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Vespri domenicali

 (da Annuncio del 11/04/21)

 

Nel tempo quaresimale ci è stata offerta la possibilità di continuare la preghiera comunitaria anche la domenica pomeriggio con i vespri. Non tutti ne avranno sentito parlare, io personalmente ho iniziato a conoscere la liturgia delle ore, di cui fanno parte anche i vespri, durante i campiscuola per le famiglie. La liturgia delle ore è la preghiera più importante dopo la S. Messa. Consiste nella recita di salmi, cantici e inni con l’aggiunta di preghiere e letture dalla sacra Scrittura. È la partecipazione della Chiesa alla preghiera che Gesù offre incessantemente al Padre. Sono dei momenti della giornata in cui sacerdoti, diaconi e religiosi sono invitati a fermarsi per la preghiera. Per molti di noi, immersi nel ritmo frenetico dei vari impegni umani, la preghiera non sempre riesce a far parte con costanza della nostra giornata.

Personalmente, ho molto appezzato questo momento di preghiera comunitaria che mi ha aiutato a vivere la domenica come giorno del Signore. In queste domeniche sono stati solenni, cioè pregati in forma cantata.

Due sono state le riflessioni che mi sono rimaste particolarmente impresse, la prima che si collegava al segno quaresimale dell’intuizione. Don Roberto diceva che ciò che gli era venuto come intuizione era quello, in senso metaforico, di voler essere carta da regalo. Cioè, di essere quella bella confezione che dà importanza, che crea desiderio al dono e che una volta finita la sua funzione, viene gettata. Quindi essere persone che regalano Cristo e la Sua parola, persone che, nel servizio, donano Cristo a chi li incontra.

Un’ altra riflessione che mi è rimasta impressa è stata quella fatta da don Fabrizio con il paragone della storia di Pinocchio. Come Pinocchio anche noi nella vita ci imbattiamo in falsi idoli, in promesse di facili guadagni, in gente truffaldina che non vuole il nostro bene. Pinocchio diventa un bambino vero nel momento in cui capisce l’errore e ritrova il padre. Anche noi, ridiventiamo persone vere nel momento in cui riconosciamo il nostro errore e ci riconciliamo con il Padre. Il nostro andare in chiesa, non è perché siamo santi, ma peccatori e bisognosi di incontrarci tramite Cristo con il Padre. È una ricerca continua che si protrae per tutta la nostra vita. Ci sono dei momenti in cui ci affidiamo a Lui, altri in cui la nostra fede viene meno.

La nostra comunità parrocchiale continua, anche in questo tempo di Pasqua, la preghiera dei vespri domenicali, alle 18. Cogliamo questa opportunità, per darci del tempo per la preghiera e la riflessione.

Daniela R