.piano
pastorale
2009
- 2010
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domenica
4 ottobre 2009
presentazione
alla comunità del piano pastorale 2009-2010
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IDEA
GUIDA
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Oggi
il consiglio pastorale presenta il Piano pastorale
2009-2010.
Celebriamo
la solennità della dedicazione della nostra chiesa, luogo
dove Dio ci convoca per ascoltare la sua parola e per
celebrare l’eucaristia e gli altri eventi di salvezza.
Egli ci attira a Gesù, luce ai nostri passi e cibo per
crescere fino alla pienezza del regno di Dio. Questo piano
pastorale è frutto di alcuni momenti di verifica sul
cammino compiuto dalla parrocchia: il ritiro degli operatori
pastorali fatto il 21 giugno scorso e la riunione del
Consiglio del 29 giugno. Dopo la pausa estiva, abbiamo fatto
un ritiro, riservato al Consiglio pastorale e ai catechisti,
nei giorni 25-27-29 agosto.
In
esso don Carlo ha proposto una riflessione sul cap. 4 della
lettera agli Efesini, in cui S. Paolo presenta la chiamata
contenuta nella iniziazione cristiana ed esorta a viverla in
maniera degna.
Il
Consiglio e i catechisti hanno cercato come questa parola
poteva orientare il cammino della parrocchia e hanno pregato
per questo.
La
vocazione è frutto dell’iniziativa gratuita di Dio, si
realizza nella misura in cui ci conformiamo a Cristo, uomo
nuovo, e si
esprime attraverso i carismi che Dio dona a coloro che
chiama, per la loro crescita e per realizzare il suo disegno
di amore per tutta la creazione.
Il
10 settembre, in cattedrale, il vescovo Corrado ha
consegnato a tutte le parrocchie il piano pastorale
diocesano, che orienta la risposta di tutte le comunità e
di tutti i gruppi ecclesiali della diocesi.
A
conclusione di questa ricerca e in armonia con le
indicazioni del vescovo il Consiglio pastorale ha formulato
per l’anno pastorale 2009-2010 l’idea-guida seguente:
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Dio
attira a Gesù i suoi figli
e
parla al loro cuore.
I
credenti crescono in Gesù verso la pienezza della
vita,
vivendo
in maniera degna la loro vocazione.
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ICONA
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L'icona
che accompagna questo anno pastorale è a noi familiare, in
quanto ci parla dal nostro presbiterio e dà il nome alla
nostra chiesa.
Il
trittico raffigura l’annunciazione, evento che inizia il
compiersi della salvezza promessa dopo il peccato che ha
separato l’uomo da Dio. Il figlio di Dio, facendosi
solidale con l’uomo fino alla morte di croce, ha vinto il
tentatore che teneva schiava tutta la creazione.
La
chiamata di Dio ha incontrato una risposta degna in
Gesù, raffigurata nel crocifisso, e in Maria, sua madre,
che l’icona presenta in
atteggiamento di ascolto, di accoglienza e di obbedienza.
Dio
attende la stessa risposta generosa da coloro che ama e
attira a sé.
Siamo
chiamati a rispondere: avvenga di me, secondo la tua
parola.
Abbiamo
scelto l’icona dell’annunciazione perché racconta in
modo splendido il mistero, la bellezza e la fecondità della
chiamata che Dio rivolge ad ogni suo figlio. Tutti i
chiamati, come Gesù
e Maria, entrano nella storia della salvezza in virtù della
loro vocazione e
della sua grazia, che dona loro orizzonti di vita
altrimenti impensabili.
Tutto
è possibile a Dio, che compie in noi, umili creature, cose
grandi. L’invito a rallegrarsi che l’angelo rivolge a
Maria si estende a tutti
coloro che Dio attira a sé e chiama a una grande
missione.
La
creazione stessa attende di partecipare alla gloria dei
figli di Dio.
Noi
abbiamo la grazia di contemplare l'icona dell'annunciazione
ogni volta che Dio ci convoca in chiesa per celebrare gli
eventi della salvezza. Essa ci ricorda che
Dio attende che anche noi viviamo in maniera degna la nostra
chiamata entro il nostro tempo.
Tutti,
con Gesù e Maria, collaboriamo per realizzare il disegno di
Dio, perché tutta la creazione possa ereditare la promessa
del regno dei cieli: una terra nuova e feconda e una
famiglia numerosa e unita nell’amore: i cieli e la terra
nuovi e la famiglia di Dio.
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INIZIATIVE
PASTORALI
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Il
Consiglio Pastorale propone alla Comunità alcune iniziative
che la aiuteranno a vivere attivamente la fede che l’idea
guida esprime e che l’icona dell’annunciazione richiama.
1.
La
casa di via degli Olmi.
Completata
la ristrutturazione, la casa di via degli Olmi è ora
agibile.
Il
Consiglio Pastorale ha pensato a quelli spazi come luogo in
cui la comunità cristiana coltiva la sua spiritualità, luogo dove i singoli e i gruppi si accostano alla Sacra
Scrittura, coltivano la riflessione, la preghiera,
l’ascolto e il silenzio, ricuperano e consolidano in
Cristo il rapporto personale con il Padre e con i fratelli
nella fede.
Il
Vescovo, nel Piano Pastorale Diocesano, ci invita a
coltivare questa spiritualità, dalla quale nascono le
vocazioni e i ministeri.
Il
Consiglio Pastorale chiede alla parrocchia di considerare
una benedizione del Signore questa opportunità e di
valorizzarla.
La
casa sarà inaugurata e aperta domenica 25 ottobre, dando la
possibilità a tutti di visitarla. In quella circostanza
renderemo noti gli orari e preciseremo le attività che
saranno svolte. Il funzionamento della casa sarà affidata a
Rita e ad alcuni collaboratori.
2.
Le
vocazioni.
Dall’iniziazione
cristiana nascono le vocazioni. Il Consiglio Pastorale
richiama all’attenzione quelle che sono presenti in
parrocchia.
La
vocazione al matrimonio,
che oggi è sottoposta a forti tensioni. Proponiamo
di rivisitare il significato del sacramento, per
tenere viva la bellezza del progetto di Dio sulla coppia
cristiana.
La
verginità consacrata,
non sempre compresa dalla nostra gente.
La
faremo conoscere meglio, come una ricchezza della comunità.
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La
vocazione al ministero
ordinato: il presbitero e
il diacono.
Il
ruolo del «prete» oggi va rivalutato e riconosciuto.
Sarà
nostro impegno coglierne il valore e tenere viva la
relazione ecclesiale che lega il presbitero e la comunità
cristiana.
Il
ministero del “diacono” è poco visibile al di fuori
della liturgia.
Il
diacono è chiamato a servire la carità in mezzo alla
gente.
Daremo
attenzione e spazi anche a questo servizio.
La
vocazione ai ministeri
laicali. In parrocchia ci
sono molte attività pastorali svolte dai laici: il lavoro
svolto nei Consigli parrocchiali, il catechismo,
l’animazione liturgica, il ministero della comunione, il
servizio del sacrestano e dei giovani ministranti,
l’animazione dei giovani
e dell’oratorio, la gestione degli spazi parrocchiali e
del bar, la pulizia e la manutenzione
dei locali.
Sono
attività che hanno bisogno di essere riconosciute e
apprezzate, perché hanno importanza nella vita della
parrocchia e concorrono all’edificazione del Corpo di
Cristo. In questo anno tutto ciò sarà valorizzato e
promosso, e la comunità sarà sollecitata a rendersi
disponibile per questi servizi.
Il
Consiglio auspica che tutta la Comunità partecipi alle
diverse attività pastorali già esistenti.
Ricordiamo
la preghiera quotidiana delle Lodi e dei Vespri in cappella,
la partecipazione attiva alla liturgia domenicale e alla
catechesi, gli appuntamenti per i genitori che accompagnano
i figli al catechismo, la preparazione al battesimo e il
cammino nel post-battesimo.
Accogliamo
con disponibilità e gioia l’idea guida dell’anno
pastorale che oggi inauguriamo, l’icona che abbiamo
davanti ogni volta che siamo in chiesa e queste iniziative
che abbiamo presentato.
Rendiamo
grazie al Signore che con il suo Spirito agisce nei nostri
cuori e ci aiuta a vivere come persone nuove, e a crescere
verso la pienezza di Cristo e del regno dei cieli.
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Parrocchia
di Campolongo in Conegliano
domenica
04 0ttobre 2009
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