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GREST 2008

dal 30 giugno al 30 luglio

tema: 

viaggio verso la libertà.

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Apriamo questa prima pagina 

con il saluto di don Carlo alla "serata finale del Grest 2008

 

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Buona sera a tutti,

oggi concludiamo il grest 2008;il Grest è una avventura sempre bella, sempre nuova, anche se gli schemi sono quelli degli anni scorsi; però ci sono nuovi bambini, nuovi animatori e anche genitori nuovi; è quindi sempre un’ avventura  unica.  

Ricordo i tanti attori in questo mese di grest:  anche se i numeri  sono più o meno quelli degli scorsi anni,  per renderci  conto, soprattutto per le persone nuove di quante persone girano attorno a questa esperienza (più di 150), diciamo che abbiamo 115 iscritti tra bambini e ragazzi, 20 animatori , 20 persone adulte che hanno collaborato , e poi sei catechisti che assieme con me  si sono occupati del momento di preghiera, quindi del momento di formazione spirituale.

 

Tanti attori  tutti protagonisti  cioè dal più piccolo , all’ultimo arrivato quest’anno,  al più grande, perché tutti hanno una parte da svolgere e sono parti diverse, ma tutte parti importanti perché occorre l’impegno di tutti perché ci sia il risultato finale; intendo non tanto la serata finale ma il risultato a cui conduce l’esperienza del grest.

 

Gli Animatori sono al centro del grest perché sono  tra i  bambini  e i  ragazzi e gli adulti, e sono quelli che “supportano” la fatica più grande, sempre e continuamente assieme ai bambini durante tutto il cammino del grest.

Il grest è un’esperienza di formazione, perché stando insieme si vive perché la vita è nelle relazioni, si fanno esperienze nuove, si conoscono persone nuove e quindi ci si forma.

E questa formazione non è solo per i bambini e i ragazzi, quelli che noi chiamiamo “animati”, ma è per tutti.

In fondo anche gli adulti e i genitori che partecipano questa sera e che sono venuti le altre sere, non sono indifferenti a quanto accade, c’è sempre qualcosa che rimane dentro di questa esperienza.

 

E’ importante sottolineare che il grest  pur essendo un periodo breve , (un mese su 12), è però un periodo in cui i bambini, i ragazzi, gli animatori, gli adulti, si mettono insieme tutti i giorni; quindi è qualcosa di solido e di grande  proprio per questa continuità.

Io credo che da una esperienza di questo tipo resti in tutti noi qualcosa di importante, sta poi a noi non perderlo, farlo diventare prezioso per la nostra vita.

 

Aggiungo due piccole cose che questa sera ci educano alla riconoscenza, io non dico grazie alle persone perché sono convinto che poi quelle persone che si son messe al servizio del grest sono quelle che hanno ricevuto più di tutti, perché da una esperienza si riceve sempre; dico che la gratitudine dobbiamo conservarla verso il Signore perché da lui dipende il pensare, dipende l’agire e anche il fatto che 150 persone che si muovono così, dentro in parrocchia, fuori nelle gite,  ecc., senza che succeda niente, vuol dire che l’occhio del Signore ci segue. Noi crediamo nella provvidenza,  perché lavorando con i piccoli, tutte le sorprese sono possibili, quindi credo sia importante conservare questa gratitudine verso il Signore.

 

La seconda cosa è l’augurio di una bella serata che  sarà bella se i genitori guarderanno ai loro figli agli animati e anche agli animatori; penso sia inevitabile questo guardarsi, questo gioire insieme durante questa serata che noi svolgiamo, ma sarà una bella serata anche se tutti ( anche chi si ritiene più “foresto” a questa assemblea), sono dell’idea di incontrarsi con gli altri a di far festa assieme a noi.  Buona “serata finale” e buona festa.

 

    

Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)