| Mercoledì
                    27 luglio ore 20,30   "serata
                    finale del Grest Campolongo 2005".   il
                    "saluto di don Carlo   «Porto
                    il saluto della parrocchia, prima di tutto ai bambini, ai
                    ragazzi, agli animatori e agli adulti che hanno reso
                    possibile il grest 2005. Avrete
                    visto che è una popolazione, il grest più numeroso degli
                    ultimi anni. Questa
                    è la loro serata, la sera nella quale manifestano quello
                    che hanno imparato, quello che sanno fare, sia qui 
                    adesso sul palco sia dopo nella mostra di tutti i
                    lavori che hanno fatto durante questo grest. È
                    dunque una serata di gioia; anche il Signore, dice la
                    scrittura, godeva contemplando le cose che aveva fatto. Io
                    penso che anche noi e tutti quelli che sono qui, godiamo
                    insieme con loro vedendo chi sono loro, come sono loro, come
                    crescono, come si esprimono dentro la loro vita, in questa
                    esperienza che stiamo facendo. Naturalmente
                    porto un saluto anche a tutti voi; se siete qui siete legati
                    ai bambini, ai ragazzi ma siete in qualche modo anche
                    solidali con questa iniziativa che la parrocchia fa per i 
                    giovani. La
                    parrocchia ha tre percorsi come sappiamo; c’è quello del
                    catechismo, un grosso impegno delle catechiste durante tutto
                    l’anno, c’è poi quello del “giorno del Signore”, la
                    domenica, in cui la messa è una espressione della vita
                    religiosa di tutta la comunità che partecipa nei vari modi
                    coi quali celebriamo l’eucarestia; e c’è poi l’oratorio
                    e il grest. Questa
                    iniziativa, oratorio-grest, è quella più partecipata a mio
                    parere, non tanto come numero, (al catechismo vengono di più
                    di quelli che vengono al grest), ma come entusiasmo, come
                    qualcosa di sentito, di vissuto da parte dei bambini e dei
                    ragazzi, e vorrei ricordare perché: -perché
                    non si trovano di fronte ad una persona solo, ma c’è
                    dentro proprio l’articolarsi di tutta la comunità; ci
                    sono i bambini, ci sono i ragazzi, ci sono gli animatori che
                    sono in rapporti tra di loro, ci sono i genitori che
                    vengono, ci sono i catechisti che hanno partecipato ai
                    momenti di preghiera, ci sono gli adulti che sono fedeli,
                    non molti, ma sono fedeli a questo impegno del grest. E’
                    una attività in cui siamo tanti insieme, in cui ci si
                    muove, in cui cioè si superano quelle distinzioni, quelle
                    barriere che ci sono fra di noi, o perché non ci conosciamo
                    o perché appunto non abbiamo occasione di vivere assieme. Auguro
                    allora a tutti che questa sera sia davvero una serata bella
                    in cui la gioia dei bambini, dei ragazzi, degli animatori,
                    diventi anche la nostra gioia; poi si tratta di impegnarsi a
                    tener vive sempre queste cose, perché finché la parrocchia
                    sarà capace di fare queste cose, vuol dire che i bambini, i
                    ragazzi  crescono e sono aiutati nella loro vita.»
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