona, 
									protetta 
									come il frutto da un guscio duro. 
									L'amato "scende" — gesto di umiltà e 
									intenzionalità — per avvicinarsi alla parte 
									più autentica della sposa. Questo richiede 
									un atteggiamento da 
									Genitore 
									affettivo positivo 
									(faccio riferimento all'Analisi 
									Transazionale), capace di 
									rispetto, 
									pazienza e ascolto, 
									evitando il Genitore Critico che invade o 
									giudica. 
									Solo con 
									cura costante e gesti di fiducia il guscio 
									si apre, 
									permettendo al "Bambino Libero" dell'altro 
									di emergere, portando freschezza, 
									spontaneità e gioia nella relazione, e 
									consolidando un legame affettivo stabile e 
									generativo.  
									
									Un 
									giardino lasciato a sé stesso si riempie 
									presto di erbacce. 
									Così il matrimonio. 
									Senza 
									cura, attenzione e gesti concreti di amore, 
									anche i legami più forti si impoveriscono. 
									L'amore sponsale è, per sua natura, 
									oblativo: non si limita a "non fare il 
									male", ma 
									si 
									impegna attivamente per il bene dell'altro.
									 
									
									Il testo 
									prosegue con un versetto enigmatico: «Non mi 
									riconosco più: il mio desiderio mi ha reso 
									come un carro di Ammi-nadib.» La figura di 
									Ammi-nadìb, forse un capo delle tribù di 
									Giuda o un riferimento a un carro regale, 
									evoca potenza, onore, prontezza alla 
									battaglia. 
									L'amato, 
									colpito dall'amore della sua sposa, si sente 
									trasformato: 
									l'insicurezza lascia spazio a una forza 
									nuova. Questa dinamica è evidente anche 
									nella vita reale: 
									l'uomo 
									che si sente amato acquista fiducia, 
									trova energie che non sospettava di avere. È 
									come Pippo che, grazie alla "nocciolina" 
									dell'amore, diventa SuperPippo. Non è 
									romanticismo ingenuo: è psicologia concreta.
									
									L'amore autentico attiva in noi risorse 
									nascoste, 
									ci motiva a superare ostacoli, 
									ci fa 
									uscire dalla modalità "sopravvivenza" 
									per entrare in quella di "donazione". 
									 
									
									
									Ringraziare è un atto di umiltà e di 
									riconoscimento. 
									Maria, pur senza capire tutto, «serbava 
									tutte queste cose meditandole nel suo cuore» 
									(Le 2,19). Anche nel matrimonio 
									siamo 
									chiamati a ringraziare non solo per ciò che 
									comprendiamo, ma anche per ciò che resta 
									misterioso. 
									Perché il coniuge è, nel bene e nei limiti, 
									un mistero di grazia affidato alla nostra 
									custodia. Dire grazie non è formalità: è una 
									scelta che rompe la spirale della pretesa e 
									apre alla gratitudine reciproca. E un modo 
									per dire: «Ti vedo, riconosco ciò che fai 
									per noi, apprezzo il tuo impegno». E quando 
									ci si sente visti e apprezzati, il cuore si 
									apre più facilmente alla donazione. 
									Uno dei 
									rischi più grandi dopo anni di vita insieme 
									è quello di dare l'altro per scontato. 
									Il Cantico, invece, ci ricorda che l'amore è 
									fatto di continua ricerca: «Sono sceso nel 
									giardino...» significa non smettere mai di 
									"scendere" nell'anima dell'altro per 
									conoscerlo di nuovo. Papa Francesco, in 
									Amoris Laetitia (n. 134), scrive: 
									«Il tempo 
									che si dedica alla cura e ali 'attenzione 
									verso l'altro non è tempo perso, ma tempo 
									guadagnato, perché costruisce legami 
									duraturi e profondi». 
									È un invito a non fermarsi alla superficie, 
									a non pensare di sapere già tutto 
									dell'altro, ma a rimanere curiosi e attenti, 
									come il giardiniere che ogni giorno scruta i 
									segni di vita tra le foglie. 
									
									 Questo 
									passo del Cantico ci insegna che 
									l'amore 
									non è statico: 
									è un giardino che chiede cura, è una forza 
									che trasforma, è uno sguardo che incoraggia, 
									è un grazie che rigenera. Dal punto di vista 
									teologico, ci mostra 
									il 
									matrimonio come icona dell'amore di Cristo 
									per la Chiesa: 
									un amore fedele, oblativo, fecondo. Dal 
									punto di vista relazionale, ci invita a 
									coltivare la tenerezza, a parlare il 
									linguaggio della fiducia, a creare spazi di 
									gratitudine. E allora, cari sposi, scendete 
									ogni giorno nel "giardino" che vi è stato 
									affidato. 
									
									Osservate, custodite, irrigate con parole 
									buone, con gesti di attenzione, con 
									preghiera reciproca. 
									Così, quando vi guarderete negli occhi, 
									potrete dire anche voi: «Non mi riconosco 
									più: il mio desiderio mi ha reso forte come 
									un carro regale».   | 
              	 
                
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									Lotteria di Pasqua... 
									
									
									Da domenica 23 marzo 
									fino alla Domenica delle Palme, 
									sarà possibile acquistare, presso il bar 
									parrocchiale, i 
									biglietti per 
									partecipare alla lotteria di Pasqua. 
									
									L'estrazione 
									si terrà il 
									giorno di Pasqua, 
									dopo la messa delle 9.15.  | 
                 
                
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									Pranzo metà Quaresima... 
									
									
									Il 
									Gruppo 
									Festeggiamenti Parè 
									organizza il 
									
									pranzo di metà 
									Quaresima 
									domenica 30 marzo alle ore 12.30 presso il 
									tendone parrocchiale. Antipasto, Baccalà con 
									Polenta di Giulio, acqua, vino, dolce e 
									caffè. Prenotazioni e info al 3276017150 
									fino ad esaurimento posti. 
									
									Ci sono ancora posti 
									disponibili, affrettatevi. Vedi locandina in 
									bacheca o nei social. 
									Le Comunità sono tutte invitate.  | 
                 
                
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									Per donazioni a Campolongo... 
									
									
									 In questo periodo 
									
									abbiamo cambiato la 
									Banca, scelta 
									dovuta a condizioni più favorevoli alle 
									nostre necessità. La nuova banca e il nuovo 
									iban sono i seguenti: 
									
									Banca 
									PrealpiSanBiagio, Via Manin 29/b Conegliano 
									
									
									IIT68G0890461620009000020179  | 
                 
                
                  | 
            
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                                  (da Comunità In forma 
									del 26/01/2025) 
									
									
									
									
									
									Giornata della vita... Un fiore perla vita. 
									
									
									Anche quest'anno, il 
									Centro di aiuto alla Vita/Movimento per la 
									Vita di Vittorio Veneto organizza, nella 
									Giornata per la Vita 2025, indetta dalla 
									C.E.I., l'iniziativa 
									"Un fiore per la vita" 
									. 
									
									
									Il Movimento per la 
									Vita è un'associazione nazionale che si 
									propone di promuovere e di difendere il 
									diritto alla vita e la dignità di ogni uomo, 
									dal concepimento alla morte naturale, 
									favorendo una cultura dell'accoglienza nei 
									confronti dei più deboli ed indifesi e, 
									prima di tutti, il bambino concepito e non 
									ancora nato. 
									
									 I Centri di 
									aiuto alla vita (CAV) costituiscono le sedi 
									operative; i volontari sono persone che, 
									credendo nel valore della vita umana fin dal 
									suo concepimento,  si sono uniti per 
									esprimere un segno concreto di solidarietà 
									con chi ha problemi nell'accettare una vita, 
									con chi ha difficolta a portare a termine 
									una gravidanza, con chi, nella solitudine 
									e/o nelle ristrettezze economiche, fatica a 
									far crescere il proprio bambino.  
									
									Offrono gratuitamente 
									e con riservatezza colloquio, consiglio e 
									assistenza materiale alle donne e/o  
									famiglie che si trovano in difficoltà.
									 
									
									Il Centro di aiuto 
									alla Vita/Movimento per la Vita di Vittorio 
									Veneto ha sede in  via Franceschini, 
									10; cell. 3454763899 mail: Per la 
									
									vita@tiscali.it     
									Presidente Antonio Da Ros. 
									
									Le offerte raccolte lo 
									scorso anno hanno permesso al nostro Centro 
									di Aiuto alla Vita di sostenere 74 mamme e 
									bambini in difficoltà, nel corso di tutto il 
									2024, fornendo puntualmente latte, 
									pannolini, vestiario, giochi...oltre che 
									ascolto. 
									
									Siamo felici di aver 
									registrato la nascita di 37 bambini. Come 
									sempre, abbiamo, in modo particolare, 
									contribuito al sostegno della Casa di 
									accoglienza "Mater Dei", attualmente della 
									Diocesi, ma nata dal Centro per la Vita, e 
									aiutato altre associazioni locali e non che 
									operano a favore di bambini e famiglie.
									 
									
									Quest'anno, in 
									particolare: La nostra Famiglia di 
									Conegliano, l'ospedale pediatrico di 
									Betlemme (che accoglie bambini palestinesi, 
									ebrei...), l'adozione a distanza di una 
									bambina brasiliana del Bairro de Juventude 
									di Criciuma, l'Associazione La Porta di 
									Vittorio Veneto, l'A.C. per i  campi 
									estivi per i bambini e ragazzi... 
									
									  
									   | 
                 
                
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                                  (da Comunità In forma 
									del 22/12/2024) 
									
									  
									Auguri di Natale del 
									parroco... 
									
									
									
									Cari confratelli, consorelle, collaboratori, 
									volontari, amici e parrocchiani tutti, con 
									più forza che mai vi invio i miei auguri di 
									Natale con i migliori auspici di salute e 
									pace per tutti. Quest'anno desidero 
									accompagnare i miei auguri con un forte 
									richiamo alla Speranza, che si fonda sulla 
									decisione di Dio di farsi uomo per donare la 
									vita a tutti, a incominciare dai più deboli 
									e vulnerabili. 
									
									
									La Parola di 
									Dio nella solennità della Natività del 
									Signore è molto ricca. Vorrei sottolineare 
									in particolare un'espressione della Lettera 
									agli Ebrei che ascoltiamo nella Messa della 
									domenica di Natale: 
									
									"Ora, in questi 
									giorni, Dio... ha parlato a noi per mezzo 
									dei Figlio... Egli sostiene l'universo con 
									la sua parola potente"
									
									(Eb 1,1.3). 
									
									
									Il grido di Natale per il mondo di 
									quest'anno è che c'è speranza nonostante ciò 
									che vediamo e viviamo. Non è questo il 
									momento di soffermarsi sulle sofferenze, le 
									guerre e i crescenti conflitti che ci 
									assediano provocando tanto dolore e tante 
									vittime. Sono sempre frutto dell'egoismo 
									umano, dell'ingiusta ambizione di potere e 
									di ricchezza, ovvero, dell'autoproclamazione 
									di alcuni come "signori degli altri" e delle 
									risorse della terra. 
									
									
									Non riusciamo a imparare dal passato, anche 
									se conosciamo le lezioni che la storia ci ha 
									insegnato, continuiamo a ripetere gli stessi 
									errori nella cosiddetta era digitale, 
									dell'innovazione e della conoscenza, 
									conoscenza che evidentemente non abbiamo mai 
									acquisito fino in fondo. 
									
									
									In questo contesto è difficile parlare di 
									speranza, e lo è certamente in modo 
									particolare per coloro che sono direttamente 
									colpiti da queste tragedie. 
									
									
									Tuttavia, c'è C'è speranza. Dire Natale è 
									dire speranza. 
									
									
									Si tratta della grande alleanza che Dio ha 
									deciso di stringere con l'umanità. È 
									l'alleanza più vantaggiosa che esista, 
									perché è Dio stesso che si impegna, 
									qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa 
									succeda, a sostenere l'universo e tutti gli 
									esseri umani al suo interno.  
									
									
									Lo fa incarnandosi, facendosi uomo in un 
									bambino, Gesù, nascendo in una mangiatoia, 
									manifestando così la sua decisione di farsi 
									povero con i poveri, che sono i suoi 
									prediletti. 
									
									
									A nome mio e dei confratelli auguro a tutte 
									le comunità parrocchiali un Buon Natale e 
									Felice Anno 2025 ! 
									Don 
									Michele    | 
                 
                
                  | 
            
                                  
									
            
                                   
            
                                  (da Comunità In forma 
									del 17/11/2024) 
									
									
									
									
									Centro Madre Teresa... 
									
									
									
									Oggi ricorre la 
									settima giornata mondiale dei poveri. Lo 
									statuto costitutivo di Caritas, ricorda che 
									essa ha il compito di promuovere la 
									testimonianza della carità, nella comunità 
									parrocchiale, con molte opere di sussistenza 
									materiale ma soprattutto con una prevalente 
									funzione pedagogica. Caritas e comunità 
									devono rimanere vicine e unite, per essere 
									così entrambe prossime ai poveri. 
									
									Con la vostra 
									vicinanza e l'aiuto di tante persone 
									possiamo fare opere di accompagnamento e di 
									aiuto. La 
									Caritas della nostra Unità pastorale è 
									intitolata a Madre Teresa ed 
									è organizzata con un centro 
									di ascolto e centri 
									di distribuzione aiuti. 
									
									Nel centro di ascolto, 
									oltre ad informarci sulla reale situazione 
									delle persone - singole o nucleo familiare 
									-, svolgiamo un servizio di accompagnamento 
									e di aiuto alla persona per promuovere la 
									dignità personale (mettendo in pratica le ! 
									opere di misericordia spirituale). 
									
									I centri di 
									distribuzione sono strutturati per 
									intervenire concretamente nelle varie 
									necessità: dal vestiario, al cibo, ai  
									farmaci, alla ricerca di un'occupazione 
									lavorativa (mettendo in pratica le opere di 
									misericordia corporale). 
									
									Concludo dandovi 
									alcuni numeri. 38 
									Volontari prestano 
									il loro servizio gratuito. 
									
									il centro 
									di ascolto, aperto 
									tre mezze giornate a settimana, mediamente 
									ricevono 40 persone/famiglie al mese. 
									
									Nel 2024 x mensa frati 
									abbiamo fatto 40 tessere nuove. 
									
									L' "Emporio 
									solidale" aiuta 
									con alimenti e prodotti per l'igiene 
									personale. Ecco alcuni numeri relativi al 
									2024: Assistiti: Nuclei familiari n° 112- 
									Assistiti singoli: n° 345 (51 Italiani, 47 
									Europei, 247 extra Europei) ed 
									occasionalmente qualche decina di persone 
									senza fissa dimora. 
									
									II centro distribuzione 
									vestiario distribuisce 
									indumenti ed accessori: assistiti nuclei 
									familiari 70 per un totale di 240 persone - 
									Casa Murialdo 20 persone - senza fissa 
									dimora 22 persone. 
									
									
									
									ili dispensario 
									ecosolidale: ecco 
									qualche dato per l'anno 2024: Volontari: 5 + 
									2 riserve; Assistiti: 30 nuclei familiari 
									per un totale di 47 persone (30 extra 
									europei e 17 italiani); raccolte oltre 7mila 
									confezioni di farmaci per un valore di oltre 
									80mila euro; acquistati direttamente da 
									Caritas farmaci per oltre 3mila euro. 
									   | 
                 
                
                  | 
            
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                                  (da Comunità In forma 
									del 10/11/2024) 
									
            
                                    
									
									
									
									
									Giornata mondiale dei poveri... 
									
									
									
									
									Domenica 17 novembre 
									
									ricorre 
									la VIII Giornata mondiale dei poveri. 
									
									
									
									Quest'anno Papa Francesco ha scelto come 
									tema la : : «La preghiera del povero sale 
									fino a Dio». 
									
									Questi alcuni passaggi 
									del messaggio del Santo Padre per questa 
									giornata: 
									
									"Quante volte viviamo 
									come se fossimo noi i padroni della vita o 
									come se dovessimo conquistarla! La mentalità 
									mondana chiede di diventare qualcuno, di 
									farsi un nome a dispetto di tutto e di 
									tutti, infrangendo regole sociali pur di 
									giungere a conquistare ricchezza. Che triste 
									illusione! La felicità non si acquista 
									calpestando il diritto e la dignità degli 
									altri. [...] Tutto questo richiede un cuore 
									umile, che abbia il coraggio di diventare 
									mendicante. Un cuore pronto a riconoscersi 
									povero e bisognoso. 
									
									Esiste, infatti, una 
									corrispondenza tra povertà, umiltà e 
									fiducia. Il vero povero è l'umile, come 
									affermava il santo vescovo Agostino: «il 
									povero non ha di che inorgoglirsi, il ricco 
									ha l'orgoglio da combattere. Ascoltami 
									perciò: sii un vero povero, sii virtuoso, 
									sii umile» (Discorsi, 14, 4). L'umile non ha 
									nulla da vantare e nulla pretende, sa di non 
									poter contare su sé stesso,  ma crede 
									fermamente di potersi appellare all'amore 
									misericordioso di Dio, davanti al quale sta 
									come il figlio prodigo che  torna a 
									casa pentito per ricevere l'abbraccio del 
									padre (cfr Le 15,11-24). Il povero, non 
									avendo nulla a cui appoggiarsi, riceve  
									forza da Dio e in Lui pone tutta la sua 
									fiducia. Infatti, l'umiltà genera la fiducia 
									che Dio non ci abbandonerà mai e non ci  
									lascerà senza risposta. [...] Siamo chiamati 
									in ogni circostanza ad essere amici dei 
									poveri, seguendo le orme di Gesù che per  
									primo si è fatto solidale con gli ultimi". 
									
									
            
                                    | 
                 
                
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                                  (da Comunità In forma 
									del 03/11/2024) 
									
									  
									
									
									Domenica 10 novembre 
									
									
									• Dalle ore 15.00:
									
									
									Castagnata 
									in parrocchia per 
									tutti quanti: viviamolo come momento di 
									comunità  | 
                 
                
                  | 
            
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                                  (da Comunità In forma 
									del 15/09/2024) 
									  
									
									Necessità in parrocchia... 
									
									
									
									Carissimi cristiani, 
									insieme al Consiglio pastorale vi raggiungo 
									con queste semplici righe scritte per 
									comunicarvi che abbiamo 2 necessità urgenti: 
									
									- formare un gruppetto 
									di 2/3 persone che si prendano il compito di 
									svolgere il servizio 
									di sacrestano; cerchiamo 
									donne o uomini di buona volontà che mettono 
									a disposizione della comunità il loro tempo. 
									Consapevoli che è un impegno, siamo convinti 
									che questo servizio condiviso in più 
									persone, diventa meno gravoso. 
									
									
									- 2 
									persone, per servizio 
									di segreteria. Ritengo 
									che tutti siamo concordi sulla necessità di 
									questa presenza in ufficio e di quanto sia 
									prezioso questo servizio. Ad una di queste 
									persone chiediamo che abbia dimestichezza 
									con computer e contabilità. 
									
									Grazie.  | 
                 
                
                  | 
            
                                   
            
                                  
                                  
                                  (da Comunità In forma 
									del 07/07/2024) 
									
									...Aggiornamenti lavori  
									
									Riporto brevemente 
									quanto gentilmente Arch. Eros Barazza ha 
									comunicato ai membri del C.P.A.E. 
									 
									
									In data 18.05.2024 
									abbiamo eseguito un sopraluogo congiunto in 
									cantiere, con restauratori di Beni 
									Culturali, lo strutturista, il Coordinatore 
									Sicurezza, l'Impresa Edilco.  
									
									E' stato letto 
									puntualmente in quell'occasione il testo 
									autorizzativo della Soprintendenza. 
									 
									
									Sono state valutate le 
									date per la ripresa dei lavori, che stante 
									alle disponibilità di tutti, in particolare 
									per gli operatori, dovevano essere attorno 
									al 2-15 luglio 2024.  
									
									Essendoci bisogno di 
									una certa stabilità meteorologica che 
									garantisca assenza di precipitazioni per un 
									periodo sufficientemente lungo o perlomeno 
									di una previsione buona a medio / lungo 
									termine, tenuto conto che da mesi ormai 
									perdura una situazione di assoluta 
									instabilità, che però nel nostro caso è 
									molto pericolosa, e mi riferisco ad eventi 
									meteorologici che tutti ben conoscete con 
									forte vento, pioggia e grandine;  
									
									sentita l'impresa, è 
									stato valutato l'alto rischio di operare 
									nella zona più antica della chiesa, che 
									sottende l'abside con voltini in mattoni 
									pieni, luogo dove vi sono affreschi e 
									apparati decorativi di diversa natura.
									 
									
									AL MOMENTO NON E' 
									POSSIBILE DARE DATA CERTA PER IL RIAVVIO 
									DELLE OPERAZIONI FIN TANTO CHE LE CONDIZIONI 
									METEO NON SIANO RASSICURANTI.  
									
									Ringrazio tutti per la 
									pazienza e ci aggiorneremo a breve. 
									 
									
									Con cordialità Arch. 
									Eros Barazza 
									   | 
                 
                
                  | 
            
                                   
            
                                  
                                  
                                  (da Comunità In forma 
									del 26/05/2024) 
									
            
                                    
                                  
									
									
									Condivisone di un dono 
									
									
									Giovedì 16 maggio 
									all'inconuo di fraternità sacerdotale il 
									nosuo Vescovo ha condiviso con tutti i 
									sacerdoti la 
									
									notizia che mi vede 
									coinvolto del cambio di presenza in Brasile 
									di un presbitero della nostra diocesi. 
									
									Come penso conosciate, 
									la nostra diocesi da 5 anni vive 
									l'esperienza missionaria di uno scambio di 
									presbiteri con 
									
									la diocesi di 
									Livramento (Bahia. Brasile). È presente un 
									nostro sacerdote li e un sacerdote 
									brasiliano è qui nella 
									
									nostra diocesi: questo 
									per mantenere viva quella dimensione 
									missionaria universale che è propria di ogni 
									Chiesa. 
									
									In questi anni, come 
									avete potuto seguire in modi diversi, ha 
									vissuto questa bella esperienza don Marco 
									Dal Magro 
									
									che con generosità e 
									entusiasmo si è donato in questa missione. 
									
									All'inizio del mese di 
									febbraio, vedendo ormai compiersi il tempo 
									di disponibilità di don Marco, il Vescovo si 
									è 
									
									messo alla ricerca di 
									un'altra disponibilità. Mi ha chiesto se 
									conoscevo il bel progetto che la nostra 
									diocesi sta 
									
									vivendo e mi ha 
									domandato se fossi disponibile per portarlo 
									avanti; mi ha dato qualche giorno per 
									pensarci. Guardando 
									
									alla mia vita, alle 
									esperienze vissute fmo ad oggi, alle diverse 
									chiamate che il Signore mi ha fatto, ho 
									riconosciuto 
									
									in questa ricerca di 
									disponibilità l'invito del Signore a 
									seguirlo compiendo un passo più radicale, 
									più  
									
									deciso, diverso 
									sicuramente, ma in continuità, con i passi 
									compiuti fmo ad ora. 
									
									Dopo i primi anni di 
									mistero a Cordignano (segnati da gioia e 
									entusiasmo) e i tre anni vissuti qui a 
									Conegliano 
									
									(che sono stati 
									insieme di prova e novità) ho riconosciuto 
									come un dono l'invito del Vescovo Corrado a 
									rendermi 
									
									disponibile per 
									mettermi a servizio in questa realtà e ho 
									risposto con il mio '"eccomi, sono 
									disponibile" al Vescovo. 
									
									Di chiamata in 
									chiamata il Signore ci salva, ci libera, ci 
									inserisce sempre più profondamente 
									nell'esperienza di 
									
									essere figli amati da 
									Dio. Con qualche timore, ma anche con tanta 
									gioia e riconoscenza per questa chiamata ora 
									
									vivrò un tempo di 
									preparazione per poi partire come 
									missionario fidei donum. Abbiamo ancora 
									tutta l'estate da 
									
									vivere insieme, che mi 
									vedrà impegnato come sempre nella preghiera 
									e celebrazione dei sacramenti in qualche 
									
									servizio estivo 
									parrocchiale e associativo (scout), ci sarà 
									anche da studiale il portoghese, poi nei 
									giorni di settembre 
									
									partirò per Verona per 
									un corso di preparazione. Sperando di fare 
									la volontà di Dio. chiedo se potete pregare 
									
									per me e per don 
									Marco, io assicuro la mia preghiera per voi 
									e per il futuro di novità che sarà anche per 
									le nostte 
									
									comunità. La 
									benedizione per tutti! 
									
									don Paolo Salatin  | 
                 
                
                  | 
            
                                  
                                  
									 
                                  (da Comunità In forma 
									del 05/05/2024) 
                                  
                                    
									
									Spiedo a Campolongo...
									 
									
									
									"Il circolo 
									parrocchiale organizza per il 
									
									
									26 maggio 
									uno spiedo da asporto per raccogliere fondi 
									per i lavori del tetto della chiesa. 
									
									Lo spiedo sarà su 
									prenotazione al prezzo di 12€ a porzione.
									 
									
									Prenotazione e 
									pagamento entro il 19 maggio presso 
									il bar e ufficio parrocchiale  | 
                 
                
                  | 
            
									
									
									 
                                  (da Comunità In forma 
									del 12/05/2024) 
                                  
									
									  
									
									
									Domenica 19 maggio 
									
									
									• Ore 9.15. S. 
									Messa festiva  
									
									• Ore 10.45: 
									S. Messa festiva e 
									Festa degli anniversari  | 
                 
                
                  | 
            
                                  
									
									 
                                  (da Comunità In forma 
									del 05/05/2024) 
                                  
									
									  
									
									
									Veglia anniversari a 
									Campolongo... 
									
									
									Carissimi parrocchiani
									 
									
									
									mercoledì 15 maggio 
									alle ore 20.30 
									
									vivremo insieme un momento di Veglia di 
									preghiera con le coppie che festeggiano 
									l'anniversario di matrimonio.
									
									Siete tutti invitati a 
									partecipare, anche i giovani perché 
									riteniamo che possa essere un buon momento 
									di riflessione 
									
									 e di comunità. 
									 | 
                 
                
                  | 
            
                                  
                                  
									 
                                  (da Comunità In forma 
									del 05/05/2024) 
                                  
									
									  
									
									
									Giovedì 09 maggio 
									
									
									• Ore 15.30: 
									 
									Il gruppo degli "anziani in amicizia" 
									
									propone per tutti un incontro nel quale 
									Santina Celotto del Cai proietterà un suo
									
									
									viaggio in Tagikistan.
									   | 
                 
                
                  | 
            
                                  
                                   
                                  
									Grest
                                  2024...
                          
                                   
									
                                    
									
                                  (da Comunità In forma 
									del 28/04/2024) 
                                  
                                  
									
									
									
									GrEsta Campolongo 
									
									
									Carissimi parrocchiani 
									e non. vi annunciamo con gioia che nel mese 
									di luglio faremo il 
									
									GrEst. 
									
									Inizieremo 
									lunedi 1 luglio 
									e termineremo il 26 luglio. 
									
									Gli orari saranno ali 
									stessi deali anni scorsi: dalle ore 15.00 
									alle 18.30. 
									
									Il tema, le proposte e 
									tutto quello che farà parte del  GrEst 
									prenderà spunto dalla storia di Kung fu 
									Panda.  
									
									Il tutto collocato 
									dentro ad una proposta cristiana.    | 
                 
                
                  | 
            
                                   
									   | 
                 
                
                  | 
            
                                   
									
									
									Auguri pasquali del parroco 
				
				(da comunità in forma del 01/04/24) 
				
				. 
									
									Carissimi parrocchiani, farci gli auguri per 
									le festività pasquali non è solo un rito, ma 
									un piccolo esercizio di affidamento al 
									Risorto. A 
									Natale è più facile: 
									una vita che nasce, un bambino, una 
									famiglia, tutti abbiamo dei ricordi, delle 
									nostalgie. A 
									Pasqua le cose sono diverse: 
									qui è la 
									vittoria della vita sulla morte, 
									il grande nemico che inquieta e avvelena le 
									nostre giornate è stato sconfitto. Sembra 
									incredibile, ma è così. 
									La speranza, la gioia 
									e il coraggio ci vengono da Cristo che muore 
									in croce e risorge 
									e che da duemila anni 
									è contemporaneo alla nostra storia. Entra 
									nelle nostre vite, ci accompagna anche 
									quando non ce ne accorgiamo, è l'amico dei 
									tempi oscuri e il compagno dei giorni 
									sereni. 
									Il giorno di 
									Pasqua ci invita al cambiamento, 
									ci chiede di diventare donne e uomini nuovi.
									Rinnovarsi 
									significa avere la volontà di mettersi in 
									gioco in prima persona, 
									di dare un contributo affinché le storture, 
									le diseguaglianze e le ingiustizie piccole e 
									grandi possano essere superate. 
									Non ci può essere 
									futuro in un mondo in cui prevale 
									l'individualismo. 
									Partiamo da noi dal nostro piccolo e 
									facciamo cose grandi per tutti. Si può 
									allora avere il coraggio di alzarsi ogni 
									mattina per andare a lavorare, ritenere che 
									il nostro lavoro, per quanto umile e 
									nascosto, sia efficace per rendere migliore 
									la società. 
									Si può sempre 
									ricominciare ad amarci 
									e i fallimenti dell'amore e nell'amore 
									possono diventare i momenti e le opportunità 
									di crescita in un amore sempre più 
									consapevole e più maturo. 
									Ringrazio tutti 
									i volontari 
									per quanto hanno fatto e stanno facendo per 
									coloro che si trovano nel momento del 
									bisogno e ringrazio coloro che si prendono 
									cura delle comunità parrocchiali; li 
									propongo come esempio da imitale. 
									Ma ai ragazzi, 
									alle ragazze, agli adolescenti e ai giovani, 
									vorrei dedicare gli auguri più belli. 
									Vi meritate degli auguri speciali a voi 
									spetta il primo posto, avete bisogno 
									di essere presi sul 
									serio per essere i protagonisti del futuro 
									della nostra società.
									Noi adulti
									sacerdoti, 
									catechisti, insegnanti ed educatori 
									vorremmo starvi 
									accanto con 
									pazienza e con costanza, 
									non per dare lezioni 
									ma per ascoltarvi, per condividere, per 
									camminare insieme 
									come avete chiesto nel sinodo dei giovani. 
									Un augurio diventa allora l'occasione per 
									rigustare la dolcezza del cuore del Vangelo:
									è veramente 
									risorto, la morte non fa più paura. 
									La Risurrezione è 
									speranza è gioia è 
									coraggio. 
									A tutti il mio augurio di          
									BUONA PASQUA 
									
									 
									Don Michele    | 
                 
                
                  | 
            
               
				Un mattone per Smirne... 
				
				(da comunità in forma del 18/02/24) 
				
				 Durante il tempo della Quaresima 
				avremo modo di conoscere meglio la 
				Caritas di Smirne, in Turchia.
				 
				
				Si tratta di una realtà in cui il 
				cristianesimo è una ridotta minoranza e dove la Caritas sta 
				cercando di strutturarsi.  
				
				Il terremoto di un anno fa 
				ha portato diversi profughi a spostarsi dall'Anatolia (la parte 
				più orientale della Turchia) anche verso Smirne, che sono andati 
				ad aggiungersi ai normali flussi migratori che interessano 
				l'area geografica. Come Caritas di Vittorio Veneto abbiamo 
				avviato l'iniziativa Un mattone per 
				Smirne: una raccolta fondi per 
				contribuire a strutturare la sede della Caritas di Smirne, fino 
				ad oggi relegata in un ufficio di qualche metro quadrato. 
				 
				
				Non si tratta evidentemente soltanto di 
				occuparsi dei muri di una struttura: è piuttosto un primo passo 
				per dare solidità all'intera opera della Caritas locale nello 
				strutturare progetti a favore dei più svantaggiati.  
				
				Assicurare un'adeguata sede alla Caritas 
				di "Smirne significa dare la possibilità alla comunità cristiana 
				di quel territorio di lavorare in modo più strutturato rispetto 
				all'accoglienza dei profughi e magari offrire, già in Turchia, 
				delle alternative alla migrazione e alla condanna alla povertà. 
				Tutto ciò grazie anche alla collaborazione e al sostegno di 
				Caritas Italiana che opera in quel Paese tramite il nostro 
				conterraneo Alessandro Cadorin. Per sostenere il progetto è 
				possibile fare un'offerta presso la Caritas diocesana oppure 
				tramite bonifico bancario (è detraibile nella dichiarazione dei 
				redditi, inserendo il codice fiscale) presso i seguenti 
				recapiti: Fondazione Caritas Vittorio Veneto Onlus IBAN: IT 30 L 
				02008 62196 000104583709 
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               Quaresima
              2024 
              La
              quaresima...Attraverso II deserto Dio ci guida alla libertà 
              
				(da Comunità in forma del 11/02/2024) 
              Cari
              fratelli e sorelle! 
              
              Quando
              il nostro Dio si rivela, comunica libertà: 
				«Io
              sono il Signore, tuo Dio. che ti ho fatto uscire dalla terra
              d'Egitto, dalla condizione servile» (Es
              20.2).  
              Come
              Israele nel deserto ha ancora l'Egitto dentro di sé - infatti
              spesso rimpiange il passato e mormora contro il cielo e contro
              Mose - . cosi anche oggi il popolo di Dio porta in sé dei legami
              oppressivi che deve scegliere di abbandonare.  
              Ce
              ne accorgiamo quando ci manca la speranza e vaghiamo nella vita
              come in una landa desolata, senza una terra promessa verso cui
              tendere insieme.  
              La
              Quaresima è il tempo di grazia in cui il deserto torna a essere -
              come annuncia il profeta Osea - il luogo del primo amore (efr Os
              2.16-17). Dio
              educa il suo popolo, perchè esca dalle sue schiavitù e
              sperimenti il
              passaggio dalla morte alla vita.  
              Come
              uno sposo ci attira nuovamente a sé e sussurra parole d'amore al
              nostro cuore. L'esodo dalla schiavitù alla libertà non è un
              cammino astratto. Affinché concreta sia anche la nostra
              Quaresima, il primo passo è voler vedere
              la realtà. Quando
              nel roveto ardente il Signore attirò Mose e gli parlò, subito si
              rivelò come un Dio che vede e soprattutto ascolta: «Ho osservato
              la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a
              causa dei suoi 
              sovrintendenti:
              conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dai potere
              dell'Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra
              bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele» (Es
              3.7-8).  
              Anche
              oggi il grido di tanti fratelli e sorelle oppressi arriva al
              cielo. Chiediamoci: arriva anche a noi? Ci scuote? Ci commuove?
              Molti fattori ci allontanano gli uni dagli altri negando la
              fraternità che originariamente ci lega. 
              Dio
              non si è stancato di noi. Accogliamo la Quaresima come il tempo
              forte in cui la sua Parola ci viene nuovamente rivolta: «Io
              sono il Signore, tuo Dio. che ti ho fatto uscire dalla terra
              d'Egitto, dalla condizione servile»
              (Es 20.2). 
              Questo
              comporta una
              lotta: ce
              lo raccontano chiaramente il libro dell'Esodo e le tentazioni di
              Gesù nel deserto. 
              È
              tempo di agire, e in Quaresima agire
              è anche fermarsi.
              Fermarsi
              in preghiera,
              per accogliere la Parola di Dio. e fermarsi come il
              Samaritano, in
              presenza de! fratello ferito. 
              
              Vorrei
              dirvi, come ai giovani che ho incontrato a Lisbona la scorsa
              estate: «Cercate e rischiate, cercate e rischiate. 
              Papa
              Francesco 
               
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               oggi,
              31/12/2022 alle 09:34 
              Benedetto
              XVI è tornato alla Casa del Padre.
                  | 
                 
                
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              AUGURI 
              DI NATALE 
                
              In
              questo periodo ho guardato e ascoltato le comunità parrocchiali
              che mi hai affidato e ... ti faccio queste richieste, che sono un
              augurio per tutti. 
              Carissimo
              Gesù bambino, portaci quella strana cosa chiamata serenità. 
              Tu,
              che tutto puoi, aggiungi qualche seme di quella cosa rarissima che
              nessuno trova più, chiamata felicità. 
              Donaci
              anche due tre gocce di gioia che la useremo per asciugare qualche
              lacrima di troppo. Se poi, non ti abbiamo già chiesto troppo,
              consegnaci tanta forza per credere ancora.... 
              È
              vero che dovremmo essere noi a portarti dei doni, ma quest' anno
              porto insieme con me, lì in quella mangiatoia, ogni parrocchiano
              e tutte quelle persone che mi hanno chiesto che avrebbero bisogno
              di te. 
              Porto
              anche coloro che si sono abituati a stare senza di te e senza il
              tuo e nostro Papà. 
              La
              speranza ha un volto: Gesù! E oggi è nato per noi. 
              Il
              dono prezioso del Natale è la pace e Gesù è la nostra pace. 
              Gesù
              bussa ai nostri cuori, alle nostre case per donarsi, per donare la
              pace. 
              Apriamo
              le porte a Cristo! 
              Buon
              Natale 
              Don
              Michele 
              Ai
              miei auguri, si uniscono anche gli altri sacerdoti e le nostre
              amate suore.
                  | 
                 
                
                  | 
            
               Avviso
              importante 
              .
              
               
              Gli
              incontri e/o le attività dei gruppi o ciò che è proprio della
              nostra comunità, utilizziamo l'agenda dell'ufficio della nostra
              parrocchia la stessa nella quale si scrivono le intenzioni delle
              Messe, indicando nel giorno specifico il gruppo, la data, l'orario
              e il motivo dell'incontro.  
              Il
              tutto va fatto entro
              e non oltre il mercoledì della settimana
              precedente alla data da pubblicare. 
              16/10/2022
                  | 
                 
                
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				(lettera di don Michele Maiolo ai parrocchiani di Campolongo 
				(Annuncio del 02/10/22) 
                
              Carissimi
              parrocchiani, 
              
              
              desidero iniziare dal titolo del
              fascicoletto consegnato ai membri dei Consigli pastorali
              parrocchiali: “Tutto il bene che c’è tra di noi”. Il mio
              primo pensiero è questo: mi auguro di venire tra voi e avere
              questo sguardo curioso e attento, capace di vedere tutto il bene
              che c’è nella comunità parrocchiale di Campolongo. 
              Vuoi
              un caffè”,
              quante volte l’ho sentito chiedere nelle nostre comunità
              parrocchiali. Nel primo incontro fatto con la segreteria di
              Campolongo, mi hanno detto che dopo le celebrazioni delle SS.
              Messe della domenica si trovano sempre insieme per continuare la
              festa e l’incontro. Ecco un altro gesto quotidiano, quello del
              caffè, che porta con sé un bene di cui abbiamo bisogno. Prendere
              un caffè insieme significa condividere il proprio tempo, dare
              valore all’ altro, esprimere affetto, dare fiducia. È un modo
              per credere alle relazioni.
              
               
              E
              poi c’è un’altra immagine che mi è venuta in mente pensando
              ai luoghi di ritrovo delle comunità: brindare. Il
              gesto del brindisi può aiutarci a esprimere il desiderio di
              futuro che ci accomuna, insieme ad un nuovo modo di stare al
              mondo. Un ritorno alla spiritualità. Una nuova e rinnovata sete
              di spiritualità vitale e quotidiana.
              
               
              Il
              brindisi: un gesto semplice e solenne. Si smette di mangiare, si
              richiama l’attenzione dei commensali. Qualcuno dice il motivo
              del brindisi. Quindi si alzano i bicchieri, si fa un augurio, ci
              si guarda negli occhi e si sorride sfiorando delicatamente il
              bicchiere altrui. Si interrompe il pasto per ricordare un aspetto
              bello. Mentre si vive un’azione vitale come il nutrimento, si
              sente il bisogno di sottolineare qualcosa di bello. Non si tratta
              di un’aggiunta, di un dettaglio. Il brindisi dice un aspetto
              fondamentale della vita: ci vuole qualcosa di bello per
              vivere.                                                                      
              
              
               
              Si
              brinda con altri. Non si può brindare da soli. Si brinda insieme.
              Per condividere la gioia, innanzitutto. La gioia vera deve essere
              condivisa, altrimenti si spegne. Ma si brinda insieme anche per
              ricordarci che abbiamo bisogno degli altri. Gli altri ci
              sorreggono, ci stimolano, ci confortano. E solo insieme possiamo
              mantenere viva la fiducia nella vita. Tutto il bene che c’è tra
              di noi. Che sia questo a guidarci nell’entrare nei vari ambiti
              pastorali e guardarli come opportunità, mettendole dopo ad un
              cammino di spiritualità. Ne abbiamo bisogno tutti. In attesa di
              incontrarci domenica 2 ottobre, vi saluto cordialmente.                                                   
               Don
              Michele
              
               
               
                  | 
                 
                
                  | 
            
               AVVICENDAMENTI
              DISPOSTI DAL VESCOVO 
              . 
              il
              saluto di don Roberto  
              (da
              Annuncio del 11/09/2022) 
              . 
              “RENDO
              GRAZIE a colui che mi ha reso forte,
              Cristo Gesù Signore nostro, perché
              mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me” (1Tm
              1,12). In questo giorno di saluto alla comunità di Campolongo, desidero
              riprendere le parole che S. Paolo scrive a Timoteo e che oggi la liturgia
              proclama nella seconda lettura (1Tm 1,12-17). 
              Rendo
              grazie a Dio per l’esperienza che, in obbedienza al vescovo, mi
              ha concesso di fare nel
              corso degli ultimi sette anni. Rendo grazie a Dio per le
              gioie e le fatiche sperimentate, per tutte le persone che Egli mi
              ha fatto incontrare.
              Rendo grazie a Dio per le liturgie comunitarie che qui ho
              potuto celebrare, in cui la Santissima Trinità e la Madre di Dio
              si sono rese presenti in
              modo discreto e reale. 
              Rendo
              grazie a Dio per aver servito una comunità che, attraverso gli affreschi
              presenti in Chiesa, è chiamata a guardare costantemente ai misteri
              fondamentali della fede: incarnazione, nascita, morte e risurrezione
              di nostro Signore Gesù Cristo. Rendo grazie a Dio perché qui mi
              sono trovato costantemente vicino all’“Eccomi” di Maria. 
              Rendo
              grazie a Dio perché la Sua misericordia e la Sua Provvidenza non mi
              sono mai mancate, attraverso tante persone che mi hanno voluto bene
              e sostenuto, nonostante le mie mancanze e i miei limiti, affinché
              anch’io potessi
              proseguire nel cammino di conversione, ricordandomi con
              costanza che “vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che
              si converte, più che
              per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione”
              (Lc 15,7). 
              Sempre
              uniti nella preghiera, con affetto, ricordiamo: “Il Signore ha
              dato, il Signore ha
              tolto, sia benedetto il nome del Signore” (Gb 1,21b). 
              don
              Roberto Bischer 
              . 
              il
              saluto di Davide Antiga (da
              Annuncio del 11/09/2022) 
              . 
              “Il mio cuore ripete il tuo invito: Cercate il mio volto! Il tuo volto
              Signore io cerco. Non nascondermi il tuo volto” recita così il salmo
              26 che riflette in modo molto chiaro quello che ho vissuto in quest’anno nella comunità di Campolongo. Ringrazio il Signore e voi
              parrocchia di Campolongo per l’accoglienza viva e piena di calore 
              che fin da subito mi avete riservato. Sono contento di aver condiviso
              un anno del mio cammino vocazionale e pastorale qui con voi, dove mi sono sentito a casa. Ho collaborato con i chierichetti, con i
              cresimandi: gruppo che ho accompagnato con Emanuela, con i ragazzi e gli animatori del Grest quest’estate. Più che aver
              collaborato sono grato per le tante relazioni vissute e per quel volto
              del Signore che spesso si è mostrato a me attraverso i piccoli, i
              giovani, gli adulti e gli anziani. Se sono sincero, io non ho cercato più
              di tanto quel volto, ma Lui si è mostrato a me, anche quando non me
              l’aspettavo. Penso al volto della fede che qui ho respirato e condiviso,
              espressa dalla preghiera visibile e concreta della gente. Una particolarità che mi porto a casa da questa parrocchia penso sia
              l’unità e il sentirsi una comunità viva che condivide aspetti della vita
              e della quotidianità. 
              Mi è piaciuto molto anche il bar dell’oratorio che nella mia parrocchia non è presente e qui l’ho visto come una ricchezza: mi
              sembra un grande ma semplice modo per fermarsi dopo la Messa, prendere un caffè/spritz insieme e condividere la quotidianità, le
              fatiche, le gioie delle famiglie durante la settimana. Allora l’appuntamento domenicale non è solo un ristoro alla mensa della
              Parola e dell’Eucaristia ma anche momento di condivisione con amici
              che come te vivono la fede; non ci si sente soli perché Lui ci unisce. 
              Continuate ad essere una comunità viva e missionaria che sa annunciare la gioia del Signore risorto a quanti non lo conoscono. Se
              posso, vi chiedo di pregare per le vocazioni al sacerdozio, la nostra
              Chiesa diocesana ne ha bisogno: Gesù nel Vangelo ha detto “pregate
              il padrone della messe perché mandi operai alla sua messe”. 
              Ancora grato dell’esperienza vissuta qui a Campolongo vi chiedo di
              ricordaci reciprocamente nella preghiera al Signore. Grazie amici di
              Campolongo e insieme cerchiamo il Suo volto!  
               Davide Antiga
                  | 
                 
                
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              AVVICENDAMENTI
              DISPOSTI DAL VESCOVO
                 
              Don
              Roberto  
              -
              saluterà
              la comunità di Campolongo nelle SS. Messe 
              del
              10 e dell’11 settembre.  
              -
              Dal 12 al 30 settembre le SS. Messe saranno presiedute da altri
              sacerdoti. 
              DOMENICA
              2 OTTOBRE ALLE 9.00, DON MICHELE MAIOLO  
              farà
              l’ingresso
              ufficiale come nuovo parroco di Campolongo.  
              La
              celebrazione sarà presieduta dal nostro vescovo.  
              
				Non
              ci saranno le SS. Messe di
              sabato 1 alle 18.30 e di domenica 2 alle 10.30.  
              DAVIDE
              ANTIGA
              conclude
              il suo servizio pastorale a Campolongo. 
              I
              superiori del Seminario l’hanno destinato ad altre comunità. 
              Ringraziamo
              di cuore il Signore per la sua presenza in mezzo a noi, 
              assicurando
              la nostra preghiera!  
              -
              Davide saluterà Campolongo nel corso
              delle SS. Messe del 10-11 settembre 
                
               
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               CENTRO
              CARITATIVO “MADRE TERESA”
              
               
				
				(da 
				Annuncio del 17/07/2022) 
				  
				  
              Cari
              parrocchiani il recente conflitto fra Russia ed Ucraina ha creato
              un flusso di profughi verso molti paesi europei. Molte persone
              sono arrivate anche in Italia e circa 300 di queste, in
              grandissima maggioranza donne e bambini, sono arrivate a
              Conegliano. Caritas ha, da subito, aiutato i nuovi arrivati con la
              ricerca di un alloggio per coloro i quali non avevano in zona
              conoscenti o parenti, ha cercato di essere di aiuto nella loro
              regolarizzazione burocratica, ha facilitato l’inserimento dei
              bambini/ragazzi negli istituti scolastici, ha collaborato per
              l’avvio di corsi di Italiano, ha contribuito con distribuzione
              alimenti. 
              
               
              Abbiamo
              anche pensato al disagio di questi bambini/ragazzi, isolati dal
              contesto sociale, soprattutto nei periodi in cui sarebbero stati
              liberi. Abbiamo pensato di coinvolgerli in attività sportive e
              ricreative. Abbiamo potuto fare tutto questo grazie alla
              disponibilità di alloggi che più persone hanno messo,
              gratuitamente, a disposizione, agli aiuti economici che avete
              donato, alle abbondanti quantità di alimenti e medicinali che
              avete portato al vostro centro Caritas. Abbiamo anche bussato a
              molte porte chiedendo aiuto per i più svariati problemi e,
              ringraziando il Signore, tutte le porte a cui abbiamo bussato ci
              sono state spalancate. 
              
               
              Dobbiamo
              ringraziare le persone, le comunità parrocchiani, gli enti e il
              terzo settore con cui abbiamo collaborato e i molti volontari del
              Centro Madre Teresa che, per far fronte a questa emergenza, senza
              diminuire gli aiuti a chi vive nel disagio nel nostro territorio,
              hanno aumentato la loro disponibilità. 
              
               
              A
              questi storici Volontari se ne sono aggiunti altri che si sono
              presi l’impegno di gestire le nuove problematiche relative a
              questa specifica emergenza. Non possiamo far altro che ringraziare
              tutti coloro che, in questi mesi, ci sono stati vicini con i più
              svariati gesti di solidarietà e di misericordia. Il
              ringraziamento da parte nostra non è solo “Grazie”, ma molto di più perché è nei vostri gesti, verso
              il prossimo, che vive il Vangelo. Avete donato gioia e speranza
              alle famiglie che avete aiutato. Tutti noi continuiamo a confidare
              nella vostra futura vicinanza a coloro che stanno vivendo nel
              disagio. 
              
               
              I
              Parroci e tutti gli operatori del Centro Madre Teresa vi
              ringraziano di cuore.  
              
               
               
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               AVVICENDAMENTI
              DISPOSTI DAL VESCOVO 
              
				(da Annuncio del 26/06/2022) 
              Nella
              serata del 23 giugno è stato comunicato ai rispettivi Consigli
              parrocchiali che don Bruno Daniel e don Alberto Basso lasciano la
              cura pastorale delle parrocchie del Duomo, di Costa e di San Rocco
              a Conegliano. 
                
              -
              Il nuovo parroco del Duomo, 
              Costa  e  San Rocco  è don
              Roberto Bischer, che
              lascia la parrocchia di Campolongo.  
                
              -
              il nuovo parroco di
              Campolongo è 
				don
              Michele Maiolo,
              parroco anche di  San Pio X,
               Parè e
              Collalbrigo. 
                
              Ringrazio
              di cuore il Signore e la Comunità parrocchiale di Campolongo per
              tutto ciò che mi ha donato in 7 anni di intensa vita pastorale
              (2015-2022). Chiedo una preghiera per il nuovo incarico affidatomi
              e per le vocazioni al sacerdozio ministeriale. 
                
              Rinnoviamo
              la fiducia nella Provvidenza di Dio, nella maternità della Chiesa
              e di Maria Santissima, perseverando nella comunione
              fraterna. 
               Accogliamo
              fin d’ora con gioia don Michele Maiolo e gli altri sacerdoti
              dell’Unità Pastorale (don Paolo Salatin, don Francesco Rebuli,
              don Emmanuel Boakye).       
               don
              Roberto Bischer 
               
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				MANUTENZIONE DELLA COPERTURA E RESTAURO 
				DEGLI INTONACI DELLA CHIESA PARROCCHIALE (aggiornamento)
				 
				
				(da annuncio del 12/06/2022) 
				
				. 
				
				Dopo quanto comunicato nell’edizione di Annuncio del 20 marzo 
				scorso, il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici 
				(CPAE) si è riunito nuovamente (martedì 7 giugno) per un 
				aggiornamento sul progetto (approvato a suo tempo) di 
				manutenzione della copertura e del restauro degli intonaci della 
				chiesa parrocchiale. Alla presenza dell’architetto incaricato, 
				il dottor Eros Barazza, è stato possibile aggiornare il quadro 
				complessivo della situazione. Si è dato conto dell’esito 
				dell’indagine sugli intonaci che è stata recentemente compiuta 
				dalla restauratrice incaricata; sono stati ulteriormente 
				valutati (ed aggiornati) aspetti tecnici ed operativi; si è 
				sviluppato un confronto sul possibile impegno economico 
				complessivo della parrocchia. I consiglieri, unitamente 
				all’architetto ed in sintonia con il parroco, si stanno 
				adoperando da diverso tempo per ricercare alcuni possibili 
				sostegni economici istituzionali al fine di ridurre l’impatto 
				economico sulla comunità cristiana del lavoro progettato. Nel 
				corso della prossima estate, salvo imprevisti, potranno essere 
				compiuti ulteriori passi avanti al fine di avviare la fase di 
				inizio dei lavori. Il CPAE si impegna a dare tempestive e 
				circostanziate comunicazioni al riguardo.  
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				Davide: ammesso tra i 
				candidati all’ordine sacro.  
				
				(da Annuncio del 17/04/2022) 
				
				In una mattina di inizio settembre del 2020 con due amici, mi 
				sono diretto al confine tra il Veneto e il Trentino per 
				un’escursione. La meta era il Piz Boè, montagna maestosa del 
				gruppo del Sella che supera i 3000 metri di altitudine. 
				Conquistata la cima, sotto la piccola croce di vetta, ho trovato 
				scritte in una roccia queste parole: “Grandi e meravigliose sono 
				le tue opere, o Signore”. Quel versetto dell’Apocalisse mi 
				ritorna spesso alla mente sia perché lo incontro nella preghiera 
				ma anche perché ci sono affezionato. Ho scoperto che 
				meravigliose non sono solo la luna o le stelle quindi le opere 
				del creato, ma anche tutto ciò che il Signore ha compiuto e 
				continua a compiere nella mia vita. Descrive bene la storia che 
				Lui ha intessuto con me, da quando l’ho conosciuto grazie al mio 
				parroco don Francesco e facendo il chierichetto, a quando ho 
				iniziato a frequentarlo più spesso nella vita in Seminario. 
				Camminare dietro a Gesù mi ha permesso di conoscere i miei 
				limiti e le mie potenzialità, ma più di tutto ha fatto nascere 
				in me la passione per il Vangelo e per la gente. Giovedì 7 
				aprile, nella Cappella del Sacro Cuore in Seminario, ho 
				pronunciato il mio primo “Eccomi”, ricco di stupore e gioia. La 
				celebrazione è stata intensa e mi sono sentito accompagnato da 
				tanta gente che con la preghiera e l’affetto mi sostiene: da 
				Ponte della Priula, mia parrocchia d’origine, alla gente di 
				Campolongo e dagli amici incontrati nel cammino. Il passo che ho 
				compiuto, con il Rito di Ammissione tra i candidati al diaconato 
				e al presbiterato, ancora una volta esprime la grandezza 
				dell’amore del Signore nei miei confronti. Io ho pronunciato il 
				mio “Eccomi”, sapendo però di non essere arrivato ma in cammino 
				per realizzare la mia vocazione e come dice il rito, mi sento 
				incoraggiato da questa promessa: “Dio porti a compimento l’opera 
				che ha iniziato in te”. La via è tracciata e come nei sentieri 
				di montagna non è senza ostacoli o difficoltà ma seguendo il 
				Maestro e nutrendomi ogni giorno della sua Parola e del Pane di 
				vita, posso rafforzare il mio “Sì” pronunciato a Lui e alla 
				Chiesa. Non ci resta che pregare e sostenere quei ragazzi e 
				giovani che il Signore Gesù chiama nella sua vigna come operai 
				del Vangelo, e chissà che anche qui, in questa parrocchia il 
				Signore non stia chiamando qualcuno a seguirlo e rendere la sua 
				vita piena e bella!  
				Davide Antiga 
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               FINE
              DELLO STATO DI EMERGENZA 
              
               
              Celebrazioni
              liturgiche
              
               
              
               
               
              Il
              superamento delle misure di contrasto alla diffusione
              dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello
              stato di emergenza (cfr DL 24/03/2022, n.24), offre la possibilità
              di una prudente ripresa.  
              In
              seguito allo scambio di comunicazioni tra CEI e Governo Italiano,
              con decorrenza 1/04/2022 è stabilita l’abrogazione del
              Protocollo del 7/05/2020 per le celebrazioni con il
              popolo.  
              Tuttavia,
              la situazione sollecita tutti a un senso di responsabilità e
              rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione
              del virus.  
              Condividiamo
              alcuni consigli e suggerimenti: Obbligo
              di mascherine: il DL 24/2022
              proroga fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine
              negli ambienti al chiuso.  
              Distanziamento:
              non
              è obbligatorio
              rispettare la distanza interpersonale di un metro.
              Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare
              assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le
              persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi. Igienizzazione:
              si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani
              all’ingresso dei luoghi di culto.  
              Acquasantiere:
              si continui a tenerle vuote.  
              Scambio
              di pace: è opportuno continuare
              a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e
              accennare un inchino.  
              Sintomi
              influenzali: non partecipi alle
              celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a
              isolamento perché positivo.  
              Igiene
              ambienti: si abbia cura di
              favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le
              celebrazioni.  
              Durante
              le stesse è necessario lasciare
              aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra.
              I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati
              periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei
              detergenti.  
              Processioni:
              è possibile riprendere la pratica
              delle processioni.
              
               
              (della
              lettera della Presidenza della CEI)
              
               
              Sono
              state date specifiche indicazioni anche per le celebrazioni della
              Settimana Santa. Venendo meno il precedente protocollo sanitario, sembra
              possibile ripristinare l’uso dei libri dei canti in chiesa. 
              
               
                         
              
              
               
              Accesso
              al bar- ristoro della parrocchia
              
               
              Per
              consumare seduti ai tavolini all’aperto di un
              bar o ristorante il green pass non servirà più. Se invece
              si vuole consumare al chiuso, resta obbligatorio
              il certificato verde (base) nonché l’uso delle
              mascherine.
              
               
                 | 
                 
                
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               DAL
              MESSAGGIO DEL PAPA AI VESCOVI  
              PER
              L’ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
              
               
				
				(da Annuncio del 27/03/2022) 
              È
              trascorso quasi un mese dall’inizio della guerra in Ucraina, che
              sta causando sofferenze ogni giorno più terribili a quella
              martoriata popolazione, minacciando anche la pace mondiale. La
              Chiesa, in quest’ora buia, è fortemente chiamata a intercedere
              presso il Principe della pace e a farsi vicina a quanti pagano
              sulla propria pelle le conseguenze del conflitto… Ora,
              accogliendo anche numerose richieste del Popolo di Dio, desidero
              affidare in modo speciale alla Madonna le Nazioni in conflitto…
              Il 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione, intendo compiere un
              solenne Atto
              di consacrazione dell’umanità, in modo particolare
              della Russia e dell’Ucraina, al Cuore immacolato di Maria. Vuole
              essere un gesto della Chiesa universale, che in questo momento
              drammatico porta a Dio, attraverso la Madre sua e nostra, il grido
              di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza, e
              affida l’avvenire dell’umanità alla Regina della pace. 
              
               
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                MANUTENZIONE
                DELLA COPERTURA   
                E
                RESTAURO DEGLI INTONACI  
                DELLA
                CHIESA PARROCCHIALE
                
                 
                
                 
                 
                Il
                precedente Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici (CPAE)
                ha inteso prendere in esame l’opportunità di svolgere un
                intervento manutentivo alla copertura della chiesa e di recupero
                e restauro degli intonaci.  
                Il
                progetto, redatto dall’architetto Eros Barazza, è stato
                discusso a suo tempo col CPAE ed è stato presentato al
                Consiglio Pastorale Parrocchiale.  
                Il
                progetto, tramite l’ufficio diocesano per l’arte sacra e i
                beni culturali, è stato approvato dalla Soprintendenza di
                Venezia  
                (autorizzazione
                prot. Cl. 34.43.04/21075/2021). 
                
                 
               
              Nella
              prossima serata di martedì 29 marzo l’architetto Barazza
              illustrerà il progetto al nuovo CPAE, integrandolo con ulteriori
              elementi emersi nel corso degli ultimi mesi. 
               A
              questo riguardo si informa tutta la comunità parrocchiale che è
              sorta la necessità di definire le lavorazioni da eseguirsi negli
              intonaci della Chiesa, per poter indicare nel dettaglio le
              voci di capitolato necessarie alla formulazione dei prezzi, per
              gli interventi di recupero e restauro degli intonaci.  
              Si
              comunica pertanto che, a far data dal 31.03.2022, una
              restauratrice incaricata inizierà l'indagine per la
              caratterizzazione degli intonaci, eseguendo alcune
              campionature in alcune posizioni della chiesa.  
              L'operazione
              di campionatura degli intonaci si pone in ottemperanza al parere
              di soprintendenza, che così recita: “gli interventi previsti
              sugli intonaci dovranno essere precisati da una relazione
              tecnica…, da redigersi con l’apporto della restauratrice, che
              specifichi modalità operative, prodotti impiegati e relative
              diluizioni e dovranno essere verificati in forma ravvicinata
              mediante supervisione delle campionature preliminari a seguito del
              montaggio dei ponteggi”.  
              Una
              volta conclusa questa campionatura e definiti ulteriori elementi
              necessari a completare il programma dei lavori daremo informazioni
              dettagliate a tutta la comunità.
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             ACCOGLIENZA
            DI UNA FAMIGLIA UCRAINA IN PARROCCHIA 
				
				(da Annuncio del 
				13/03/2022) 
            È
            giunta in parrocchia una famiglia ucraina. La comunità cristiana di
            Campolongo sta dimostrando un’accoglienza fraterna, discreta e
            premurosa. 
          
            L’accoglienza
            è coordinata da Francesco Tronchin, in sintonia con il parroco e
            con un gruppo di volontari, sulla base delle indicazioni di Caritas
            diocesana e del Centro Caritativo “Madre Teresa” dell’Unità
            Pastorale.  
            È
            possibile effettuare donazioni specifiche di denaro tramite bonifico
            bancario alla parrocchia (IBAN: IT74J0533661620000030288839;
            causale: accoglienza famiglia ucraina) o lasciare un’offerta in
            contanti.
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               Emergenza
              Ucraina – comunicato del CPP
              
               
              Il giorno 2 marzo si è riunito in seduta
              straordinaria il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Data la
              situazione di grave emergenza umanitaria,
              è stato deciso
              all’unanimità di offrire la disponibilità della comunità
              cristiana di Campolongo all’accoglienza di un nucleo famigliare
              di profughi ucraini nella casa in via degli Olmi. 
               La disponibilità sarà coordinata in sintonia con i
              canali istituzionali religiosi (Caritas diocesana) e civili. In
              seguito saranno date ulteriori informazioni sull’evolversi
              dell’iniziativa
                  | 
                 
                
                  
            
              
                per
                quanto riguarda la
                situazione della guerra in Ucraina
                diverse realtà ecclesiali si stanno muovendo in varie modalità. 
                
              
                La
                nostra diocesi sta
                costantemente tenendo aggiornate le parrocchie, soprattutto tramite
                la Caritas diocesana,
                in modo che le comunità cristiane possano avere informazioni
                sicure ed operare in sintonia, evitando sprechi di
                risorse/iniziative e, al contempo, agire tempestivamente secondo
                le rispettive possibilità. 
                
              
                Questa
                sera 02/03/22
                si riunirà
                il Consiglio
                Pastorale parrocchiale in seduta straordinaria
                per riflettere sulla situazione e decidere
                cosa poter concretamente fare.
                Vi aggiorneremo prima possibile, condividendo quanto emergerà. 
                
              
                È
                importante seguire le indicazioni diocesane e coordinare
                localmente le rispettive risorse/possibilità.
                
               
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                Parrocchia
              dell'Annunciazione - Campolongo 
              
              Mercoledì
              12 gennaio 2022 
              . 
              
              Carissimi/e, 
              a
              seguito della riunione di ieri sera, martedì
              11 gennaio, si
              presentano le prossime
              tappe in vista del rinnovo degli organismi di partecipazione. 
              Fino
              alla serata di martedì
              18 gennaio è
              possibile prendere contatto con il parroco
              per offrire la propria disponibilità a far parte del nuovo
              Consiglio Pastorale Parrocchiale
              (CPP).  
              Da
              questa data si aprirà il
              tempo del discernimento sulle
              candidature
              presentate.  
              Il
              discernimento viene operato dal parroco insieme al vicepresidente del
              Consiglio Pastorale Parrocchiale uscente (Giorgio Tomosella).  
              Compiuto
              il
              discernimento, essi prenderanno contatto con le persone
              individuate, facendo loro la
              proposta ufficiale di entrare a far parte del CPP.  
              Dove
              lo si ritenga opportuno, qualora il
              numero di persone disponibili lo consenta, si può invitare la
              comunità ad esprimere la
              scelta con una forma di elezione (da svolgersi sabato 29 e
              domenica 30 gennaio).  
              La
              comunicazione ufficiale
              alla comunità parrocchiale del nuovo CPP avverrà entro e non oltre
              domenica 6
              febbraio. 
              . 
              Ieri
              sera,
              infine, è stato posto in chiesa, vicino alla colonna dove si
              trova il fiore 
              che
              esprime/ricorda simbolicamente a tutti il cammino sinodale, un
              piccolo cesto
              nel quale
              chiunque può porre un biglietto in cui condividere una
              proposta o uno specifico ambito
              pastorale che si desidera porre al centro dell'attenzione della
              vita pastorale. 
              
              Il
              cesto rimarrà a disposizione in chiesa fino alla serata di
              martedì 18 gennaio. 
              Le
              proposte che vi si
              troveranno, insieme a ciò che è emerso nel corso della serata
              dell' 11 gennaio,
              sarà vagliato dal nuovo CPP. 
              Si
              rinnova a tutti l'invito ad invocare con costanza e fiducia lo
              Spirito Santo affinché
              questo tempo possa portare nuovi frutti per il proseguimento del
              cammino ecclesiale. 
              
              don
              Roberto 
              
               
                  | 
                 
                
                  | 
            
               Rinnovo
              degli organismi di partecipazione. 
              
               
              Riunione
              aperta a tutti: martedì 11 gennaio
              alle 20.30.
              
               
              
               
               
              Dall’Equipe
              dell’Unità Pastorale, durante lo scorso Avvento, siamo stati
              chiamati come comunità a riflettere sul ruolo del consiglio
              pastorale parrocchiale (CPP), un organo che ha il compito di
              coinvolgere i fedeli nella programmazione della vita pastorale
              della Chiesa in modo che sia pronta a rispondere ai bisogni che
              emergono dal territorio.  
              Nel
              mese di gennaio tutta la diocesi, e in particolare la nostra
              parrocchia, sarà chiamata a rinnovare i membri dei vari consigli
              pastorali in quanto il mandato quinquennale è già scaduto da un
              anno e, a motivo della pandemia, non è stato possibile
              organizzare il rinnovo.  
              Per
              preparare la nostra comunità a questo evento don Roberto ha
              deciso di creare un gruppo di lavoro (cfr. l’inserto del n.6 di Annuncio)
              con il compito di illustrare nuovamente la natura e gli obiettivi
              del CPP e rispondere ad eventuali domande. 
              
               
              Per
              fare ciò abbiamo organizzato una serata nella quale verranno
              raccolti degli spunti e delle proposte da presentare come piano di
              lavoro per il futuro consiglio.  
              Inoltre
              si inizieranno a raccogliere le candidature secondo le modalità
              che saranno comunicate.  
              La
              serata sarà organizzata in tre macro momenti.  
              -Un
              momento di preghiera per invocare lo Spirito Santo affinché
              possiamo conoscere e compiere la volontà di Dio.  
              -Una
              breve presentazione dei compiti del CPP e del suo ruolo
              all’interno della nostra unità pastorale.  
              -Un
              momento di condivisione e di ascolto per concretizzare
              l’impegno sinodale che, come Chiesa, siamo invitati ad attuare
              in questo tempo per ottenere nuovi stimoli per la discussione dei
              temi che riteniamo essere importanti per la vita della parrocchia. 
              
              
               
              Come
              specificato da don Roberto l’incontro è aperto a tutti anche se
              sono particolarmente invitati coloro che già svolgono un servizio
              attivo in parrocchia.  
              La
              situazione sanitaria ci costringe a mettere in atto delle misure
              cautelative.  
              Per
              questo motivo l’incontro si terrà in Chiesa garantendo il
              rispetto delle misure previste dai protocolli in modo che tutti
              coloro che sono interessati possano partecipare in sicurezza.
              
              
               
              Francesco Tronchin
              
               
              Rinnovo
              degli organismi di partecipazione ecclesiale  
              Anno
              pastorale 2021 – 2022 
              Il
              cammino dell’Unità Pastorale “Conegliano Ovest”  
              (clicca) 
               
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                  | 
            
               IL
              TASSELLO
              
               
              
               
               
              L’imminente caduta del
              regime fascista impegna le risorse cattoliche e democratiche a
              ricostruire quel tessuto sociale, politico ed economico soffocato
              dalla dittatura.  
              Mentre la questione
              partitica fu risolta dando vita alla Democrazia Cristiana, il
              problema sindacale fu più complicato, pur avendo questi “radici
              storiche prefasciste”. O ci si adattava alle vessazioni
              corporative del regime oppure si cercavano nuovi spazi di
              rappresentanza pluralista e istituzionale.  
              La seconda ipotesi fu
              presa in considerazione dagli allora dirigenti della
              Confederazione Generale Lavoratori, della Confederazione Italiana
              del Lavoro, dell’Azione Cattolica e dell’Istituto Cattolico di
              Attività Sociali.  
              Dagli svariati incontri e
              convegni (anche clandestini) decisero di scrivere una nuova
              pagina, che orientasse in particolare i lavoratori cattolici e
              cristiani in un organismo unito, libero e
              democratico
              con proprio statuto.  
              I contenuti e le idee
              presero forma e sostanza.  
              Si arrivò così a “creare”
              le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI). La data più
              attendibile è il 26 agosto 1944.  
              La Chiesa con papa Pio
              XII e l’allora segretario di Stato Card. Montini ebbe, in questo
              delicato momento storico, un ruolo di mediazione importante.
              L’impatto con le ideologie Marxiste-Leniniste mise a rischio la
              stessa fede, nonché la coerenza cristiana dei lavoratori. 
               Le ACLI. avranno il
              riconoscimento ufficiale da parte della S. Sede l’11 marzo 1945.
              In questa occasione verranno affiancati, per la parte religiosa e
              morale, gli Assistenti Ecclesiastici. Saranno operative a livello
              Nazionale con proprie strutture territoriali, dopo la liberazione
              dell’Italia del ’45.  
              La “base”,
              parte più rappresentativa del Movimento Aclista, sarà “Il
              Circolo”.  
              A Campolongo un gruppo di
              persone, sensibili (anche) ai problemi sociali, con l’allora
              “curato” d.Francesco Forlin ne studieranno le finalità, i
              contenuti, le opportunità. Così nel 1947 prenderà vita “il Circolo Acli Campolongo”,
              uno dei primi in Provincia di Treviso. A quel tempo la
              maggioranza delle persone lavorava la terra. Con l’avvento
              dell’industria, subentrerà il mondo operaio. 
               Il
              libro “Le A.C.L.I a Campolongo, un (primo) cammino di 60 anni” sarà
              presentato domenica 5 dicembre alle ore 15,30
              presso il salone parrocchiale. Un percorso a volte
              faticoso, ma sempre gratificante! Un piccolo “tassello” da
              inserire nel mosaico dell’universale fraternità. 
              
               
              Giorgio
              Genoria
              
               
               
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               DAVIDE
              ANTIGA  si
              presenta alla comunità di Campolongo
              
               
              
               
               
              Sono
              Davide Antiga, un giovane di vent’anni appassionato della
              montagna e da qualche anno sono in Seminario, esattamente da otto
              anni.  
              La
              mia storia vocazionale inizia quando sono alle elementari.  
              Dalla
              terza elementare ho iniziato a prestare servizio alla Messa come
              chierichetto, e questo servizio fin da subito mi ha
              attratto.  
              Non
              mancavo mai all’appuntamento della messa domenicale: era un modo
              per fare qualcosa di pratico e allo stesso tempo stare più vicino
              a Gesù, occasione per mantenere viva l’amicizia con Lui.  
              Un
              episodio cruciale è avvenuto in quarta elementare, esattamente
              nel 2009, nella mia parrocchia Ponte della Priula, era arrivato un
              giovane seminarista, per svolgere il suo servizio pastorale.  
              Quel
              giovane contento, gioioso che stava dedicando la sua vita al
              Signore e sapeva stare in mezzo alla gente mi aveva affascinato e
              in me si stava facendo spazio questo pensiero “anche io voglio
              diventare come lui, magari diventando prete?”.  
              Ecco,
              dopo aver partecipato a qualche gruppo vocazionale alle medie, ho
              conosciuto il Seminario e successivamente sono entrato nella
              Comunità del Seminario Minore, durante le scuole superiori.  
              Finita
              la quinta superiore ho deciso di continuare il mio cammino nella
              Comunità di Teologia dove ci sono quei giovani che si preparano,
              si formano e studiano per diventare preti un domani; io frequento
              la terza Teologia del Seminario vescovile di Vittorio Veneto.
              Sabato e domenica scorsa, 9-10 ottobre, ho incominciato il mio
              servizio in questa parrocchia di Campolongo.  
              Ringrazio
              don Roberto che con gioia mi ha accolto e mi accompagna da vicino
              in questa esperienza di formazione spirituale e pastorale alla
              sequela del Signore Gesù.  
              Ringrazio
              anche voi, Comunità di Campolongo che mi ospitate e spero possa
              essere un bello scambio reciproco di vita e di fede.  
              Vi
              ricordo nella preghiera e spero possiamo conoscerci meglio, magari
              collaborando anche insieme in qualche attività pastorale. Buon
              cammino!
              
               
                                                                                                
              Davide Antiga
              
               
                
               
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               CORSO
              DIOCESANO DI FORMAZIONE SOCIO POLITICA 
              scarica
              il pieghevole   
                
              
              PANDEMIA,
              L’OCCASIONE CHE STIAMO BUTTANDO 
              
              Il
              18 Ottobre inizia qui in parrocchia la Scuola Sociale diocesana.
              Sono 16 incontri settimanali che si protraggono fino al 14
              febbraio 2022.Il corso ha come orizzonte l’Enciclica di papa
              Francesco "Fratelli tutti". Il titolo è suggerito da
              una frase del papa pronunciata nell’omelia della solennità di
              Pentecoste: «Peggio
              di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla». 
              
              Accettare
              l’esortazione a "non sprecare questa crisi…"
              comporta innanzitutto l’obbligo di capirla, in quanto fenomeno
              oltre che tragedia. E per fare questo, le parole che usiamo non
              sono indifferenti allo scopo, anzi guidano e determinano esse
              stesse il nostro modo di pensare: per alcuni quella contro il
              virus è una lotta, una guerra, per altri si tratta di un
              complotto, o peggio, il fatto viene semplicemente negato, per
              altri ancora si tratta di un segno, dal quale dobbiamo apprendere… 
              Tra
              i molti contesti metaforici, quello di "stare tutti sulla
              stessa barca" è quello che viene scelto per i primi quattro
              appuntamenti (1° modulo) di questo laboratorio iniziale, durante
              il quale cercheremo insieme quelle "parole utili" per
              capire, e quindi per imparare a "non sprecare" questa
              crisi. Nel 2° modulo viene proposto lo stile di vita espresso
              nell’enciclica "Fratelli tutti" di papa Francesco. Nel
              3°, svilupperemo una riflessione sui valori che fondano la
              democrazia: libertà e sicurezza, le regole, diritti e doveri,
              come abitare la democrazia nel contesto sociale odierno. Nel 4°,
              dopo aver fatto memoria storica di come è nata la Costituzione
              Italiana e la ricostruzione del Paese distrutto dalla guerra,
              cercheremo di individuare le nuove basi per ricostruire la
              società e l’economia italiana dopo la pandemia. Il penultimo
              incontro sarà un convegno pubblico. 
              Il
              corso è aperto a tutti. Le iscrizioni si fanno preferibilmente on
              line sul sito della diocesi:www.sociale.diocesivittorioveneto.itoppure
              iscrivendosi in occasione del 1° incontro.Per essere ammessi è
              necessaria l’esibizione del green
              pass 
              
              In
              parrocchia sono disponibili i pieghevoli che riportano il
              calendario e tutte le informazioni del corso, compresi i contatti
              per eventuali ulteriori chiarimenti 
              
              Elio. 
              scarica
              il pieghevole   
               
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               CAMPI
              SCUOLA ESTIVI (per le Medie)
              
               
              
               
              
               
              Al
              termine di un anno faticoso per le relazioni,  
              siamo
              consapevoli della necessità di aiutare i nostri ragazzi a
              riallacciare la rete di amicizie, con un pizzico di allegria,
              preghiera e contatto con la natura.  
              Ecco
              perché le unità
              pastorali Conegliano Ovest e San Vendemiano
              vi propongono due iniziative: un
              camposcuola per i ragazzi di 1° e 2° media dal 19 al 26
              giugno;  
              un
              mini-campo
              Cresimandi (III media) dal 30 agosto al 3 settembre.  
              Entrambe
              le iniziative si terranno a Casa
              Giralba, ad Auronzo di
              Cadore.  
              Le
              preiscrizioni sono iniziate il 18 maggio, unicamente
              online, attraverso il
              link nel volantino (cfr. bacheca o pagina facebook della
              parrocchia).  
              Il
              primo campo è già chiuso;  
              restano
              posti nel campo cresimandi. 
               
                  | 
                 
                
                  | 
            
               Fondazione Bernardi. 
              
               
              Posa della prima pietra di
              due strutture a Campolongo.
              
               
              
               
               
              Sabato
              5 giugno alle ore 10.00
              verrà posta e benedetta (in
              via S.Caterina), da parte del vescovo mons. Corrado
              Pizziolo, la prima pietra
              di due nuove strutture della Fondazione Figli Maria Antonietta
              Bernardi che saranno costruite a Campolongo. Si riporta quanto
              ricevuto dalla Segreteria:  
              "La
              Fondazione è attiva in Conegliano (Parè) dal 1995. Rispondendo
              alla crescente domanda proveniente dal territorio, ha deciso in
              coerenza con i Piani di Zona dell'Ulss2 di attivare nel 2022 una
              Comunità Educativa Riabilitativa (CER) e di una Comunità
              educativa riabilitativa diurna (CERD) per minori e adolescenti.
              Per raggiungere tale obiettivo attraverso la riconversione delle
              due Comunità educative di Parè di Conegliano si è imposta la
              necessità di realizzare due nuove strutture a Campolongo in
              un'area messa a disposizione dal Comune di Conegliano e con la
              costituzione di un diritto di superficie a titolo gratuito per 50
              anni". Si
              invita a partecipare.
              
               
               
                  | 
                 
                
                  | 
            
               VISITA
              DEL VESCOVO ALL’UNITA’ PASTORALE “CONEGLIANO OVEST”
              
               
              (Ogni
              incontro seguente si rivolge a tutte e 4 le parrocchie dell’UP)
              
               
              
               
               
              GIOVEDI’
              15 APRILE
              
               
              § 
              Classi
              2’-3’ elementare:
              dalle 16.30 alle 17.00 in Chiesa a
              Parè; 
              
               
              § 
              Classi
              4’-5’ elementare:
              dalle 17.30 alle 18.00 in Chiesa a  
              Parè;
              
              
               
              § 
              S.
              Messa
              nella Chiesa di  
              S. Pio X alle
              ore 18.30; 
              
               
              § 
              Incontro
              con i Consigli Pastorali e tutti gli Operatori Pastorali
              (catechisti, ministri dell’Eucaristia, coristi e organisti,
              commissione liturgica) alle ore 20.30 in Chiesa a  
              Parè.
              
              
               
              VENERDI’
              16 APRILE
              
               
              § 
              Classi
              1’-2’ media:
              dalle 15.00 alle 15.30 a  
              Campolongo;
              
              
               
              § 
              Cresimandi:
              dalle 16.30 alle 17.00 a  
              Campolongo;
              
              
               
              § 
              Incontro
              con volontari del Centro Madre Teresa, del Gruppo Bosnia, del
              Fondo di solidarietà: alle 17.30 in Chiesa a S.
              Pio X; 
              
               
              § 
              S.
              Messa
              nella Chiesa di  
              Campolongo
              alle ore 19.00; 
              
               
              Incontro di preghiera: alle 20.30 in chiesa a 
				Campolongo
              (guida: la commissione liturgica dell’Unità Pastorale).
                
                  | 
                 
                
                  | 
            
               18a Settimana
              Sociale Diocesana
              
               
                Connessioni
              Digitali
              
               
              L’UOMO,
              IL LAVORO, LA SOCIETÀ
              
               
              
              
               (da annuncio del
              21/02/21) 
                
              Nei
              giorni 22, 24, 26 febbraio celebriamo la Settimana Sociale
              Diocesana.  La riflessione viene posta
              sulle nuove tecnologie che stanno cambiando il lavoro, la
              comunicazione e i rapporti sociali.
              
               
              L’inarrestabile
              sviluppo tecnologico sta modificando le persone nel loro modo di
              pensare e di agire, nelle loro relazioni umane e nel loro modo di
              lavorare. Siamo in presenza di un cambiamento d’epoca. La rivoluzione
              digitale, come ogni conquista scientifica è ambivalente,
              presenta aspetti positivi e negativi, a seconda dell’uso che ne
              viene fatto. Nella struttura complessa della società
              contemporanea rende veloci le relazioni sociali; è a disposizione
              di tutti; fornisce informazioni globali all’istante; rende
              efficienti e rapidi i servizi alla persona e il lavoro; fa
              risparmiare carta, energia e tempo. Ma produce anche effetti
              negativi. Per essere connessi bisogna
              cedere i propri dati personali e sensibili, che diventano una
              miniera d’oro in mano a piattaforme multinazionali. L’uso che
              ne viene fatto è spesso illecito, perché condiziona le scelte
              commerciali e politiche e crea deviazioni sociali (pornografia,
              pedofilia, omofobia, xenofobia, ecc.). La banca dati sulle persone
              è un facile strumento di manipolazione in mano a potenti lobby e
              organizzazioni criminali, che fanno un uso devastante della
              divulgazione di false notizie. Si tratta di una enorme
              concentrazione di potere che spersonalizza le relazioni umane,
              incentiva l’isolamento e danneggia la democrazia.
              
               
              Nella
              attività economica l’intelligenza artificiale con le sue
              molteplici applicazioni ci ha già proiettati nel futuro. I
              processi lavorativi fanno largo uso di robot e
              di lavoro agile (da casa). Nascono
              nuovi lavori e nuove professionalità, ma aumenta il rischio di
              crisi occupazionali.  In ambito educativo,
              complice l’epidemia, si sperimenta la didattica a distanza, ma
              anche la tendenza al dissolvimento dei rapporti umani.
              
               
              C’è
              bisogno di essere cittadini formati, consapevoli e attenti.
              
               
              Queste
              tematiche saranno ampiamente sviluppate nelle tre serate:
              
               
              -
              lunedì 22 /02: Intelligenza artificiale, l’umano
              in cambiamento;
              
               
              - mercoledì
              24/2: Robot e algoritmi, come
              evolve il lavoro;
              
               
              -
              venerdì 26: Persona e società, la
              democrazia nel tempo del digitale.
              
               
              Le
              conferenze sono solo in video alle
              ore 20,45 con collegamento sui siti: www.diocesivittorioveneto.it   e  www.latendatv.it         
               
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               L’improvvisa
              morte di mons. Roberto Battistin
              ha
              provocato dolore e tristezza in tante persone in tutta la diocesi.
               
            
               
              A Campolongo la sua persona ed il suo ministero lasciano una
              traccia indelebile. Grati a Dio per la sua preziosa testimonianza
              sacerdotale, vissuta soprattutto nella direzione spirituale, nella
              riconciliazione e nella predicazione, lo ricorderemo
              comunitariamente in modo particolare nella S. Messa di  lunedì
              8 febbraio alle 18.30, a quasi un
              mese dal suo ritorno alla casa del Padre
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               Un
              giovane sacerdote della nostra diocesi, don
              Fabrizio Casagrande,
              è in arrivo in parrocchia. Il Vescovo lo trasferisce dal
              Duomo di Motta di Livenza, dove
              attualmente presta servizio, a
              Campolongo. 
            
                In vista di assumere
              nuovi incarichi pastorali, don Fabrizio intraprende un percorso di
              aggiornamento teologico e pastorale abitando e collaborando nella
              parrocchia.
              Lo
              accogliamo con gioia, grati al Signore e al Vescovo, per questa
              nuova presenza in parrocchia
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              LA
              RETE NON SI SQUARCIO’
              
               
              Le
              nostre comunità cristiane in tempo di pandemia
              
               
              
               
               
              Nella
              serata di venerdì 25 settembre il
              Vescovo, mons. Corrado Pizziolo, ha
              consegnato alla Diocesi la lettera
              per il nuovo anno pastorale,
              prendendo le mosse dal brano di Giovanni 21,1-14
              con l’apparizione di Gesù risorto ai discepoli, sul lago di
              Tiberiade.
              
               
              Come
              nota nell’introduzione,
              l’emergenza sanitaria ha comportato
              e causa ancora delle conseguenze che toccano tutti (qualcuno in
              modo particolarmente grave). 
              
               
              Anche
              le nostre comunità avranno bisogno  di
              cure, che favoriscano la “riabilitazione”,
              in particolare delle relazioni
              segnate dai mesi più difficili di
              questa emergenza.
              
               
              
              
              Il
              Vescovo ha ritenuto quindi opportuno evitare grandi proposte di
              iniziative e di attività, per sostenere
              ed alimentare piuttosto l’ordinarietà
              del cammino delle comunità
              cristiane.
              
               
              In
              questa direzione si collocano anche le proposte fatte dalla
              Diocesi, illustrate nella lettera, e la disponibilità
              del vescovo ad incontrare ogni singola Unità Pastorale,
              tra ottobre ed aprile. La nostra Unità Pastorale – Conegliano
              Ovest – sarà visitata dal vescovo nei giorni 15-16 aprile
              2021. 
              
               
               
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               “Riprendiamo
              il cammino con fiducia”: 
              (da
              annuncio del 14/06/20) 
               è
              questo il titolo della lettera che il vescovo Corrado invia –
              tramite il settimanale L’Azione (on line ed in forma
              cartacea in questo numero) e nel sito della diocesi – a tutti i
              fedeli della diocesi. 
              
               
              Il
              documento è frutto dell’ascolto e del dialogo che il vescovo ha
              intrattenuto, in questo tempo segnato dal Coronavirus, con “molti
              gruppi di preti, di diaconi, di consacrati e consacrate e di
              laici”. La lettera fa tesoro della riflessione sapienziale
              sul significato dell’emergenza del Covid-19 che in diocesi, per
              volontà del vescovo, è stata realizzata a vari livelli.
              
               
              Quello
              che il vescovo propone a tutti i fedeli, pertanto, è una
              rilettura, con gli occhi della fede, di quanto è accaduto in
              questi lunghi e non facili mesi, nella consapevolezza che il
              cristiano, anche in un momento come questo, è chiamato “a
              credere che la vita è un dono e, conseguentemente, va donata”.
              
              
               
              
              “Un
              primo pensiero –
              scrive il vescovo – riguarda la prospettiva da cui siamo
              chiamati a ricordare e leggere quanto è avvenuto. Non può essere
              soltanto la prospettiva della cronaca o delle impressioni
              soggettive o delle previsioni sanitarie, economiche, sociali…
              Tutto questo è certamente importante e tuttavia la lettura che
              come cristiani siamo chiamati a fare è una lettura che definirei
              come frutto della sapienza. Più precisamente di quella sapienza
              che nasce dalla fede ed è sostenuta della fede”.
                
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               Si
              è spento nella notte del 7 maggio, dopo
              un lungo periodo di malattia,
              mons.
              Eugenio Ravignani.
              Nato
              a Pola (oggi in Croazia) il 30 dicembre 1932, si trasferì nella
              diocesi di Trieste nel ’46. 
               
               
              Insieme
              ad altri seminaristi triestini trascorse un periodo di formazione
              presso il liceo classico del seminario di Vittorio Veneto e,
              completati gli anni della Teologia a Trieste, il 3 luglio 1955 fu
              ordinato presbitero da mons. Santin nella città di San Giusto.
              Eletto vescovo di Vittorio Veneto il 7 marzo 1983, fu consacrato a
              Trieste nella cattedrale della città il 24 aprile 1983 da mons.
              Bellomi: il 15 maggio, fece il suo ingresso a Ceneda. I 13 anni
              del suo episcopato vittoriese si collocano idealmente tra i due
              convegni ecclesiali: “Riconciliazione cristiana e comunità
              degli uomini” (1985) e “Il Vangelo della carità
              rigenera chiesa e società” (1996). Fu nominato vescovo
              di Trieste il 4 gennaio 1997, all’indomani della conclusione del
              terzo convegno diocesano. 
              
               
              Mons.
              Ravignani fu un amato e venerato testimone del Signore, sempre
              circondato dalla stima e dall’affetto di tutti per la sua grande
              carità, il suo amabile sorriso, la sua pazienza e delicatezza nei
              rapporti. 
              
               
              Il
              19 gennaio 1997 salutò la diocesi di San Tiziano. Entrato
              ufficialmente a Trieste il 2 febbraio 1997, assunse diversi
              incarichi. Dal 2009, dopo la nomina dell’Arcivescovo mons.
              Crepaldi a vescovo di Trieste, mons. Ravignani ha assunto il
              titolo di vescovo emerito di Trieste. 
              
               
              
              Ravignani
              scelse come motto episcopale l’espressione «Donec dies
              elucescat» («Fino a quando non spunti luminoso il giorno»
              - 1 Pt 1,19): possa ora contemplare senza fine quel giorno
              luminoso che ha orientato il suo ministero e con vivo desiderio ha
              atteso. Le
              esequie si terranno il 21 maggio alle 11.00 presso la Cattedrale
              di San Giusto.
              
               
               
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               Nella
              serata di giovedì 2 aprile il
              Consiglio Pastorale Parrocchiale si è riunito in video-conferenza
              su richiesta del parroco per dare
              attuazione al decreto promulgato dal vescovo mercoledì 1° aprile
              per quanto riguarda la Settimana Santa. 
              
               
              Le
              celebrazioni in parrocchia negli orari stabiliti saranno tutte
              “a porte chiuse”. Potranno essere
              presenti solo le persone a cui è stato chiesto di svolgere un
              servizio liturgico. In questo Annuncio vengono riportati
              gli orari delle celebrazioni presiedute dal nostro vescovo
              (tramite sito internet o pagina Facebook de “La Tenda TV”)
              e dal Papa (tramite la TV). È questo un modo concreto per
              favorire la comunione ecclesiale a livello locale e universale.
              
               
              Il
              Consiglio Pastorale Parrocchiale invita i fedeli in questa
              settimana a dedicare un tempo prolungato all’ascolto e alla
              meditazione dei testi della Scrittura di ogni giorno, valorizzando
              la liturgia delle ore nonché la recita del rosario. Altri sussidi
              potranno essere diffusi in questi giorni alle famiglie,
              soprattutto per i bambini e i ragazzi.
              
               
              
               Si
              invitano i fedeli di Campolongo ad esporre
              una candela accesa sul balcone delle finestre delle case nel tempo
              in cui la S. Messa viene celebrata in parrocchia come segno di
              unione spirituale al sacrificio di Cristo che si rinnova di volta
              in volta anche qui per noi. Con
              queste luci desideriamo anche ricordare comunitariamente tutte le
              persone che soffrono e muoiono in questo tempo, nonché coloro che
              si prendono cura di loro. 
              
               
              Questo
              segno si unisce al suono delle campane
              che da diverse settimane, tre volte al giorno (9.00 – 12.00 –
              1930), si diffonde tra le nostre case come espressione di
              reciproca vicinanza spirituale e invocazione unanime di preghiera.
              
               
              Si
              ricorda infine che, in accordo con le disposizioni vigenti e per
              evitare equivoci o il diffondersi di false notizie, la
              cappella e/o la chiesa parrocchiale restano sempre aperte durante
              le giornate per la preghiera personale. Buona
              Settimana Santa!
              
               
              d.
              Roberto
              
               
               
                  | 
                 
                
                  | 
            
               TERZA
              FESTA DEGLI
              
               
              ANNIVERSARI
              DI MATRIMONIO
              
               
              
               
              
               
              L’anniversario
              di matrimonio è un evento da celebrare ogni anno proprio come si
              trattasse di una promessa da rinsaldare ogni volta.
              
               
              E’
              importante festeggiare l’anniversario: c’è il rischio
              infatti, con il passare degli anni, di trasformare quel giorno di
              gioia ed emozioni in una vita di abitudini dove l’amore
              invecchia e perde vitalità. 
              
               
              Festeggiare
              l’anniversario significa fermarsi a far festa e ridirsi con le
              parole e con i gesti la bellezza dell’amore. È importante dire
              grazie a Dio e dirsi grazie reciprocamente. La vita vissuta sempre
              di corsa difficilmente ci aiuta a guardare alla strada percorsa
              insieme e ai doni che Dio ci ha fatto. 
              
               
              Anche
              quest’anno la parrocchia intende riproporre la
              Festa
              degli Anniversari di matrimonio per tutte le coppie
              di sposi cristiani della nostra comunità che, nel corso
              dell’anno, festeggiano un quinquennio, o multipli, di vita
              insieme.
              
               
              La
              Chiesa infatti non è solo un insieme di persone che vanno a Messa
              ma è realmente una comunità di fratelli; allora è bello vivere
              insieme i momenti della vita, quelli ordinari ma soprattutto
              quelli particolari. Facciamo festa perché questa nostra comunità
              desidera camminare insieme, condividendo i momenti di gioia nella
              preghiera e nella condivisione. Questa occasione inoltre, può
              diventare un momento di testimonianza per le nuove generazioni a
              credere nel valore del matrimonio.
              
               
              La
              festa verrà celebrata domenica 10 Maggio 2020 durante la Messa delle 10.30. Invitiamo le
              coppie interessate a comunicare la propria adesione alle persone
              di riferimento (Irene T. cell. 348 5622482, Laura T. cell. 340
              1838121), a Don Roberto oppure in ufficio parrocchiale quanto
              prima, al fine di curare al meglio l’organizzazione.
              
               
                                  
                                                                                 Flavia 
              -----------
              
               
              
            
                  
                              (foto anniversari di matrimonio 2019)
                  | 
                 
                
                  | 
            
               QUARESIMA
              2020 
              Una
              proposta per l’inizio della Quaresima in linea con le
              indicazioni diocesane [NB: La liturgia delle ore e il rosario sono
              confermati in questi giorni] 
               MERCOLEDÌ
              DELLE CENERI  
              1)
              Una preghiera in famiglia.
              L’ufficio catechistico ha predisposto un breve momento di
              preghiera da farsi in famiglia. Si può recuperare nel sito della
              diocesi e/o si rende condivisibile tramite social network. 
               2)
              Preghiera in chiesa Viene
              creato uno spazio, vicino al presbiterio, in cui vengono esposti
              alcuni segni per la preghiera personale.  
              3)
              La celebrazione del vescovo
              mons. Corrado Pizziolo Mercoledì 26 febbraio, La Tenda Tv
              trasmetterà la S. Messa delle Ceneri presieduta dal vescovo mons.
              Corrado Pizziolo in diretta dal Monastero Cistercense di San
              Giacomo di Veglia alle ore 7.30. In replica alle ore 10.30 - 15.00
              - 18.00. La Tenda Tv è visibile in streaming su www.latendatv.it
              e in diretta facebook.  
              “Oggi
              tutti i fedeli (dal 18° al 60° anno di età) sono tenuti ad
              osservare il precetto generale della Chiesa del digiuno; sono
              altresì tenuti all’astinenza dalle carni tutti i fedeli dal 14°
              anno di età” (DIOCESI VITTORIO VENETO, Calendario liturgico
              2019-2020, p.90). 
               GIOVEDÌ
              27 FEBBRAIO:  alle ore
              8.00 si celebra la S.Messa (con lodi mattutine)  
              VENERDÌ
              28 FEBBRAIO:  alle ore
              18.30 si celebra la S.Messa  
              SABATO
              29 FEBBRAIO:  possibilità
              di CONFESSIONI in chiesa (soprattutto per i ragazzi del
              catechismo): - dalle ore 9.30 alle 12.00 è a disposizione il
              parroco; - dalle 16.00 alle 18.00 è a disposizione un altro
              sacerdote. 
               DOMENICA
              1 MARZO:  Salvo prossimi
              cambiamenti nelle disposizioni diocesane resta confermata la
              sospensione delle SS.Messe di sabato 29 febbraio e domenica 1
              marzo.  
              
              Per la preghiera libera,
              personale e silenziosa (senza creare assembramenti), 
               nel
              giorno del Signore sarà
              esposta l’eucaristia in Chiesa dalle ore 9.00 alle 11.30.  
              Saranno
              a disposizione alcuni sussidi/segni
              legati alla Parola di Dio del giorno e al tempo quaresimale. 
               Il
              bar-ristoro della parrocchia
              resta aperto dalle 9.30 alle 11.45.  
              
              Nel mattino di domenica sarà
              portata la comunione ai malati/anziani secondo i turni
              precedentemente fissati 
               
                  | 
                 
                
                  | 
            
               Sulla
              Tua Parola getterò le reti
              
               
            
              
              (da
                              annuncio del 19.01.20) 
              
              Il
              Consiglio Pastorale Parrocchiale si è riunito giovedì con
              l’obiettivo di riprendere l’idea guida, esaminando la sua
              effettiva recezione pastorale. Dopo un ascolto meditato del
              vangelo del giorno (Lc 5,1-11), ogni consigliere ha condiviso
              quanto suscitato dalla Sacra Scrittura. 
              
               
              Questa
              prima fase ha consentito di avviare la ripresa dell’idea guida
              all’interno di un clima di preghiera e condivisione. La
              discussione ha evidenziato alcune questioni nodali che vanno al di
              là del tema specifico ma che a mio parere consentono di
              collocarlo adeguatamente.  È
              innanzitutto riemersa la complessità della realtà in cui viviamo
              rispetto alla quale porsi con lungimiranza, fiducia e
              determinazione. Non è facile comprendere e attuare ciò che Dio
              chiede ai suoi discepoli (“abbiamo
              faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla”),
              nondimeno siamo certi che il Signore non li abbandona, donando ciò
              di cui hanno bisogno e chiedendo la loro fiduciosa collaborazione
              (“sulla tua parola getterò
              le reti”). Lo Spirito Santo infatti conduce alla verità
              tutta intera; verità che non è primariamente teorica, bensì
              pratica perché radicata nel mistero dell’Incarnazione. A tal
              riguardo è emerso un altro tema connesso con la dimensione
              ecclesiale della fede. Sembra importante rafforzare e manifestare
              maggiormente l’unitarietà del cammino comunitario senza
              mortificare le diversità delle sue possibili manifestazioni.
              Insomma desideriamo una comunità che nelle sue alterne
              espressioni si dimostri al contempo accogliente e dinamica.
              
               
                                                  
                                                                                    d.Roberto
   
                
                
                  
                    | 
                       RIPRESA DELL’ANIMAZIONE DELL’ORATORIO
                      
                      
                       
            
              
              (da
                              annuncio del 19.01.20) 
                      Da
                      due anni l’attività di animazione dell’oratorio
                      parrocchiale era stata sospesa. La scelta era motivata da
                      una riflessione più ampia sviluppata nell’ambito del
                      cammino della pastorale giovanile parrocchiale entro la
                      quale l’animazione dell’oratorio era collocata.
                      
                       
                      Stimolati
                      dalle osservazioni raccolte dai genitori del catechismo
                      – che giustamente desiderano far in modo che la
                      parrocchia possa offrire ai ragazzi delle opportunità di
                      incontro nel corso del mese al di là della catechesi
                      mensile – e dalla disponibilità di alcune giovani mamme
                      che hanno già collaborato all’Estate
                      Bimbi e alla scorsa festa di Natale si intende dare
                      continuità al cammino. 
                      
                       
                      In
                      collaborazione con i giovani della parrocchia che
                      partecipano ai gruppi giovanili ed in sintonia con il
                      Circolo, si intende offrire ogni
                      quarto sabato del mese, dalle 15.00 alle 18.00 uno
                      spazio animato. Il prossimo appuntamento sarà sabato
                      25 gennaio.
                      
                       
                      Per
                      informazioni: Elisa D’Ambros Rosso (in Gatti) e/o il
                      parroco.
                      
                       
            
                  
                  d.
                  Roberto  | 
 
                 
                
                
                  
                    | 
                       MERCATINO
                      MISSIONARIO
                      
                       
            
              
              (da
                              annuncio del 19.01.20) 
                      I
                      prossimi
                      25 e 26 gennaio
                      e 1 e 2 febbraio,
                      presso l'oratorio parrocchiale, avrà luogo una mostra di pittura a
                      sostegno della Missione in Camerun, dove Padre Italo Lovat
                      è stato missionario per 30 anni. I dipinti sono opere
                      portate da lui stesso, direttamente dalla "sua
                      Africa". Sarà possibile versare una offerta per
                      avere un dipinto e partecipare così a questa raccolta di
                      fondi di solidarietà per l'Africa. Il ricavato verrà
                      consegnato direttamente a Padre Italo,  che provvederà
                      ad inviarlo alla missione. Affidiamo tutto questo a
                      Maria Santissima, la prima missionaria che, subito dopo
                      l'Annuncio dell'angelo, portò Gesù come Ostensorio
                      vivente alla cugina Elisabetta e quindi al mondo. La
                      Vergine Madre sostenga e guidi questa iniziativa.
                      L'oratorio sarà aperto il sabato dalle
                      18.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 12.00.
                      
                       
            
                    Laura
                    P
                      | 
                   
                 
                 
                  | 
                 
                
                  | 
            
               Significative
              potenzialità nell’animazione liturgica 
               
               
            
              
              (da
                              annuncio del 29.12.19) 
              
               
               
              In questi ultimi mesi è andato
              ampliandosi il numero di persone disponibili al servizio liturgico
              nelle celebrazioni eucaristiche parrocchiali. Ritengo che sia un
              dono di Dio tanto importante quanto delicato per la vita di una
              comunità cristiana. Esso chiede costante impegno da parte di
              tutti – secondo le specifiche responsabilità – per poter
              armonizzare, con pazienza e chiarezza, le diverse disponibilità e
              competenze verso un servizio sempre più curato e formato. 
              
               
              La Sacrosanctum Concilium ricorda che “anche i ministranti, i lettori, i commentatori e i membri della
              ‘schola cantorum’ svolgono un vero ministero liturgico. Essi
              perciò esercitino il proprio ufficio con quella sincera pietà e
              con quel buon ordine che conviene a un così grande ministero e
              che il popolo di Dio esige giustamente da essi. Bisogna dunque che
              tali persone siano educate con cura, ognuna secondo la propria
              condizione, allo spirito liturgico, e siano formate a svolgere la
              propria parte secondo le norme stabilite e con ordine” (SC
              29). 
              
               
              Trovo particolarmente significativo
              richiamare, anche a questo riguardo, l’immagine della Chiesa Madre e Maestra. La Chiesa è chiamata a vivere quotidianamente sia
              la tenera accoglienza, sia l’indispensabile opera educativa
              verso i suoi figli. Si potrebbe dire che la liturgia è della
              Chiesa ma questa è chiamata a conoscere in profondità i propri
              figli per poterli davvero educare. In questa medesima direzione
              potrebbe essere inteso anche il n.26 di SC: “tali azioni [liturgiche] appartengono all’intero corpo della
              Chiesa, lo manifestano e lo implicano; ma i singoli membri vi sono
              interessati in diverso modo, secondo la diversità degli stati,
              degli uffici e della partecipazione effettiva”. 
              
               
              Siamo tutti a servizio del Mistero
              della Redenzione operato da Gesù Cristo, nella varietà di
              carismi e ministeri operati dallo Spirito Santo, da integrare e
              armonizzare secondo una logica che non può ignorare, bensì
              integrare sapientemente, lo specifico cammino di fede di ciascuno.
              Una bella sfida … ma del resto è quella dell’Incarnazione del
              Figlio di Dio da cui non si può prescindere.                       
              d. Roberto
              
               
               
                  | 
                 
                
                  
            
                  
                              (foto anniversari di matrimonio 2019)
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                               Mercoledì
                              30
                              novembre:  
                              alle
                              20.30 presso il salone parrocchiale si
                              svolge una serata
                              aperta a tutti  
                              sulla
                              struttura che sarà costruita a Campolongo
                              (via
                              S.Caterina)  
                              
								e
                              che sarà gestita dalla Fond.Bernardi 
                              .(da
                              annuncio del 27.10.19) 
                              . 
                              Fondazione
                              “Figli Maria Antonietta Bernardi”
                              
                               
                              (Alcune
                              informazioni in vista dell’incontro di mercoledì
                              30 ottobre) 
                              .
                              
                               
                              
                               
                               
                              La
                              "Fondazione" fu costituita nel 1984
                              realizzando la volontà testamentaria della Sig.ra
                              Maria Antonietta Bernardi (ved. Zaina). La signora
                              Bernardi nata nel 1902 a Colfosco e residente a
                              Conegliano fin dal matrimonio, madre di tre figli
                              venuti a mancare in giovane età, aveva disposto
                              che, all'atto della sua morte, l'intero suo
                              patrimonio fosse devoluto ad un ente morale di
                              ispirazione cristiana che potesse occuparsi di
                              minori disabili e in difficoltà.
                              
                               
                              L'Ente,
                              dopo un iter procedurale piuttosto lungo, è stato
                              riconosciuto dalla Regione Veneto con DGRV n.
                              5187/84. Dal 12 novembre 2003 risulta iscritto al
                              Registro Unico Nazionale delle ONLUS al n.150. La
                              " Fondazione" (con sede in Conegliano,
                              Via L. Einaudi n. 162) è membro del Comitato
                              Nazionale delle Comunità per Minori e condivide
                              con gli altri Enti associati le problematiche del
                              settore di appartenenza, affronta gli
                              aggiornamenti normativi e legislativi richiesti.
                              E' socia dell'UNEBA (Unione Nazionale Enti di
                              Beneficenza e assistenza) nazionale e regionale.
                              
                               
                              La
                              "Fondazione" persegue esclusivamente
                              finalità di solidarietà sociale. Ha lo scopo di
                              promuovere e sostenere iniziative di assistenza,
                              educazione e cura, a favore di minori che versano
                              in situazioni di disagio sociale senza distinzione
                              di razza o di religione, anche mediante
                              convenzione con altri Enti. L'approccio educativo
                              è ispirato ad uno stile di vita familiare dove la
                              componente affettiva è molto presente. Per il
                              perseguimento delle finalità statutarie può
                              realizzare e promuovere iniziative ed attività
                              educativo - formative, in particolare corsi di
                              aggiornamento per il proprio personale e per
                              quello dei vari ambiti che si occupano dei
                              problemi del minore in difficoltà. Gli interventi
                              educativi si basano su alcuni valori ritenuti
                              prioritari: la centralità della persona, la
                              condivisione, la relazione di reciprocità, il
                              rispetto dell'altro e dell'ambiente. Essi sono
                              orientati all'aiutare la persona a diventare
                              autonoma e a inserirsi positivamente nel normale
                              contesto sociale di vita.
                                 
                               
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                               (da
                              annuncio del 22.09.19) 
                              Il nuovo centro sollievo per le famiglie con malati di Alzheimer
                                è attivo presso l’oratorio parrocchiale ogni
                               martedì e giovedì dalle 9.00 alle 11.30. 
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                              annuncio del 15.09.19) 
                              un “centro sollievo” per i malati di Alzheimer in parrocchia
                              
                               
                              Nel pomeriggio di giovedì 4
                              settembre sono stato contattato dall’assessore
                              Colombari per sapere se la parrocchia sarebbe
                              stata disponibile ad accogliere un “centro
                              sollievo” per i malati di Alzheimer. La
                              richiesta era motivata dal fatto che la parrocchia
                              di S.Martino non era più nelle condizioni di
                              ospitare il centro. 
                              
                               
                              Ho fatto presente all’assessore
                              che avrei volentieri presentato la richiesta al
                              Consiglio Pastorale che di lì a poco si sarebbe
                              riunito (domenica 8), concedendo nel frattempo la
                              possibilità di una ispezione preventiva
                              dell’oratorio da parte dell’associazione Con.t.e.a
                              che si occupa di questa attività. 
                              
                               
                              In occasione del CPP la domanda è
                              stata dunque presentata. Alcuni consiglieri si
                              sono espressi favorevolmente, altri non hanno
                              espresso contrarietà. Nella serata ho comunicato
                              all’assessore la disponibilità con la richiesta
                              di definire insieme i termini della convenzione. 
                              
                               
                              
                               Personalmente ritengo che ospitare questa realtà
                              possa rappresentare un’ulteriore testimonianza
                              di carità da parte di una comunità cristiana
                              verso chi è nella sofferenza. 
                              
                               
                              La
                              possibilità di accedere a questo servizio, nonché
                              di svolgere del volontariato in questo ambito, è
                              aperta a tutti, previo contatto e verifica da
                              parte della associazione Con.t.e.a e in
                              accordo con l’ULSS. L’attività si svolgerà
                              dalle 9.00 alle 11.30 in oratorio nelle mattinate
                              del martedì e del venerdì. Sabato 21 settembre
                              alle 9.30 ci sarà l’inaugurazione ufficiale con
                              la presenza delle autorità competenti. 
                              
                               
                              
                               
                               
                              d. Roberto
                                
                                
                               
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                               (da
                              annuncio del 15.09.19) 
                                
                              CONSIGLIO
                              PASTORALE PARROCCHIALE: 
                               comunicazione
                              
                               
                              In
                              data 26 agosto Vincenzo
                              Olto, vice presidente del Consiglio Pastorale
                              Parrocchiale, ha formalizzato ai consiglieri le
                              proprie dimissioni dal Consiglio. Nel corso della
                              riunione dell’8 settembre è stato nominato,
                              tramite votazione dei presenti, il nuovo vice
                              presidente (Giorgio
                              Tomasella). Venendo meno uno dei membri
                              eletti, dopo la rinuncia del primo dei non-eletti
                              (Pietro
                              Coppola), entrerà a far parte del Consiglio
                              il secondo di questi (Beniamino
                              Dario). Il CPP in carica ha ancora un anno
                              effettivo di esercizio dopo di che, secondo le
                              indicazioni diocesane che a suo tempo saranno
                              comunicate, si procederà al rinnovo. Si ringrazia
                              Vincenzo per il servizio prestato in questo
                              ambito. L’anno pastorale sarà avviato
                              ufficialmente domenica 6 ottobre con la
                              presentazione della Idea Guida, dell’Icona e
                              delle principali iniziative. 
                               
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                              annuncio del 28.07.19) 
                                  
                                  
									Martedì
                                  10 settembre dalle 8.30 alle 12.00
                                   
                                   presso
                                  l’oratorio
                                  si svolgerà
                                   
                                   una
                                  mattinata di Campagna
                                  di prevenzione
                                  sanitaria
                                  gratuita 
                                   
                                  coordinata
                                  dal comitato di Conegliano della Croce
                                  Rossa Italiana. 
                                   
                                  Possibilità
                                  di controlli gratuiti di colesterolo,
                                  glicemia, pressione arteriosa, frequenza
                                  cardiaca, valori di saturimetria e
                                  dell’udito.
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                                (da
                              annuncio del 26.05.19) 
                              
                              
                              LA
                              NOSTRA FAMIGLIA 
                              La Nostra Famiglia propone
                              ai giovani (dai 17
                              anni in su) un’esperienza
                              di volontariato con bambini e ragazzi con
                              disabilità:  
                              17 giugno – 29 giugno (solo
                              residenziale, con pernottamento) oppure: 1 –
                              13 luglio / 15 – 27 luglio / 26 agosto – 7
                              settembre.  
                              Per iscrizioni e momento
                              formativo: 15
                              giugno dalle 15.00 alle 18.00.  
                              Chiama 04384141 (Francesca o
                              Laura)
                              
                               
                               
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                                (da
                              annuncio del 10.02.19) 
                              Festa
                              degli Anniversari di matrimonio  
                              ci
                              rivolgiamo a tutte le coppie di sposi cristiani
                              della nostra comunità che nell’anno in corso
                              hanno festeggiato o festeggeranno, almeno
                              un quinquennio, o multipli, di vita insieme.  
                              La
                              festa verrà celebrata il 31 marzo 2019 durante la
                              Messa delle 10.30. 
                               Invitiamo
                              le coppie interessate a comunicare la propria
                              adesione alle persone di riferimento :
                              Irene T. cell. 348 5622482, Laura
                              T. cell. 3401838121), a Don Roberto oppure in
                              ufficio parrocchiale quanto prima, al fine di
                              curare al meglio l’organizzazione.
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                                (da
                              annuncio del 10.02.19) 
                              Il
                              Consiglio Pastorale Parrocchiale riunitosi
                              mercoledì 30 gennaio,
                              aiutato da mons. Martino Zagonel, ha sviluppato
                              una riflessione sul tema “diventiamo
                              ciò che celebriamo”,
                              tratto dall’Idea Guida dell’anno pastorale in
                              corso .  
                              In
                              quell’occasione sono state definite alcune
                              attività-iniziative:  
                              
                              Seconda festa
                              degli anniversari di matrimonio: domenica 31
                              marzo alle ore 10.30 (si veda l’articolo interno
                              di Annuncio)  
                              
                              Festa
                              dell’appartenenza: domenica 26 maggio
                              presso la Polisportiva di Campolongo.  
                              
                              Celebrazione
                              comunitaria dell’unzione degli infermi:
                              nell’autunno 2019
                              (data da definire). 
                                
                              Si
                              avvisa per tempo che nel
                              pomeriggio di sabato 2 marzo
                              i giovani organizzano una  
                              festa
                              di carnevale
                              per i bambini.
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                               (da
                              annuncio del 02.12.18)  
                              È ripresa
                               la visita  di don Roberto
                               alle famiglie  
                              In queste ultime settimane ho potuto riprendere la visita alle famiglie della parrocchia.  Ogni incontro è per me un’occasione preziosa.  
                               È un’esperienza che rafforza
                              quell’“Eccomi” pronunciato diversi anni fa di fronte a Dio e alla Chiesa.  
                               Si rinsalda la fede nel fatto che ancora oggi l’uomo nutre ed esprime il desiderio di un Dio che si fa Emmanuele cioè
                              Dio-con noi. 
                              È il volto di Gesù.  
                               Anche con persone che non ho mai visto prima nasce misteriosamente e in breve tempo un clima di sincera confidenza.  
                               Coloro che aprono la porta non vedono davanti a loro “un-certo-Roberto” ma prima di tutto
                               un
                              “parroco-a-prescindere” con la speranza che attraverso di lui il Signore visiti e ascolti i loro cuori.  
                               È un atto di fede.  
                               Non sono dunque io che porto Dio, ma
                               è Dio che si rende presente nell’incontro di volti che cercano verità nella propria vita a partire dalla condivisione di ciò che vivono nella vita di ogni giorno.  
                               Non sono io il Buon Pastore ma – pensando al presepe – semplicemente
                               uno dei pastori che cercano di recarsi presso piccole “grotte”
                               ove vivono famiglie che portano domande, preoccupazioni, desideri, gioie e sofferenze … da offrire al Signore. È una vera preghiera.  
                               Mano a mano che riuscirò a procedere in questa esperienza riceverete nella cassetta della posta delle vostre case un foglietto in cui si chiede di completare e consegnare in parrocchia la richiesta della visita e della benedizione della casa. Nel foglio vanno indicati giorni/orari in cui è possibile trovare a casa la famiglia. Verrete contattati al telefono per fissare precisamente l’appuntamento.  
                               Chiedo preghiera perché tutto questo possa svolgersi secondo la volontà del Signore.  
                               Per quel che riguarda le attività strettamente comunitarie domando
                               collaborazione fraterna e pazienza
                               per poter dedicare maggior tempo alla visita alle famiglie.  
                               d. Roberto  
  
                
                                
                 
                 
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                                (da
                              annuncio del 25.11.18) 
                              In
                              occasione dei danni provocati dal maltempo nel
                              bellunese il nostro vescovo mons. Corrado ha
                              invitato le parrocchie a realizzare una raccolta
                              di offerte.  
                              La
                              parrocchia di Campolongo ha donato 1500,00 euro
                              attraverso il Fondo parrocchiale di solidarietà;
                              una persona ha lasciato ulteriori 50,00 euro. Per
                              lasciare altre donazioni (entro fine novembre)
                              possono essere consegnate in parrocchia.  
                              •
                              La raccolta di offerte del 10-11 novembre in
                              favore della fondazione “Il nostro domani”
                              ha raggiunto un ammontare di 908,00.  
                              •
                              Prossimamente saranno
                              offerte alcune confezioni
                              di biscotti provenienti dalle monache di Norcia,
                              come ulteriore sostegno alla loro comunità che è
                              stata provata dal terremoto.
                  | 
                 
                
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                                (da
                              annuncio del 25.11.18)  
                               Hubert
                              ci scrive da Roma. 
                               Lo
                              ricordiamo nella preghiera grati al Signore e a
                              lui.  
                              . 
                              Proseguimento
                              della mia esperienza formativa a Roma Da ormai due
                              mesi, la comunità del mio seminario ha voltato le
                              spalle alle bellissime vacanze estive, per
                              riprendere le sue attività, iniziando da quelle
                              pre-accademiche.  
                              La
                              prima attività formativa che abbiamo fatto si è
                              tenuta ad Assisi. In pratica, è stato un campo
                              scuola che aveva lo scopo di farci riflettere
                              sulle realtà dei nostri vari paesi di
                              provenienza, alla luce dei principi della dottrina
                              sociale della Chiesa, nell’augurio di
                              approntarci ad adempiere i nostri futuri impegni
                              pastorali.  
                              La
                              seconda attività è stata di tipo spirituale, e
                              cioè gli esercizi spirituali che ci hanno rimesso
                              nel quadro e nello spirito della formazione
                              sacerdotale, guidati dal Vangelo, nella dinamica
                              della configurazione a Cristo. L’impulso di
                              questi esercizi spirituali è stato impresso nel
                              nostro motto annuale: “per me vivere è Cristo:
                              nella santità di vita serviamo il Signore e i
                              fratelli” (cf. Fil 1, 21).  
                              Infine
                              gli incontri formativi, tenuti in collegio, ci
                              hanno ricordato i principali temi e le attuali
                              attese della formazione sacerdotale. Dall’otto
                              ottobre, l’università si è riaperta per le
                              lezioni del primo trimestre.  
                              Da
                              allora ad oggi, sto seguendo, con molto interesse,
                              i corsi del secondo anno di teologia impegnandomi
                              per portare a buon termine la mia formazione. Il
                              mio augurio in questo anno formativo, è di
                              proseguire veramente, con coraggio, perseveranza e
                              umiltà, il processo di configurazione al Signore
                              Gesù per diventare un sacerdote secondo il cuore
                              di Lui.  
                              Vi
                              ringrazio di cuore per tutto! 
                 Hubert
                Tongambori Tchari 
  
                
                  
                 
                 
                 | 
                 
                
                  | 
                                (da
                              annuncio del 18.11.18) 
                                
                              
                              
                              La Chiesa di Santa
                              Rosa 
                              Approvato
                              dall’Ufficio Arte Sacra e dalla Soprintendenza 
                               il
                              progetto di manutenzione straordinaria
                              
                               
                              
                               
                               
                              
                               
                              
                               
                              Come
                              anticipato nel n.36 di ANNUNCIO, è stato
                              approvato il progetto riguardante S. Rosa, da
                              parte della Curia di Vittorio Veneto (ufficio Arte
                              Sacra) e della Soprintendenza dei Beni Culturali
                              di Venezia.
                              
                               
                              Il
                              progetto riguarda la sistemazione della copertura
                              dell’intera struttura, che presenta delle
                              infiltrazioni ogni qualvolta ci sono
                              precipitazioni.
                              
                               
                              La
                              situazione è arrivata ad un punto critico e più
                              presto si interviene, più si salvaguarda la
                              struttura da danni, che con il passare del tempo
                              si aggravano.
                              
                               
                              Abbiamo
                              in programma di iniziare al più presto i lavori.
                              Ci proponiamo di procedere con oculatezza, tenendo
                              presente l’obiettivo di contenere le spese
                              all’indispensabile.
                              
                               
                              Venendo
                              all’aspetto economico: abbiamo il sostegno da
                              parte del Comune di Conegliano, che ha stanziato
                              un contributo di € 10.000,00 (Determina n. 832
                              del 01/08/2018).
                              
                               
                              Per
                              altri contributi confidiamo nella generosità
                              della nostra comunità, in modo da intaccare il
                              meno possibile le finanze della Parrocchia. La
                              comunità verrà prossimamente informata sul
                              progetto complessivo e sull’avanzamento dei
                              lavori.
                              
                               
                               
                 | 
                 
                
                  | 
                                (da
                              annuncio del 10.06.18) 
                              Il progetto “Aleppo” 
                              Il Consiglio del Fondo di Solidarietà parrocchiale,
                              valutando la disastrosa situazione in Siria, ha
                              deliberato di inviare un aiuto economico alla
                              Chiesa di Aleppo, per finanziare l’acquisto di
                              latte a neonati e bambini. Tramite la ONLUS
                              vaticana “Aiuto
                              alla Chiesa che soffre”, abbiamo mandato un
                              primo contributo di € 2.000,00 in data 24
                              gennaio 2018, a cui ne è seguito un secondo di
                              pari importo, il 25 maggio scorso. Con
                              l’occasione, ci è parso bene instaurare un
                              rapporto ecclesiale con la comunità cristiana di
                              Aleppo, sia per conoscere di prima mano le
                              condizioni di vita in quei luoghi dopo le
                              devastazioni della guerra, sia per un reciproco
                              sostegno nella fede e nella preghiera. Il nostro
                              contatto è avvenuto con il Vicario Apostolico di
                              Aleppo, il Vescovo Georges 
                              Abou Khazen, che parla un perfetto
                              italiano. In antecedenza abbiamo ricevuto un breve
                              video da parte di una giovane famiglia della città
                              che ci ringrazia dell’aiuto ricevuto. 
                              (È
                              mantenuta viva la relazione con le monache di
                              Norcia).
                              
                               
                              
                               
                               
                              Rendiamo pubblico questo primo contatto mail e la relativa
                              risposta.
                              
                               
                              Al  Vescovo 
                              Mons. Georges Abou Khazen 
                              
                               
                              Vicario Apostolico della Chiesa di
                              Aleppo
                              
                               
                              
                               
                               
                              A nome della mia comunità parrocchiale, le trasmetto,
                              Vescovo George, una lettera di vicinanza a lei e
                              alla chiesa di Aleppo.
                              
                               
                              Il presente contatto fa seguito ad un contributo in denaro
                              che vi abbiamo inviato tramite la ONLUS vaticana:
                              “Aiuto alla Chiesa che soffre”, da cui abbiamo
                              avuto in via riservata ed eccezionale il suo
                              indirizzo di posta elettronica. Sperando che le
                              sia gradito il contatto, Le mandiamo il nostro
                              fraterno saluto.
                              
                               
                              Parrocchia
                              di Campolongo in Conegliano
                              
                               
                              Diocesi
                              di Vittorio Veneto 
                              (I)
                              
                               
                              
                               
                               
                              Conegliano, 09 maggio
                              2018
                              
                               
                              
                               
                               
                              La nostra comunità
                              parrocchiale manda un fraterno saluto a Lei, mons.
                              Geoges e alla sua Chiesa di Aleppo, invocando
                              grazia e pace da parte di nostro Signore.
                              
                               
                              Abbiamo visto la grande
                              tragedia della guerra che ha colpito Aleppo e
                              l’intera Siria. Abbiamo conosciuto la sofferenza
                              e l’umiliazione del vostro popolo privato di
                              ogni cosa. Non potevamo rimanere insensibili di
                              fronte alle estreme necessità delle vostre
                              famiglie.
                              
                               
                              Abbiamo voluto aderire alla
                              iniziativa “Una
                              goccia di latte” con un primo contributo di
                              € 2.000,00, che già vi è pervenuto attraverso
                              la Onlus del Vaticano “Aiuto
                              alla Chiesa che soffre”.
                              
                               
                              È un piccolo segno di
                              fraternità e di vicinanza della nostra comunità
                              cristiana. È nostro desiderio stabilire con voi
                              un rapporto ecclesiale di reciproca conoscenza,
                              consapevoli che la vostra testimonianza di fede in
                              condizioni così estreme è un grande dono per
                              noi, ben superiore a quel poco denaro che vi
                              abbiamo mandato.
                              
                               
                              Auspichiamo che i nostri
                              contatti permangano nel tempo. Mandateci vostre
                              informazioni: serviranno a tener deste le nostre
                              coscienze per alimentare in noi la solidarietà.
                              Abbiamo già ricevuto un breve video di una
                              famiglia di Aleppo che ha voluto ringraziarci. La
                              cosa ci ha fatto del bene. Che Dio vi benedica!
                              
                               
                              Elio
                              Tardivo, diacono
                              
                               
                              a
                              nome del Parroco don Roberto e della comunità
                              parrocchiale
                              
                               
                              
                               
                               
                              Aleppo, 21 maggio 2018
                              
                               
                              Georges Abou Khazen
                              
                               
                              Carissimo
                              Elio Tardivo - Parrocchia di Campolongo,
                              
                               
                               con
                              tanto piacere ed emozione ho ricevuto la vostra
                              lettera, per noi è molto importante sentire che
                              abbiamo dei fratelli che pensano a noi e ci stanno
                              vicini,  perché
                              non ci sentiamo più una minoranza dimenticata e
                              abbandonata ma ci sentiamo parte di una grande
                              famiglia che è la CHIESA. Saremo in contatto. Mi
                              saluti il Rev.mo Parroco e tutti i Parrocchiani. 
                              Mi scuso del ritardo perché ero fuori
                              sede.
                              
                               
                              Saluti
                              cari da Aleppo.
                              
                               
                               
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                                 (da
                              annuncio del 03.06.18) 
                              Padre
                              Italo Lovat
                              è in partenza per Parma presso la casa dei padri
                              saveriani. Ringraziamo il Signore della sua
                              preziosa presenza in mezzo a noi, ricordandoci
                              nella preghiera, sperando di rivederci. 
                              
                              
                               
                               Don
                              Eliseo Da Dalt,
                              originario di Campolongo. ha scritto un libro che
                              racconta la sua storia. 
                               Si
                              veda a p.18 de L’Azione del 3 giugno.
                              
                               
                               
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                                (da
                              annuncio del 03.06.18) 
                              ESTATE
                              BIMBI 2018 
                              
                               
                              
                               
                               
                              
                               
                               
                              Quest’anno,
                              con l’avvio del Grest Parrocchiale ,ha preso
                              forma l’idea di creare uno spazio dedicato anche
                              ai bambini della Scuola Dell’Infanzia.
                              
                               
                              L’iniziativa
                              non è collegata in modo diretto al Grest, ma
                              offrirà l’opportunità ai bimbi più piccoli di
                              poter vivere un momento di ludica condivisione
                              all’interno degli spazi parrocchiali.
                              
                               
                              L’idea
                              è quella di creare un ambiente dove i bimbi,
                              accompagnati dai propri genitori e da due
                              animatrici (presenti solamente nella prima e
                              ultima settimana di Luglio) abbiano delle semplici
                              attività di intrattenimento dedicate solo a loro.
                              Ci sono inoltre alcune mamme ed altre due ragazze
                              che possono svolgere un aiuto di supporto. 
                              
                               
                              Per
                              le due settimane centrali di Luglio resterà
                              attiva la possibilità di usufruire della zona
                              dedicata a “ESTATE BIMBI” in modalità spazi
                              aperti con gioco assistito dai genitori.
                              
                               
                              
                               Questa iniziativa è in fase nascente e per meglio definirla si chiede a
                              chi può essere interessato di lasciare il proprio
                              nominativo presso l’ufficio parrocchiale
                              (043823870) oppure ai seguenti numeri:
                              
                               
                              3402387075
                              (Debora), 3488090902 (Melissa). 
                              
                               
                              
                               
                                
                               
                  | 
                 
                
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                  | 
                               Un
                              seminarista del Benin a luglio a Campolongo 
                              
                               
                              
                               (da
                              annuncio del 20.05.18) 
                               
                              Tchari
                              Tongambori Hubert
                              è seminarista della diocesi di Natitingou che si
                              trova a Nord del Benin. Il Benin è un piccolo
                              stato dell'Africa occidentale, si estende molto in
                              lunghezza quindi ha un paesaggio molto vario: al
                              sud c'è un clima tropicale mentre al nord è
                              molto secco e arido. La lingua ufficiale è il
                              francese ed è il paese in cui è nata la
                              religione vudun ( o voodoo),
                              tuttora presente ma in misura sempre minore.
                              
                               
                              Hubert
                              è nato e cresciuto in un villaggio di Materi, un
                              paesino rurale del nord in piena savana dove la
                              gente vive quasi esclusivamente di agricoltura di
                              sussistenza. Questa regione si presta molto per la
                              coltivazione del cotone, degli anacardi e la
                              produzione del burro di caritè, che difatti sono
                              gli unici prodotti di scambio con altri paesi, in
                              particolare Cina ed Europa. 
                               Hubert
                              è quindi cresciuto lavorando la terra di famiglia
                              fin da molto giovane ma si è sempre distinto
                              negli studi ed ha poi intrapreso la strada del
                              seminario. Ha iniziato il suo percorso nel
                              seminario minore di Parakou nell’ottobre del
                              2008 dove ha ottenuto il diploma di scuola
                              superiore nel 2011. Dopo
                              l’anno di spiritualità, ha studiato filosofia
                              per tre anni nel seminario maggiore ad Abomey.
                              L’anno successivo ha fatto un tirocinio dove ha
                              iniziato a studiare la teologia, qui il suo
                              vescovo, Monsignor Antoine SABI BIO, ha deciso di
                              mandarlo a proseguire la sua formazione in vista
                              del sacerdozio a Roma, alla Pontificia Università
                              Urbaniana della Propaganda Fide. 
                              
                               
                              Hubert
                              durante gli studi in Benin ha sempre trascorso le
                              vacanze estive e Natalizie presso la sua
                              parrocchia nativa per aiutare il suo parroco,
                              Gildas Sambieni, ed è qui che è venuto in
                              contatto con l’AFR (Associazione Famiglie
                              Rurali) con sede a Vittorio Veneto. L’AFR sta
                              realizzando in Benin progetti in ambito rurale e
                              non solo, principalmente tramite finanziamenti CEI
                              e collabora con alcuni parroci per sviluppare e
                              seguire al meglio questi progetti, uno di questi
                              parroci è proprio Gildas Sambieni della
                              parrocchia di Materi.  
                              I
                              volontari AFR effettuano annualmente viaggi in
                              Benin per seguire tali progetti e consolidare le
                              relazioni, durante uno di questi viaggi si è
                              instaurata una amicizia tra Hubert e dei soci
                              volontari. Nel tempo si sono mantenuti i contatti
                              e in occasione delle ultime festività natalizie
                              è stato accolto in casa presso una di queste
                              famiglie e da qui è nata l'opportunità di fare
                              un servizio di tirocinio nella parrocchia di
                              Campolongo.
                              
                               
                              Maurizio
                              
                               
                               
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                  | 
                               Di
                              nuovo a Lentiai, sabato 28 e domenica 29 aprile
                              
                               
                              
                               
                               
                              (da
                              annuncio del 15.04.18) 
                              In
                              continuità con altri appuntamenti di questo tipo
                              alcune coppie della nostra parrocchia hanno
                              trovato il gusto di trascorrere del tempo insieme
                              per confrontarsi su aspetti della vita cristiana,
                              in un clima sereno fatto di scambio, preghiera,
                              fraternità. 
                              
                               
                              
                               I temi proposti rispondono ad esigenze o intuizioni che man
                              mano si presentano, sono offerti in modo semplice
                              e intendono favorire il dialogo tra la fede e la
                              vita, suscitare il confronto reciproco, in coppia
                              e in gruppo.
                              
                               
                              Dopo
                              aver messo a tema l’essere sposi e vergini per
                              il Regno di Dio nell’aprile del 2017, e
                              l’amicizia cristiana nel novembre del 2017,
                              questa volta ci soffermeremo sul tema della
                              preghiera.
                              
                               
                              Sappiamo
                              che la preghiera è il respiro della vita
                              cristiana, e quindi che è necessaria, ma sappiamo
                              anche che questo non ci esonera da fatiche o
                              stanchezze rispetto alla perseveranza, alla verità
                              e all’intensità della relazione con il Signore
                              di cui la preghiera è espressione e appello. Ci
                              sono una infinità di libri sulla preghiera, e
                              probabilmente tanti di noi si sono già inoltrati
                              per questa strada per saperne di più o per
                              trovare risposte alle proprie domande. 
                              
                               
                              Ma
                              parlare della “nostra” preghiera, di come
                              preghiamo e di ciò che il pregare opera o suscita
                              in noi ci è più difficile. Vogliamo provarci. 
                              
                               
                              
                               Ci accomuna il fatto che riguardo alla preghiera siamo
                              sempre dei principianti, anche se la pratichiamo e
                              di essa abbiamo una qualche esperienza, per cui
                              abbiamo tutti qualcosa da dire e da imparare dagli
                              altri. 
                              
                               
                              Quel
                              po' di tempo che trascorreremo a Lentiai è
                              pensato e desiderato come un tempo così, una
                              sosta per apprendere a camminare di più e meglio
                              alla sequela di Cristo Gesù aderendo di volta in
                              volta a qualche sua impronta. 
                              
                               
                              E’
                              una sosta che fa bene e per questo, come le altre
                              volte, è offerta a tutti. E’ un tempo che fa
                              lieto il cammino e lo spinge in avanti.
                              
                               
                                                                                                                                                
                              Rita
                              
                               
                               
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                               (da
                              annuncio del 14.01.18) 
                              TUTTI SULLA NEVE !!!!!!!!!!!!
                              
                               
                              
                               
                               
                              Mercoledì
                              3 gennaio la parrocchia ha organizzato un’uscita
                              in Piancavallo per i ragazzi del gruppo
                              Giovanissimi e del gruppo Giovani.
                              
                               
                              Accompagnati
                              dagli adulti Eros e Francesco con i mezzi propri e
                              Don Roberto con un pulmino siamo partiti … tutti
                              felici per la giornata che avremmo trascorso. Io
                              ero nel pulmino e tra una musica e l’altra
                              (quanta pazienza ha il Don??!!) il viaggio è
                              stato sereno e in armonia.
                              
                               
                              La
                              giornata era fredda ma soleggiata, neve non ne
                              mancava proprio e una volta noleggiati bob e
                              slittini … via per le nostre discese “matte”
                              nella pista più ripida tra salti, sfide e tanto
                              divertimento. Cadute … risate, anche Don Roberto
                              si è avventurato in una discesa con il bob.
                              Grande Don !!!!!!!!!
                              
                              
                              
                               
                               
                              Una
                              giornata di amicizia che rifarei e che mi è
                              piaciuta davvero, siamo stati tutti molto bene
                              insieme, i gruppi si sono uniti serenamente. Prima
                              del rientro a Campolongo una sosta per una buona
                              cioccolata calda ha scaldato corpi, animi e
                              sorrisi. 
                              
                               
                              Un
                              ringraziamento a Eros e Francesco e un grazie
                              “stra-grande” a Don Roberto che ha creato tra
                              i gruppi la gioia di divertirsi insieme.      
                              
                              
                               
                              
                              Francesco
                              Capraro
                               
                               
                                
                 
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                  | 
                 DA
                CAMPOLONGO … AL GIAPPONE: p.
                Valerio Anzanello
                
                 
                
                 
                 
                Nelle
                settimane scorse mi ha scritto una e-mail p.Valerio Anzanello,
                originario di Campolongo, missionario saveriano in Giappone. Lo
                ricordiamo con affetto nelle nostre preghiere, augurandogli ogni 
                bene, attraverso un estratto di un articolo di Andrea
                Catra.
                
                 
                
                 
                 
                Per
                lui tornare in Italia è un evento abbastanza raro, perché la
                normalità quotidiana dal 1958, salvo una parentesi nel
                parmense, è il Giappone, con una storia molto antica e
                affascinante. 
                
                 
                "I
                saveriani in Giappone – mi dice Padre Anzanello – sono pochi
                ma sono tra le prime comunità cristiane", questo per
                spiegare quanto il cristianesimo debba ancora attecchire. 
                
                 
                Padre
                Valerio Anzanello racconta come nacque la sua vocazione
                missionaria: "Abitavo a Campolongo. In quei giorni arrivò
                un missionario da Vicenza. Ci parlò della vocazione
                missionaria. Il gruppetto che aveva deciso per il seminario non
                cambiò  idea. Con
                altri due coetanei pensai di farmi missionario. E cominciò la
                grande avventura. Dopo qualche anno ci ha seguiti anche
                Giancarlo [il fratello]. 
                
                 
                Prosegue:
                "Subito dopo l'ordinazione io partii per il Giappone.
                Giappone? Mi sono detto... Lingua difficile, mentalità diversa,
                popolo sconosciuto. ‘Ce la faro?’ Ho studiato, imparato il
                giapponese; ogni giorno stupefatto per la novità che mi
                circonda, per le meraviglie che Dio manifesta in questo popolo.
                Un popolo alla ricerca del bello e del buono, ma da usare come e
                quando serve. Anche il nostro messaggio suscita interesse, ma
                sono pochi quelli che lo traducono nella loro cultura. Eppure
                vale la pena seminare in un campo così arido. I pochi che
                accolgono sono la speranza del futuro".
                
                 
                Ritorna
                poi con i ricordi alla terra d'origine: "I miei famigliari
                da anni vivono a Conegliano. … Ho rivisto la scuola dove
                abitavamo; la chiesa era chiusa, ho trovato aperta la
                cappellina. Quando eravamo ragazzi era la ‘sacrestia
                vecchia’, era lì che noi chierichetti mettevamo la veste e la
                cotta per la messa e i vespri".
                
                 
                 
                  | 
                 
                
                  | 
                 60
                ANNI DI VITA RELIGIOSA DI DON ITALO LOVAT
                
                 
                il
                Saveriano Padre Rene' 
                (da
                annuncio del 26/11/17)
                
                 
                
                 
                 
                Grazie
                Don Italo, per la testimonianza della sua vita missionaria che
                ci ha trasmesso con semplicità e umiltà martedì' scorso
                davanti a numerosi amici. La sua esperienza di oltre 60 anni di
                vita religiosa, da Boston negli Stati Uniti, quale insegnante in
                seminario e aiuto missionari, all' Africa in Ruanda e Congo
                ricoprendo diversi incarichi a fianco di autorità religiose
                locali e anche come aiuto-Nunzio Apostolico.
                
                 
                La
                dedizione alla “sua Africa” è proseguita poi
                per 30 anni in Camerun fino ai giorni nostri. La sua opera di
                evangelizzazione ha avuto sempre come principi prioritari: la costruzione
                della chiesa (Tempio di Dio), la diffusione, anzi la proclamazione
                della Parola di Dio e la condivisione,
                tenendo sempre conto delle svariate e impreviste condizioni
                umane incontrate quotidianamente. Dalla visione delle
                diapositive, rivivendo i momenti della sua vita, e infervorato
                nel raccontare storie vissute, ci ha resi partecipi di
                situazioni quasi paradossali portandoci idealmente in Africa,
                facendo rivivere particolari emozioni a chi ha vissuto una
                esperienza in missione. La sua “timidezza” iniziale se ne è
                andata lasciando il posto ad un tenace testimone di fede lì
                dove Gesù non era conosciuto. E' emersa la vita semplice e
                dignitosa nella sua povertà che ci ha fatto percepire il suo
                orgoglio di appartenenza a quel mondo fatto di tanti bellissimi
                bambini dagli immensi sorrisi, alle donne dietro grandi
                pentoloni fumanti e a variopinti mercati, dove c'è tutto e
                niente, agli occhi del nostro vivere opulento e insoddisfatto.
                
                 
                La
                visita inattesa del nostro Vescovo Corrado, l'umiltà,
                l'applauso spontaneo, l'emozione ed il rispetto mostrato verso
                il superiore ci hanno inumidito gli occhi. La sua preziosa
                presenza in parrocchia, accompagnato dal nostro Don Roberto, è
                per noi grande esempio di: semplicità, umiltà, fratellanza e
                vera comunione cristiana.
                
                 
                Grazie
                Don Italo
                
                 
              Marcella
              e Nedda
              
               
  
                
                
               
                 
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                  | 
                 
                 Il Regno di Dio che il Signore Gesù è venuto a portare in mezzo a
                noi chiede ascolto, fede e conversione personale e comunitaria.
                Esso invita ad essere docili alla voce dello Spirito come
                propone l’Idea Guida del nuovo anno. 
                
                 
                Su questo tema può essere utile
                prendere in considerazione quanto riportato nella lettera che è
                stata consegnata lunedì scorso in occasione della assemblea
                parrocchiale. Essa trae ispirazione dal discorso
                in parabole di S.Matteo (cap. XIII) ed è frutto di un tempo
                di riflessione sviluppato nella scorsa estate. Viene presentata
                un’articolata sintesi della vita pastorale di Campolongo
                cercando di integrare passato e presente, con alcune indicazioni
                verso il futuro. Essa è il risultato del confronto quotidiano
                sviluppato con tante persone di Campolongo in varie occasioni
                formali ed informali. È un testo piuttosto ampio proprio perché
                intende offrire una sorta di prospettiva teologico-pastorale,
                pur parziale, che è maturata e che si desidera consegnare alla
                comunità.
                
                 
                La lettera è a disposizione in fondo
                alla chiesa ed in ufficio parrocchiale, fino ad esaurimento
                delle copie.
                
                 
                d.
                Roberto
                
                 
                 
                  | 
                 
                
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                 Lunedì
                20 novembre alle 20.30 
                 si
                svolgerà una 
                 ASSEMBLEA
                PARROCCHIALE  
                per
                illustrare il cammino e le iniziative del nuovo anno pastorale. 
                 Si
                invita fin d’ora a partecipare. 
                 
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                Sabato
                28 alle 20.30 
                 in
                chiesa si svolgerà un  
                concerto
                della Corale S.Salvatore  
                per
                il  
                ventennale
                della consacrazione della chiesa.  
                La
                serata è aperta a tutti. 
                  
                  
                 
                La
                fede tramandata nei secoli
                
                
                 Con grande gioia la
                Corale S.Salvatore
                arricchisce la festa del ventennale della consacrazione della
                Chiesa, segno indelebile e identificativo di un’appartenenza.
                In questo luogo santo Dio raduna e fa crescere il Suo popolo
                come corpo del Signore, la Chiesa, “finché
                raggiunga la sua pienezza nella visione di pace della città
                celeste, la Santa Gerusalemme” (cfr.
                Prefazio del Comune della dedicazione della Chiesa).
                
                 
                Il concerto di sabato 28 ottobre (alle 20.30 in chiesa) intende
                ravvivare la storia di fede che questa parrocchia ha vissuto in
                modo particolare in questi ultimi 20 anni e che affonda le sue
                radici nei secoli precedenti. 
                
                 
                Si
                svilupperà attraverso il commento/riflessione sugli affreschi
                che in essa si trovano. Quelle opere antiche offrono al nostro
                sguardo e alla nostra contemplazione un riassunto dei misteri
                salienti della storia della salvezza e della fede cristiana: l’Annunciazione
                del Signore a Maria, la Natività, la Passione e morte in croce,
                la Risurrezione di Gesù Cristo, la Pentecoste dello Spirito
                Santo. 
                
                 
                Nella
                loro bellezza e semplicità testimoniano la presenza, lungo i
                secoli, di una comunità che fin dalla sua nascita vive il senso
                profondo della propria fede sulle basi solide dei contenuti
                fondanti la nostra stessa fede cristiana. Al di là
                dell’indiscutibile valore artistico e storico di questi
                affreschi, essi testimoniamo la stessa fede in Gesù Cristo
                nato, morto e risorto che ci hanno tramandato i nostri padri
                attraverso i secoli e che 20 anni fa’ la comunità
                parrocchiale ha riproposto nella consacrazione della sua chiesa
                dopo il restauro conservativo, rinvigorendo la sua fede e
                impegnandosi a riscoprirla con fedeltà, docile allo Spirito
                Santo, giorno dopo giorno.
                
                 
                  
                 
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                Dedicata da vent’anni
                 (da
                annuncio del 01/10/2017) 
                . 
                Vent’anni
                sono tanti, ma la memoria del giorno in cui la nostra chiesa è
                stata dedicata al Signore è ancora viva, grata e lieta. 
                Quella
                prima domenica di ottobre del 1997 portava con sé il lavoro
                gratuito e generoso di tante persone, la gioia e la voglia di
                essere insieme, le primizie di una esperienza ecclesiale che,
                per qualcuno o per tanti, è stata come una ventata di aria
                fresca, un tempo di rinnovamento e di crescita nella fede.
                
                 
                
                 Davvero,
                come dice il prefazio di oggi, il Signore ci ha dato la gioia di
                costruirgli fra le nostre case una dimora, dove continua a
                colmarci di favori e offrirci il segno e lo strumento della
                nostra unione con Lui.
                
                 
                In
                questa dimora noi veniamo ogni domenica, convocati da Dio, e da
                questa dimora usciamo, mandati in pace da Dio, per camminare
                sulle strade del mondo nella concretezza di ogni giorno, con la
                luce della Parola, la forza del Pane, la compagnia dei fratelli
                nella fede.
                
                 
                Il
                cristiano non abita stabilmente la chiesa edificio perché il
                culto celebrato nel rito ha da diventare un culto celebrato
                nella vita, un culto in cui l’offerta di noi stessi al Padre,
                uniti a Gesù, nello Spirito, avviene dentro e attraverso le
                cose quotidiane, piccole e nascoste.
                
                 
                Alla
                donna samaritana Gesù dichiara che viene l’ora in cui i veri
                adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità. Con la
                Pasqua di Gesù l’ora è venuta e ad ogni eucaristia essa si
                rinnova. 
                
                 
                La
                pasqua settimanale che celebriamo in questa nostra bella chiesa
                faccia di ciascuno di noi dei tabernacoli viventi, delle pietre
                vive che costruiscono il tempio vivo di Dio e prefigurano il
                Regno. 
                
                 
                      
                                                                                                           Rita
                
                 
                 
                  | 
                 
                
                  | 
                 Gita ad Assisi
                
                 
                
                 
                 
                Nei
                primi giorni di settembre, noi animatori del Grest abbiamo avuto
                l’occasione di andare ad Assisi, accompagnati da Davide,
                Ophelia, Vanna, Barbara, Francesco, Alberto, Giorgia e,
                ovviamente, Don Roberto. Siamo partiti presto la mattina del
                primo settembre, in corriera, avendo così
                modo di cantare, ridere e scherzare tutti insieme.
                
                 
                Arrivati
                abbiamo scoperto il contest a cui avremo partecipato: 15 azioni
                da provare con foto, video o registrazioni, condividendole in un
                gruppo Whatsapp creato appositamente. Così durante i momenti di
                pausa ci siamo ritrovati a scattarci foto con alberi, porte, il
                don e una povera coppia di sposi novelli … ma ci siamo
                divertiti un sacco! 
                
                 
                Insieme
                a queste parti più divertenti abbiamo avuto modo di riflettere
                sulla fede, conoscere San Francesco, Santa Chiara e le sue
                sorelle. Ci siamo
                ritrovati a confrontarci con noi stessi, gli altri e ovviamente
                con Dio. Ci siamo posti delle domande e abbiamo scoperto il
                mondo dal punto di vista di San Francesco.
                
                 
                Abbiamo
                visitato i luoghi caratteristici della città medievale, come le
                basiliche dedicate ai due santi, la chiesa di San Damiano, Santa
                Maria degli Angeli e la Porziuncola. 
                
                 
                Durante il ritorno a casa abbiamo trovato, invece, il tempo per un
                confronto aperto tra noi ragazzi e gli adulti, nostri
                accompagnatori. Tutto ciò ha
                contribuito a consolidare il gruppo di animatori che 
                ha accompagnato in questo anno di Grest.
                
                 
                
                 Noi animatori vi aspettiamo tutti con ansia il prossimo
                anno nel mese di luglio
                come animati e, perché no, per chi può, come
                animatori. Pronti a rivivere esperienze di crescita, amicizia e
                divertimento.
                
                 
                
                 
                 
                 LE
                CAPO ANIMATRICI 
                
                 
                (Laura
                Da Ros, Giorgia Mazzer, Giorgia Silvestrin)
                
                 
                 
                  | 
                 
                
                  | 
                 
                 Giovedì
                                  6 luglio 2017 
                 alle 20.45 si
                                  terrà una serata aperta a tutti in relazione
                                  al ricollocamento della lapide ai caduti. Dopo aver trattato specificamente la questione in sede
                                  di CPP (ampiamente nella seduta del 31/1/2017;
                                  in maniera più concisa nelle serate del 2/05
                                  e del 13/06), dopo aver ascoltato in maniera
                                  informale i vari soggetti coinvolti e varie
                                  persone della parrocchia è giunto il tempo di
                                  risolvere la questione e spiegare le
                                  motivazioni per cui va ricollocata al suo
                                  posto originario.
                  | 
                 
                
                  | 
                 
                
                 
                                  Grest
                                  2017
                                  
                                   
                                  § 
                                  24
                                  giugno alle
                                  18.30: S.Messa
                                  con il mandato ufficiale agli animatori
                                  del grest (consegna delle magliette).
                                  
                                   
                                  § 
                                  Mercoledì
                                  12 luglio
                                  alle 20.30: anguriata per la comunità
                                  
                                   
                                  §
                                  Mercoledì
                                  26 luglio
                                  alle 17.45: S.Messa con e per il Grest
                                  
                                   
                                  § 
                                  Gite:
                                  14
                                  (NB: non più il 7!) luglio e 21
                                  luglio.
                                  
                                   
                                  Serata
                                  finale:
                                  venerdì
                                  28 luglio.
                   
                 
                 | 
                 
                
                  | 
               Campo
              famiglie 2017 
              
               E’
              tempo di organizzarci per la nuova esperienza del campo famiglie
              che si svolgerà nella settimana dal
              13 al 20 di agosto.
              
               
              Ricordiamo
              che è un’esperienza rivolta a tutti, famiglie, coppie e persone
              singole, di tutte le età. 
              
               
              Si
              tratta di un’occasione speciale per trascorrere alcuni giorni di
              vacanza insieme in un clima di fraternità nel nome di Gesù. 
              
               
              Abbiamo
              la disponibilità della casa per ferie San Lorenzo, in località
              Monte Prat, dove siamo già stati l’anno scorso. I prezzi sono
              in linea con quelli del 2016: 25 euro al giorno a persona con
              possibili agevolazioni per i bambini più piccoli.
              
               
              Iniziamo
              pertanto a raccogliere le adesioni e le richieste di ulteriori
              informazioni.  Basta
              telefonare a uno dei seguenti riferimenti:
              
               
              
              
              
              
              
              
               
              Giorgio
              (0438 22661)
              
               
              Stefano
              (392 7712586)
              
               
              Vincenzo
              (340 0516334)
              
               
              
               
               
              E’
              fissato anche un primo appuntamento in parrocchia, aperto a tutti,
              per presentare l’iniziativa e condividere idee e proposte. 
              
               
              Sarà
              in occasione della prossima “domenica in comunità” il giorno 19
              febbraio alle ore 14.30
              
               
               
                 | 
                 
  
                
                
                
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                     Il Consiglio
                    Pastorale del 15 dicembre: verso il gruppo liturgico
                    
                     
                    
                     
                     
                    Il
                    Consiglio Pastorale Parrocchiale si è riunito il 15
                    dicembre scorso per una prima valutazione sull’avvio del
                    nuovo anno pastorale. In quella sede sono state presentate
                    brevi relazioni su alcuni ambiti e su specifiche iniziative
                    che hanno caratterizzato questi primi mesi di cammino: la
                    lettura dell’Evangelii
                    Gaudium  (soprattutto a livello di CUP), i primissimi
                    passi verso la costituzione formale del gruppo lettori e del
                    gruppo liturgico, la catechesi (per genitori e ragazzi), la
                    celebrazione dell’unzione degli infermi (13 novembre), l’attività
                    del circolo parrocchiale, gli sviluppi della pastorale
                    giovanile e familiare, il fondo di solidarietà.
                    
                     
                    Conclusa
                    questa prima fase s’è aperto lo spazio per l’ascolto di
                    ciò che i consiglieri ritenevano di esprimere. È stata la
                    presenza dei chierichetti durante le celebrazioni
                    parrocchiali la tematica che ha impegnato la maggior parte
                    del tempo. Dopo aver ascoltato i diversi interventi scritti
                    ed orali dei consiglieri ho preso la parola per descrivere e
                    precisare con un certo grado di approfondimento la natura,
                    il valore e lo scopo dei chierichetti.
                    
                     
                    Le
                    questioni sollevate rinviavano al tema più ampio del gruppo
                    liturgico parrocchiale. In questo ambito, come comunicato in
                    varie occasioni formali ed informali, desideriamo investire
                    le nostre energie. A questo scopo e giunti a questa fase del
                    cammino dell’anno ritengo opportuno favorire un tempo di
                    ascolto e confronto sull’argomento. Per questo ho pensato
                    di organizzare una
                    riunione aperta a tutti nella serata di lunedì 16 gennaio.
                    Sarà l’occasione
                    per presentare la natura e gli scopi di un gruppo liturgico
                    parrocchiale con particolare attenzione alle parti e ai
                    servizi di cui è costituita una celebrazione. Come ricorda
                    il Concilio Vaticano II “è ardente desiderio della madre Chiesa che tutti i fedeli vengano
                    formati a quella piena, consapevole e attiva partecipazione
                    alle celebrazioni liturgiche, che è richiesta dalla natura
                    stessa della liturgia”  (Sacrosanctum Concilium 14).
                    Entro il medesimo orizzonte di base si colloca anche l’incontro
                    guidato da Gianfranco Baro con tutti i lettori che si
                    svolgerà nella serata di mercoledì 11 gennaio. 
                    
                     
                    
                     
                     
                     
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                  | 
                     Giornata mondiale per la
                    pace 
                    
                     
                    
                    Dal
                    messaggio di papa Francesco: «La nonviolenza:
                    stile di una politica di pace. Chiedo a Dio di aiutare tutti
                    noi ad attingere alla nonviolenza nelle profondità dei
                    nostri sentimenti e valori personali. […] Oggi purtroppo
                    siamo alle prese con una terribile guerra mondiale a pezzi.
                    [...] Questa violenza che si esercita “a pezzi”, in modi
                    e a livelli diversi, provoca enormi sofferenze di cui siamo
                    ben consapevoli: guerre in diversi Paesi e continenti;
                    terrorismo, criminalità e attacchi armati imprevedibili;
                    gli abusi subiti dai migranti e dalle vittime della tratta;
                    la devastazione dell’ambiente. […] La violenza non è la
                    cura per il nostro mondo frantumato. […] Nel peggiore dei
                    casi, può portare alla morte, fisica e spirituale. Anche
                    Gesù visse in tempi di violenza. Egli insegnò che il vero
                    campo di battaglia, in cui si affrontano la violenza e la
                    pace, è il cuore umano: «Dal di dentro infatti, cioè dal
                    cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive» (Mc
                    7,21). Cristo offre la risposta radicalmente positiva: amare
                    i nemici (cfr Mt 5,44). Quando impedì a coloro che
                    accusavano l’adultera di lapidarla (cfr Gv 8,1-11) e
                    quando, la notte prima di morire, disse a Pietro di 
                    rimettere la spada nel fodero (cfr Mt 26,52), Gesù
                    tracciò la via della nonviolenza, che ha percorso fino alla
                    fine, fino alla croce. Perciò, chi accoglie la Buona
                    Notizia di Gesù, si lascia guarire dalla misericordia di
                    Dio, diventando così a sua volta strumento di
                    riconciliazione […]».
                    
                     
                    
                     
                     
                    La Veglia diocesana
                    
                     
                    
                      
                        | 
                           
                           
                           
                          Si
                          celebra a San
                          Vendemiano Sabato 14 gennaio, dalle ore 18.00 alle ore
                          20.00, presso l'oratorio Giovanni Paolo II.
                          
                           
                          Sono
                          previste alcune testimonianze, particolarmente
                          impegnate per la pace: dalla Comunità di Sant'Egidio
                          e da Rondine-Cittadella della Pace, alla Caritas
                          Internationalis operante anche presso l'ONU. Segue un
                          momento di preghiera presieduto dal vescovo Corrado.
                          Concluderemo verso le 20.00 con un brindisi e con la
                          possibilità di visitare alcuni stand di iniziative
                          per la pace particolarmente rivolte ai giovani.
                          
                           
                          
                           
                           
                          Una
                          serata che aiuterà a mantenere lo sguardo aperto sul
                          mondo e sul grido di invocazione per la pace che sale
                          a Dio dall'intera umanità.
                          
                           
                          
                           
                           
                         | 
                       
                     
                    Elio
                    
                     
                      | 
                 
                
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                  | 
                    .
                     
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                    
                     
                   | 
                 
                
                  
                    
                      
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                          domenica 22.11.15
                          
                           
                          
                
            
                  
                 
                       
                      Alle famiglie della parrocchia 
                      
                       
                      
                       
                       
                      Carissime famiglie della parrocchia di Campolongo
                      desidero esprimere a tutti voi, anche attraverso questo
                      numero dell’Annuncio che giunge in tutte le case, la mia profonda gratitudine
                      per l’accoglienza e l’affetto che sto sperimentando
                      come nuovo parroco di questa comunità. Un saluto
                      particolare va a tutti coloro che non ho ancora
                      incontrato, in particolare ammalati e anziani.  
                      
                       
                      Un ringraziamento speciale va a d. Carlo Salvador e a
                      coloro che fanno parte degli organismi di partecipazione
                      (il consiglio pastorale, il consiglio per gli affari
                      economici e il direttivo del circolo): con delicata
                      pazienza e attenzione mi stanno aiutando a conoscere i
                      vari aspetti della parrocchia e della sua storia. La
                      medesima vicinanza mi viene testimoniata quotidianamente
                      dalle diverse persone e realtà che, in diverse
                      circostanze, sto incontrando in queste settimane. Grazie!
                      
                       
                      Devo confessarvi che non è facile inserirsi
                      “come vuole il Signore” in una realtà nuova. Ognuno
                      di noi ha la propria storia personale costituita da tante
                      esperienze; essa chiede innanzitutto ascolto, rispetto,
                      affetto e preghiera. La sfida ecclesiale da raccogliere e
                      da “giocare” è la comunione da vivere concretamente,
                      giorno dopo giorno, tra di noi e con il Signore.
                      Soprattutto in questo vi chiedo un sincero e fraterno
                      aiuto: realizzare non la mia volontà, ma quella di Colui
                      che ci ha dato la vita, lasciandosi docilmente guidare da
                      quanto dice il salmo 119: “possa
                      io vivere e darti lode; mi aiutino i tuoi giudizi”.
                      Maria, Madre della Chiesa, possa intercedere per ciascuno
                      di noi.
                            
                    
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                           domenica
                          25.10.15
                          
                           
                          
                           Conoscere con riconoscenza  
                          . 
                           
                              
                          Desidero esprimere a tutta la comunità
                          parrocchiale di Campolongo i miei più profondi
                          sentimenti di riconoscenza per l’accoglienza che mi
                          è stata riservata in questi primi giorni. Sto
                          iniziando a scoprire i tanti frutti che il servizio
                          pastorale di d.Carlo Salvador ha prodotto in questa
                          comunità. 
                          
                           
                           
                           
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                               Desidero
                          inserirmi pian piano nel tessuto quotidiano di questa
                          realtà lasciandomi guidare in particolare da una
                          frase del saluto che la parrocchia ha rivolto a d.
                          Carlo: “E un
                          po’ alla volta abbiamo intuito che ciò a cui siamo
                          chiamati ci supera, ci spinge ad uscire da noi, ci
                          pone in uno stato di continua conversione e in un
                          atteggiamento di apertura accogliente e obbediente ai
                          doni di Dio e alla Sua volontà”. 
                          
                          
                           
                              
                          In queste prime settimane vorrei innanzitutto
                          visitare i malati, anziani o meno, della comunità.
                          Grazie all’aiuto di alcuni collaboratori sto
                          raccogliendo i nomi delle persone da incontrare. Resto
                          a disposizione di coloro che volessero segnalarmi
                          alcune situazioni di particolare attenzione
                          (3287213058; roberto.bschr@gmail.com). Compiuto questo
                          primo passo inizierò a visitare (avvisando per tempo)
                          le famiglie della comunità parrocchiale. Dio vi
                          benedica!
                          
                           
                    d. Roberto
   
                
                
               
                   
                         | 
                       
                      
                        | 
                           Il
                          nostro saluto al parroco don Roberto
                          
                           
                          rivoltogli
                          domenica 11
                          ottobre 2015
                          durante la celebrazione di ingresso
                          
                           
                          
                           
                           
                          Con sentimenti di
                          riconoscenza verso il Vescovo Corrado che ti ha
                          nominato nostro nuovo parroco, la comunità di
                          Campolongo ti dà il benvenuto, don Roberto.
                          
                           
                          Ti accogliamo con
                          gioia e con gratitudine verso il Signore perché,
                          attraverso di te, Egli ci dona di essere ancora
                          illuminati dalla Sua parola, di celebrarla nella
                          liturgia, di crescere nella carità e nella comunione
                          ecclesiale.
                          
                           
                          L’amore che il
                          Signore ci ha sempre dimostrato, oggi si colora di
                          tinte diverse e si apre a prospettive nuove che
                          scopriremo insieme, obbedendo allo Spirito e aprendoci
                          alle esigenze del Regno, confidando nella misericordia
                          del Padre e aderendo con verità e perseveranza alla
                          Sua volontà. 
                          
                           
                          Questa chiesa
                          edificio e questa comunità da oggi sono anche la tua
                          chiesa e la tua comunità, don Roberto, sono il nostro
                          dono, luoghi di fede e di vita, spazi abitati dal
                          Signore e affidati alla cura corresponsabile e
                          generosa di ciascuno di noi. 
                          
                           
                          Poniamo questo
                          nostro nuovo inizio sotto lo sguardo di Maria.
                          
                           
                          Lei, che
                          all’annuncio dell’angelo si è consegnata alla
                          volontà di Dio e ne ha cantato le meraviglie,
                          accompagni il nostro andare, lo custodisca
                          nell’umiltà e nella gioia, lo apra all’irrompere
                          di Dio e ci insegni parole per comporre, insieme, il
                          nostro magnificat.
                          
                           
                           
                          | 
                       
                      
                        | 
                           Il
                          nostro saluto a don Carlo 
                          domenica
                          04
                          ottobre 2015 
                          . 
                          Ciao don, grazie 
                          .
                          
                           
                          Don
                          Carlo, il saluto vero e proprio te lo rivolgiamo entro
                          la liturgia eucaristica che oggi, anniversario della
                          nostra amata e bella chiesa, celebriamo insieme per
                          l’ultima volta.  
                          
                           
                          Ma
                          vogliamo salutarti anche così, attraverso questo
                          foglio sul quale tante volte hai scritto,
                          permettendoci di conoscerti di più e in modo diverso,
                          di entrare nel tuo vissuto ed intuire ciò che di
                          grande e alto porti nel cuore.
                          
                           
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          
                          In questa domenica la comunione con Gesù e tra di noi ha
                          una intensità diversa, grata è la memoria e profondi
                          sono i sentimenti. 
                          
                           
                          Oggi
                          rivolgi a noi il tuo saluto. 
                          
                           
                          Lo
                          ascoltiamo con attenzione. 
                          
                           
                          Lo
                          portiamo nel cuore. 
                          
                           
                          Portaci
                          con te in tutti i luoghi dove andrai, con Gesù.
                          
                           
                          
                           
                           
                          da
                          parte di tutti noi
                            
                          | 
                       
                      
                        | 
                      | 
                       
                     
                	 | 
                 
                
                  | 
                     
                    
                       
                   | 
                 
               
               
                
                   
                   
                   
                 
               
         | 
           
          
            | Pagina a cura del gruppo internet 
        della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV) | 
           
         
       
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