PREGHIERE :

(della colletta e altre proposte in Annuncio/ Comunità in forma)

 

Può diventare preghiera che ci accompagna durante la settimana.

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O Dio,
che in ogni tempo
hai parlato al tuo popolo per bocca dei profeti,
effondi il tuo Spirito,
perché ogni uomo sia ricco del tuo dono,
e a tutti i popoli della terra
siano annunciate le meraviglie del tuo amore.
 

Guarda, o Padre,

il popolo cristiano radunato

 nel giorno memoriale della Pasqua,

fa' che la lode delle nostre labbra

risuoni nella profondità del cuore:

la tua parola seminata in noi

santifichi e rinnovi tutta la nostra vita.

 

Signore Dio nostro,

Padre del Signore Gesù Cristo e Padre dell'umanità intera,

che nella croce del Tuo Figlio

e mediante il dono della sua stessa vita

a caro prezzo hai voluto distruggere

il muro dell'inimicizia e dell'ostilità che separa i popoli 

e ci rende nemici:

manda nei nostri cuori il dono dello Spirito Santo,

affinché ci purifichi da ogni sentimento di violenza,

di odio e di vendetta,

ci illumini per comprendere la dignità insopprimibile

di ogni persona umana,

e ci infiammi fino a consumarci per un mondo pacificato

e riconciliato nella verità e nella giustizia,

nell'amore e nella libertà.

La nostra casa, Signore, sia salda,

perché fondata su di te, che sei la roccia;

luminosa, perché illuminata da te, che sei la luce;

serena perché guardata da te, che sei la gioia;

silente, perché governata da te, che sei la pace;

ospitale, perché abitata da te, che sei l'amore.

Nessuno, Signore, venga alla nostra casa senza esservi accolto;

nessuno, vi pianga senza essersi consolato;

nessuno vi ritorni senza ritrovarti nella preghiera, nell'amore e nella pace.

(Mons. Claudio Civetti)

Insegnaci, Signore, a fare delle nostre vacanze un momento favorevole.

Che possiamo tuffarci in spiagge limpide dove il blu sembra uno ed indivisibile, ma che possiamo anche tuffarci dentro di noi alla ricerca di quell'interezza a cui tu, Signore, ci chiami.

Che possiamo avventurarci in nuove geografie, curiosi della conoscenza che ci attende in luoghi lontani, ma senza smettere di avventurarci a guardare in profondità anche ciò che è vicino e già ci appartiene.

Che possiamo camminare, Signore, attraverso le città straniere come pellegrini assetati di bellezza, sensibili alla diversità che si esprime in forme e lingue diverse, ma accettando la sfida di abitare con cuore aperto anche la nostra casa, la nostra famiglia, i nostri amici.

Che ti incontriamo, Signore, sulle cime trasparenti dei monti, nella vastità senza nome dei paesaggi, in quel silenzio d'oro ininterrotto che si respira nei boschi, ma anche sul nostro terreno quotidiano, nella vita che ci sembra ordinaria (e che, se guardiamo bene, capiremo essere sempre straordinaria), nel grigiore indistinto dei giorni che etichettiamo come ripetuti e uguali (e che poi, in verità, non lo sono mai).

Che possiamo usare il tempo delle vacanze, Signore, per prolungare il tempo: il tempo delle conversazioni, il tempo intorno alla tavola, il tempo della lettura, il tempo dedicato alla gioia, il tempo della contemplazione, il tempo della cura, il tempo vissuto in Te.

 

Signore, insegnaci a sostenere il tuo silenzio,

quando l'ombra si aggira e il fuoco scema.

Signore, insegnaci a consumare l'attesa,

per trarne l'alba che ci attende.

Signore, insegnaci ad ascoltarti,

tu che vieni alle nostre labbra

quando preghiamo.

Signore, insegnaci a parlarti.

Il fuoco sia nella nostra lingua

di fronte alla notte.

Signore, insegnaci a chiamarti Padre nostro:

una preghiera che ha il gusto del pane.

Una preghiera che sia la nostra dimora

 

(Piene Emmanuel Évaiìgéliaire, Paris 1961)

 

 

Signore,

questa esistenza io l'accetto,

e l'accetto in speranza.

Una speranza che tutto comprende e sopporta,

una speranza che non so mai se la posseggo davvero.

Una speranza che nasce al mio profondo,

una speranza totale che non posso sostituire con angosce inconfessate e cose possedute.

Questa speranza assoluta io me la riconosco e voglio averla;

di essa devo rispondere come del compito più grande

della mia vita.

Io so, Signore,

che essa non è un'utopia, ma viene da te,

nasce da te e abbraccia tutto

e tutto comprende come promessa che l'umanità arriverà alla pienezza di vita

e ogni uomo potrà davvero non vergognarsi d'essere uomo.

(Karl Rahner)

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Preghiera di benedizione alla nostra città di Conegliano 

 

Noi Ti benediciamo e Ti rendiamo grazie, Dio di provvidenza infinita, per i grandi segni del Tuo amore profusi nel corso dei secoli sulle generazioni umane che hanno edificato questa nostra casa comune. 

Tu hai posto in Cristo, Tuo Figlio, la pietra angolare che unisce tutti gli uomini e la pietra fondamentale, da cui ogni struttura trae stabilità e consistenza. Guarda benigno la nostra città di Conegliano: a Te sono noti i suoi peccati e le sue virtù, le sue ricchezze e le sue miserie, i suoi gesti di bontà e le sue debolezze, ma la Tua provvidenza è più grande dei nostri stessi abbandoni. 

Non privarci del Tuo aiuto, o Padre: veglia sulle case e sulle famiglie, sui quartieri e sulle comunità, sui seggi e sulle cattedre, sulle scuole, sugli ospedali, sulle officine, sui cantieri e sulle molteplici espressioni della operosità quotidiana. 

Assisti i giovani, i poveri, gli emarginati, che cercano vita e speranza. Fa' che non si estingua nelle nuove generazioni la fede trasmessa dai padri; resti vivo e coerente il senso dell'onestà e della generosità, la concordia operosa, l'attenzione ai piccoli, agli anziani e agli ammalati, la premurosa apertura verso l'umanità che in ogni parte del mondo soffre, lotta e spera per un avvenire di giustizia e di pace.

 Intercedano per noi la Vergine Madre Maria, Madonna della Salute, san Leonardo patrono di Conegliano, i santi Rocco e Sebastiano protettori dalla peste e tutti i testimoni del Vangelo i cui nomi sono nel libro della vita. Risplenda il Tuo volto, o Padre, sulla nostra Chiesa e sulla nostra città, e la Tua benedizione ci accompagni nel cammino del tempo verso la patria futura. Per Cristo nostro avvocato e mediatore che vive e regna accanto a Te nella gloria nei secoli dei secoli. 

Amen.

Santa Maria, Madre di Dio,

Ti invochiamo come Madonna della Salute:

volgi il Tuo sguardo su di noi,

che sotto la croce ricevesti come figli:

proteggi la nostra vita,

veglia sui nostri affanni

e intercedi per la nostra salvezza.

Vergine benedetta,

con il Tuo ‘Sì’ hai offerto al mondo

l'Autore della Salute:

aiutaci ad accogliere con la Tua stessa docilità

la Parola del Signore

perché in noi si compia la Sua volontà.

Custodisci, o Madre, le nostre famiglie,

conservale nella concordia e nell'amore.

Conforta i nostri ammalati con il vigore della speranza.

Ispira ai giovani la fedeltà al Vangelo,

l'impegno costante e il servizio generoso.

Rendici attenti alle sofferenze e alle angosce dei fratelli.

Prendici per mano, Vergine Santa,

e guidaci all'incontro con il Figlio Tuo, Gesù Cristo,

nostra gioia e nostra salvezza.

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano