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Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |

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anno
16 n. 23
06.
05. 2007 |
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IL TEMPO PASQUALE
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La Chiesa
nasce dal sacrificio
pasquale di Cristo, ma matura la sua fede e la sua vocazione con il
dono dello Spirito Santo. I cinquanta giorni che separano
la Pasqua
dalla Pentecoste rappresentano l’itinerario necessario per
riconoscere la presenza del Risorto in mezzo a noi. E’ un tempo
dedicato a comprendere i segni della fede, celebrati nei sacramenti.
E’ consuetudine pastorale completare
in questo periodo l’iniziazione cristiana celebrando la
prima comunione, la prima confessione e la cresima.
Anche
noi, come i primi cristiani, con l’eucaristia proclamiamo gli
eventi pasquali e in essa troviamo l’unità fraterna, perché
formiamo una sola realtà con il Padre e il Figlio.
L’esperienza
di questa intima comunione trinitaria ha indotto la comunità
apostolica a condividere ogni cosa, anche i beni materiali: Stavano
insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà le
vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.
Noi
oggi non siamo così disposti a mettere in comune la nostra
esperienza di fede, il nostro servizio e tanto meno i nostri averi,
perché a nessuno manchi il necessario alla salvezza.
Fuori
dalla chiesa c’è chi chiede aiuto per avere un lavoro, o una
casa.
La
nostra solidarietà aiuterebbe tanti fratelli nel bisogno a
riconoscere Dio come Padre. Quando è forte la nostra relazione con
Cristo è forte anche la nostra relazione fraterna.
Il
tempo pasquale è per noi un itinerario di maturazione perché lo
Spirito porti a compimento la nostra unione a Cristo e ai fratelli.
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Il fuoco e
la luce nella liturgia cristiana
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Il
fuoco nel culto religioso è segno che esprime la divinità e il suo
agire.
Il
fuoco illumina, purifica, riscalda, distrugge e trasforma.
E’
uno dei quattro elementi fondamentali del creato insieme all’aria,
l’acqua e la terra.
La
Scrittura
descrive le manifestazioni di Dio nel fuoco.
Dio
sigilla la sua alleanza con Abramo sotto forma di fiaccola accesa (Gen
15,17). entra in dialogo con Mosè nel roveto ardente (Es 3,2).
Stipula l’alleanza con Israele scendendo nel fuoco sul Sinai (Es
19,18).
Il
fuoco evoca l’azione salvifica di Dio.
Nel
Nuovo Testamento il battesimo cristiano è assimilato al fuoco (Mt
3,11). Gesù afferma: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e
come vorrei che fosse già acceso»(Lc 12,49). L’inizio della
Chiesa ha luogo con l’effusione dello Spirito Santo sotto forma di
lingue di fuoco.
Nelle
celebrazioni solenni, la lampada accesa accompagna la proclamazione
del Vangelo per ricordare che Cristo stesso annuncia al suo popolo
il messaggio di Dio affinché il mondo sia illuminato.
La
simbologia del fuoco trova la sua massima espressione nella Veglia
Pasquale. L’accensione del cero manifesta la fede in Cristo, luce
vera che illumina ogni uomo. Posto davanti all’altare
nell’ottava di Pasqua, è simbolo di Cristo Risorto. Durante
l’anno è collocato presso il battistero per ricordare ad ogni
battezzato che è entrata in lui la vita divina dall’acqua e dallo
Spirito.
Nella
liturgia il fuoco è anche simbolo dello Spirito Santo.
Così
prega
la Chiesa
a Pentecoste: «Ci santifichi, o Padre, la partecipazione a
questo sacrificio e accenda in noi il fuoco dello Spirito Santo che
hai effuso sugli Apostoli nel giorno della Pentecoste».
Ogni
gesto cultuale con il fuoco, ogni
fiamma accesa nelle chiese o durante la preghiera privata
prende significato dalla simbologia pasquale.
Esprime
un atto di fede nell’accogliere il dono di Dio ed è
segno del suo amore per noi e della nostra disponibilità a
dialogare con Lui.
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La
prima Comunione
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Domenica
scorsa venti ragazzi della nostra comunità hanno celebrato la
seconda tappa della iniziazione cristiana con la prima comunione.
Questi
sono i loro nomi:
Carambia Luigi
Da Re Alberto
De Giusti Nicola
De Nardo Ambra
Franceschin Michela
Genoria Eva
Lovisotto Kevin
Piol Alessandro
Piras Gabriele
Sartori Gaia
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Biscaro Michele
Cescon Giulia
Dalla Colletta Arianna
Feletti Veronica
Ghirardi Beatrice
Lorenzetto Tommaso
Sossai Leonardo
Zanut Nicola
Zagaglia Lorenzo
Zucconi Cecilia
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I
loro genitori e la comunità continueranno a prendersi cura di loro,
accompagnandoli fino alla piena maturazione della fede.
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CALENDARIO
LITURGICO |
V Pasqua:
At. 14,21-27; Ap. 21,1-5; Gv. 13,31-35 anno C
1 salterio
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Martedì
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8
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8.30
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memoria
di Ros Angelo
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Mercoledì
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9
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18.30
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memoria
defunti Rosolen
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Giovedì
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10
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7.30
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memoria
di tutti i defunti
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Venerdì
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11
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18.30
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memoria
di Ros Pierangelo
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Sabato
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12
|
18.30
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memoria
di Doimo Dino
memoria
di Piccin Giovanni
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Domenica
At.
15,1-29
Ap.
21,10-23
Gv.
14,23-29
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13
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9.00
10.30
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memoria
di Dal Bianco Lucia
memoria
di Ros Pierangelo e Angelo
intenzione
di persona devota
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CALENDARIO
PASTORALE
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Oggi,
festa dei fanciulli.
Facciamo festa con loro
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Lunedì
7,
alle 20.30,
al
Toniolo di Conegliano,
verifica
del piano pastorale diocesano
con
la presenza del Vescovo |
Martedì
8, alle 20.30:
***
incontro del gruppo
liturgico
***
incontro animatori
per preparare
il Grest,
aperto
anche ad animatori nuovi |
Mercoledì
9, Ore
20.30
incontro
dei genitori
dei
bambini di 4° elementare. |
Mercoledì
9,
nella
nostra parrocchia,
incontro
delle segreterie dell’Unità Pastorale |
giovedì
10 maggio
incontro
per preparare la
festa dell'appartenenza
Invitiamo
tutti a partecipare e a rendersi disponibili
per
la realizzazione di questa festa.
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Confessioni:
Venerdì
11
dalle ore 16.00, con don Roberto
Sabato
12
dalle ore 16.00, con don Carlo
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Sabato
19 :
incontro
genitori dei bambini di 1° e 2° elementare |
Lunedì
21 :
Consiglio
Pastorale |
Domenica
27 :
La
festa dell’appartenenza
nel
giorno di Pentecoste.
Faremo
la Messa
in Chiesa
e
condivideremo il pranzo,
su prenotazione,
nelle
strutture della Polisportiva.
Questa
festa dice il nostro essere comunità
ed
esprime il nostro grazie
a Dio
per
il cammino che ci dona di fare.
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