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Atelier
iconografico di Bose, 2006
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piano
pastorale
2006
- 2007
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presentato alla comunità
domenica 1° ottobre
2006
nel nono anniversario
della dedicazione della nostra chiesa
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Idea
guida
Siamo
all’inizio di un nuovo anno pastorale.
Alcune
attività sono appena avviate e altre lo saranno a breve.
A
dare forma ad un anno pastorale sono le linee guida sulle
quali la vita ecclesiale si snoda e cresce.
Il
piano pastorale che oggi presentiamo nasce dal cammino che
come comunità cristiana stiamo facendo, dalle indicazioni
diocesane e dal desiderio di crescere sempre di più secondo
la parola che Dio ci dona.
La
meditazione del capitolo 13 del libro dei Numeri, avvenuta nel
ritiro che il Consiglio
Pastorale ha fatto con gli operatori pastorali l’11 giugno
ad Ogliano, ha trovato continuità e completezza
nell’approfondimento del capitolo 24 del libro di Giosuè
proposto da don Carlo a tutta la comunità nella catechesi
dell’8 settembre.
In
entrambi i testi si racconta delle tribù di Israele riunite
in assemblea.
Mentre
nella prima assemblea Israele rifiuta di ascoltare il Signore
e deve rimanere nel deserto quarant’anni, nella seconda,
quando entra con Giosuè nella terra promessa, Israele decide
di servire il Signore.
Questa
assemblea, che avviene a Sichem, è l’evento biblico al
quale ci riferiamo in quest’anno pastorale.
In
esso il Consiglio Pastorale, nel ritiro del 9 e 10 settembre,
ha colto ciò che anche noi, come comunità cristiana, siamo
invitati a conoscere.
E’
nata così l’idea guida:
La comunità del Risorto
serve il Signore con l’ascolto e la lode
nella potenza dello
Spirito Santo e nella comunione dei carismi.
I
contenuti di questa idea guida verranno spiegati con calma
durante l’anno, nella Messa e negli altri incontri con la
parola di Dio.
Qui
possiamo annunciarli solo in sintesi.
La
comunità del Risorto è
la comunità espressa dalla nostra icona della Pentecoste, la
realtà da desiderare, il punto d’arrivo al quale tendere.
Noi,
come comunità, non siamo pienamente così, ma lo siamo in
germe in virtù dell’iniziazione cristiana che ha inserito
ciascuno di noi in Gesù. In Cristo Gesù il Padre continua ad
amarci, ci ritiene degni di fede e ci affida il suo Regno.
Il
servire il Signore è
la riposta che diamo all’amore di Dio.
Consiste
nel rifiutare gli idoli che il mondo ci propone per cercare
prima di tutto Dio e il suo regno.
In
quest’anno pastorale serviremo il Signore con l’ascolto e
la lode.
Innanzitutto
ascolteremo Dio, confrontandoci sempre con la sua parola che
è contenuta nelle Scritture e nell’insegnamento del
Magistero. Insieme ascolteremo anche gli uomini e la storia,
come è indicato nel piano pastorale diocesano.
E
canteremo la lode del Signore.
Dopo
averlo ascoltato esprimeremo la nostra riconoscenza nella
preghiera, in particolare nella preghiera liturgica e
comunitaria.
L’ascolto
e la lode sono espressi nell’icona della Pentecoste dai
volti sereni, dallo sguardo rivolto in alto, dallo stare in
piedi, dal rotolo tenuto in mano, dal movimento armonioso di
ciascuno e di tutti.
Come
nella comunità della Pentecoste anche nella nostra comunità
il servire il Signore avviene nella potenza dello Spirito
Santo, e non per meriti umani, avviene nella comunione dei
carismi, e non nella individualità dei doni e dei cammini.
L’idea
che accompagna questo anno pastorale è grande e alta, ma è
ciò che il Signore ci ha indicato e ciò che Egli stesso
compirà in noi e attraverso di noi, se la accogliamo.
Modelliamo
il nostro sì sul sì di Maria, della Maddalena e degli
apostoli.
Continueremo
così nel nostro tempo il glorioso migrare inaugurato dalla
Chiesa dopo
la Pasqua
di Gesù e dopo la discesa dello Spirito Santo.
Aspetti
programmatici
Oltre l'idea-guida, il Consiglio Pastorale ha stabilito
alcune indicazioni pastorali da sviluppare nei diversi momenti dell'anno
che iniziamo. Oggi le annunciamo a tutta la
comunità.
Invitiamo tutti a collaborare nella pastorale, secondo i
carismi che il Signore dona a ciascuno. Le
proposte del Consiglio riguardano tre ambiti:
LA CATECHESI
Sarà
improntata al tema dell'idea-guida. Prevede:
ü
incontri con
la Parola
di Dio dove oltre all'annuncio ci sia anche un
approfondimento
successivo sia personale sia comunitario.
ü
momenti di ascolto e di condivisione
periodici tra il Consiglio
Pastorale e quanti prestano il loro
servizio ministeriale
nella liturgia, nel canto, nel catechismo e nei gruppi.
Continuano,
inoltre, gli incontri per gruppi dei genitori dei
bambini del catechismo, e il cammino di fede
del post-battesimo.
LA FORMAZIONE LITURGICA
II Consiglio Pastorale ha posto un particolare accento su
questo aspetto della vita della comunità cristiana.
La liturgia infatti è espressione del nostro servire Dio
con l'ascolto della sua Parola e con la lode,
ed esprime l’unione fraterna che nasce dalla comunione di
Dio con noi, in Cristo.
La partecipazione attiva alla preghiera e al canto,
soprattutto nella Santa Messa, esige una presa di coscienza nuova del significato del rito e del luogo in cui Dio ci
convoca come suo popolo. Per questo:
ü
verrà costituito un unico gruppo
liturgico, per curare le varie
celebrazioni liturgiche e preparare
le veglie di preghiera, i
ritiri e la celebrazione
comunitaria dei
sacramenti.
ü
abbiamo aderito al corso di formazione
liturgica organizzato dalla
Diocesi per la nostra forania. Gli incontri, tenuti a
S. Vendemiano, sono
importanti
per la formazione di quanti prestano servizio liturgico come ministri,
cantori, lettori, animatori liturgici, e provvedono agli
addobbi floreali nonché alla pulizia e al decoro della chiesa
parrocchiale.
Molti partecipano con entusiasmo alle
lezioni.
Altri incontri formativi sulla
liturgia saranno fatti in parrocchia lungo il corso dell'anno
pastorale.
Speriamo
che da questi incontri possano formarsi degli animatori della
liturgia che garantiscano l’animazione delle tre Messe
festive .
ü
prepareremo alcune persone a ricevere dal
Vescovo il mandato di
ministri
straordinari della comunione, per rendere possibile il
ricambio a quelli
attuali.
Tale
servizio,
che si svolge in chiesa e presso gli ammalati, è previsto
infatti per la durata di cinque anni.
LA FRATERNITÀ
II nostro cammino ecclesiale si sviluppa anche nella
fraternità.
Vorremmo coltivare l'attenzione a
coloro che il Signore accoglie nella nostra comunità.
Per
questo ci sembra utile rilanciare l'attività del Circolo
parrocchiale ed aprire e mettere a disposizione gli altri
spazi della parrocchia perché diventino luoghi di incontro
aperti a tutti.
Questo però esige anche che ci siano persone a servizio di quanti usufruiscono di questi spazi in
conformità con i fini della parrocchia.
Oltre a queste iniziative, che caratterizzano quest’anno
pastorale, ci sono le attività normali del cammino di ogni parrocchia.
Facciamo
nostra la risposta di Maria all'angelo che le indicava il
cammino che Dio aveva
scelto per lei.
Diciamo anche noi a Dio:
"Avvenga di me secondo la tua parola".
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