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1.5
La catechesi.
La catechesi deve esere per ogni parrocchia la principale occupazione
pastorale. Noi, in questo tempo, abbiamo avuto due attenzioni:
- la catechesi nei tempi forti di Quaresima e di Avvento.
Abbiamo proposto un ascolto della parola di Dio serio
e unico a giovani, adulti e terza età, sviluppando questi temi:
1988: l'appartenenza alla parrocchia; i sacramenti
della iniziazione cristiana;
1989: la bibbia, parola di Dio scritta per noi; il
sacerdozio dei fedeli;
1990: il mondo in cui viviamo; i cristiani nel
mondo.
- La catechesi ai bambini e ai ragazzi.
Di questa ci
parla Rita Antoniazzi, responsabile della Commissione catechesi
.
RELAZIONE
DELLA COMMISSIONE CATECHESI
.
La parrocchia assicura un cammino di catechesi ai
bambini delle 10 classi elementari, ai ragazzi delle 6 classi
medie, a un gruppo di cresimati della 1 superiore e a 40
giovanissimi
che celebreranno prossimamente la comunione di maturità.
Ogni classe e ogni gruppo sono guidati da un catechista.
I
catechisti sono in prevalenza donne e la loro età media è di 30
anni.
Tre
frequentano la scuola foraniale per catechisti e alcuni la scuola
di formazione di base: Questa scuola foraniale non risponde alle
esigenze del catechista e del lavoro che è chiamato a fare.
I
catechisti sono collegati con la forania attraverso la
responsabile della nostra commissione catechesi.
La
commissione foraniale risente dello "scollamento"
esistente tra parrocchia e parrocchia e tra parrocchie e forania.
Questo
rende difficile il lavoro di coordinamento, di promozione e di
attuazione delle varie attività e l'unità tra i catechisti della
forania.
Come
catechisti avvertiamo anche la fatica di coinvolgere i genitori
dei ragazzi nel cammino di catechesi e di collaborare con essi. La
loro presenza, infatti, nella maggioranza dei casi, si limita al
periodo di preparazione dei sacramenti dei figli e non trova
continuità con la vita della parrocchia.
Questo
problema interpella sia noi catechisti che la comunità.
Noi
catechisti siamo presenti nella parrocchia, ma viviamo la nostra
appartenenza alla comunità più a livello personale che di
gruppo.
Manca
infatti un "sentirci" e un "fare" gruppo con
tempi e spazi propri.
Questa
situazione in parte è dovuta al frequente cambio dei
catechisti.
Da
quest'anno abbiamo iniziato a coordinare la catechesi
affidandone l'animazione ad una catechista che partecipa alla
scuola diocesana di teologia. In questa direzione, comunque, si
deve fare ancora tanto lavoro.
Abbiamo
poi in programma degli incontri periodici in parrocchia che, oltre
a favorire uno scambio di esperienze fra catechisti, ci aiutino,
attraverso la preghiera e il confronto con la parola di Dio, a
prendere maggior coscienza della nostra missione e a crescere
nella formazione e nella comunione fra noi.
Questi
incontri dovranno essere collegati alla formazione cristiana di
base fatta dalla forania e agli incontri di catechesi che la
parrocchia propone a tutta la comunità nei tempi forti
dell'anno liturgico, in modo da aiutare noi catechisti ad
inserire nel nostro lavoro le cose che impariamo.
1.6
La liturgia
La liturgia rappresenta anch’essa un elemento fondamentale della vita
della parrocchia. La preghiera di lode e la grazia dei sacramenti
esprimono e attualizzano l’incontro con Dio. Dalla delegata
della Commissione liturgica Giovanna Brait ascoltiamo la relazione
sulla liturgia nella nostra comunità.
RELAZIONE
DELLA COMMISSIONE LITURGICA
La
commissione liturgica si è costituita solo da due anni.
Inizialmente si era formato un "gruppo liturgico",
composto da lettori, chierichetti, ministri dell'Eucarestia.
Esso aveva come punto di riferimento il Celebrante.
Al
gruppo liturgico si aggiungono in seguito un gruppo di
"sacrestani", che organizza anche il servizio all'altare
e l'assistenza al Celebrante, e l'animatore liturgico, che stimola
la partecipazione attiva dell'assemblea, coordinando gli
interventi dell'assemblea con quelli della Schola Cantorum.
Più
tardi viene istituito un servizio di assistenza all'altare da
parte dei ministri straordinari dell'Eucarestia. Il gruppo
giovani, appena si istituisce, inizia a preparare i canti per
l'animazione della messa.
Abbiamo
cercato di stabilire i criteri per una scelta di canti che siano
rispondenti alla liturgia, adatti ai giovani e alle loro
possibilità espressive e capaci di coinvolgere l'assemblea.
Allo
scopo abbiamo introdotto, accanto al Libro della Preghiera, un
libretto di canti vari. La Messa delle ore 9,30 è oggi ben
animata dai giovani e partecipata dall'assemblea.
Da
due anni è stata istituita una commissione liturgica composta
dagli animatori liturgici, da due rappresentanti dei giovani, da
una coppia referente per i gruppi famiglia, da un ministro
straordinario dell'Eucarestia, dal responsabile del gruppo
catechisti e dal coordinatore del servizio dei sacrestani.
La
commissione ha un responsabile che anima tutto il lavoro.
La
commissione liturgica propone di:
-
creare un gruppo di persone che facciano un cammino formativo
sugli aspetti liturgici e celebrativi;
-
educare il gruppo liturgico a sentire che, quando prepara bene una
liturgia comunitaria, compie un servizio alla comunità;
-
armonizzare tra loro le esigenze e le aspettative delle varie
realtà della nostra comunità (il coro giovani, la schola
cantorum, i vari gruppi, l'assemblea) nel rispetto del calendario
liturgico, delle consuetudini e della tradizione della
celebrazione liturgica e con particolare attenzione al cammino dei
gruppi e della comunità. Esso viene scandito dall'omelia, dalle
iniziative dei tempi forti dell'anno liturgico e da alcune
celebrazioni particolarmente significative;
-
essere attenti alla pluralità della vita della chiesa e del mondo
perché nelle celebrazioni ogni credente possa sentirsi
partecipealla preghiera;
-
prestare una maggiore attenzione nel preparare le celebrazioni
particolari: veglie di preghiera, liturgie sacramentali, Settimana
Santa ...
Ci
sembra che, dopo un momento di difficoltà, riusciamo a
celebrare con una certa vitalità liturgica. Infatti la
celebrazione è rispettosa delle varie sensibilità celebrative
presenti all'interno della comunità.
Abbiamo
rinnovato il repertorio dei canti e abbiamo precisato i ruoli del
coro, dell'animatore e dell'assemblea, distribuendo gli spazi ad
ognuno.
La
celebrazione richiede fede, partecipazione attiva ed impegno a
capire e a vivere con coerenza. Non sono cose facili.
Avvertiamo
il permanere di queste difficoltà:
-
la comprensione dell'omelia risulta impegnativa. Essa infatti mira
a presentare il mistero che si celebra, facendo capire come è
stato annunciato nell'Antico Testamento, compiuto in Gesù e come
si realizza nella liturgia e nella vita;
-
la pausa di riflessione dopo l'omelia e dopo la comunione
risulta per molti uno spazio vuoto, che non sanno come riempire;
-
le sottolineature liturgiche, preparate dalla Commissione ed
introdotte dall'animatore, nascono da una lettura
attenta delle rubriche o dalla stessa necessità di
rinnovare il modo di celebrare. Ci accorgiamo però che esse,
anche per la loro brevità, sono di aiuto a coloro che sono
abbastanza preparati a celebrare. Per gli altri non è facile
uscire dalla celebrazione passiva tradizionale;
-
in forania mancano dei gruppi liturgici con cui collaborare
per dare alle celebrazioni maggiore dignità;
-
la celebrazione richiede coerenza di vita. Forse è per questo
che tanti disertano le nostre celebrazioni per
"prendere la messa" dove la celebrazione è più facile,
meno impegnativa e più corrispondente alle abitudini acquisite.
Per
il futuro ci proponiamo di:
-
partecipare, come abbiamo fatto nel passato, agli incontri
formativi realizzati in diocesi o in posti accessibili;
-
coinvolgere bambini e ragazzi sia nel servizio alla
celebrazione, sia in un cammino di formazione sulla liturgia;
-
continuare con perseveranza a a formare i fedeli alla celebrazione
liturgica, in modo che essa sia sempre più qualificata e risulti
"fonte e culmine" della loro vita cristiana.
.
1.7
Le missioni.
.
La
parrocchia è comunità di salvezza per coloro che vivono in essa
ma anche Chiesa aperta alla missione. Mentre cresciamo con il
regno diventiamo luce e lievito per il mondo. Il delegato della
Commissione missioni Sergio Steffan ci relaziona su questo aspetto
della nostra vita ecclesiale.
RELAZIONE
DELLA COMMISSIONE MISSIONI
Il
gruppo missionario è nato nel 1987 ed è formato da 10 persone.
Fin
dall'inizio abbiamo sentito il bisogno di metterci in contatto con
i missionari della nostra parrocchia per conoscere la vita loro e
delle loro comunità cristiane. Sono emerse le necessità che
hanno i missionari e i problemi dei loro fedeli, che mancano delle
cose necessarie per vivere.
Non
potevamo rimanere indifferenti a questa realtà e abbiamo iniziato
a raccogliere e spedire indumenti e generi di prima necessità.
Abbiamo
spedito in tutto 31 pacchi, 620 kg di materiale.
Fra
di essi c'erano quaderni donati dai bambini del catechismo, ognuno
dei quali conteneva un messaggio dei nostri bambini per i bambini
delle missioni.
In
questo modo cerchiamo di suscitare interesse e amicizia.
Abbiamo
anche collaborato alle raccolte fatte dalle parrocchie della città.
Abbiamo
consegnato alimenti e materiale didattico per un totale di 13
quintali per il Mozambico e 9 quintali di vestiario pesante per la
Bolivia.
Per
la prima volta nello scorso mese di dicembre abbiamo allestito un
mercatino a favore delle missioni, mettendo in vendita dei lavori
fatti da gente di Campolongo e da ragazzi dell'oratorio.
La
nostra comunità si è dimostrata sensibile e generosa verso le
nostre iniziative.
Per il futuro ci proponiamo di curare degli incontri
di formazione e di preghiera per il gruppo, perchè cresca
spiritualmente e possa fare un servizio più motivato, di
allargare il gruppo, di continuare le raccolte, cercando
che siano anche occasione di sensibilizzazione alle missioni, e di
dar vita ad alcune iniziative per tener vivo in parrocchia il
problema missionario e vocazionale.
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