Presentazione
alla comunità del piano pastorale 2005 - 2006
domenica
02 ottobre 2005
anniversario
della dedicazione della nostra chiesa.
.
l'idea
guida
.
.
Lo
Spirito Santo
scende
nella comunità radunata dalla Parola
e
unifica in Gesù Cristo i popoli della terra.
la
comunità scopre nella missione
la
speranza che non delude.
.
E’ per noi una consuetudine presentare alla
comunità, nell'anniversario della
dedicazione di questa nostra chiesa, il nuovo piano
pastorale.
La celebrazione di oggi ravviva in noi il senso di
appartenenza alla comunità cristiana nella quale viviamo e
alla quale il Signore ci manda, perché possiamo amarlo e
servirlo nei modi suggeriti dallo Spirito.
Come sappiamo, il piano pastorale nasce in un contesto di
ascolto della Parola, di preghiera e di confronto. Tiene
conto delle indicazioni diocesane e si inserisce nel cammino
che la parrocchia sta facendo.
Nei giorni 16, 17, 18 settembre abbiamo vissuto tutto questo
insieme, come comunità, a differenza degli anni scorsi in
cui il lavoro di elaborazione e di decisione del piano
pastorale era affidato solo al Consiglio.
Dal ritiro
comunitario è nata questa idea guida:
lo
Spirito Santo scende nella comunità radunata dalla Parola
e unifica in Gesù Cristo i popoli della
terra.
La comunità scopre nella missione la
speranza che non delude.
La prima parte dell'idea guida
si riferisce ad Atti 10,44-48, scena centrale di un brano più
esteso che racconta la discesa dello Spirito Santo sui
pagani di Cesarea. Da questo evento emerge che la salvezza
dei pagani è voluta da Dio, che ama l'uomo pio e giusto
ovunque viva.
La Pentecoste sui pagani segna un nuovo inizio nella Chiesa
perché indica nella fede in Cristo, e non più nella
circoncisione, la condizione necessaria per appartenere al
popolo di Dio ed ottenere la salvezza.
Noi siamo abituati ad accompagnare il brano biblico,
ispiratore dell'idea guida, con un'icona.
La stanno scrivendo i monaci di Bose apposta per noi.
L'Icona che avremo rimarrà per sempre in questa nostra
chiesa.
Questo tempo di attesa ci permette di desiderarla e sentirla
nostra perché anche noi, come i pagani, siamo rinati da
acqua e dallo Spirito, siamo figli di questa Pentecoste che
si rinnova ogni volta che celebriamo i sacramenti
dell'iniziazione cristiana.
La seconda parte dell'idea guida:
La comunità scopre nella missione la speranza che non
delude esprime, in sintesi, il piano pastorale di questo
nuovo anno e come intendiamo portarlo avanti.
Soggetto pastorale è la comunità cristiana, siamo noi, che
in questa fase ecclesiale viviamo due eventi significativi.
• II primo
evento sono i vent'anni del cammino ecclesiale che
stiamo facendo guidati da don Carlo e assieme a lui.
Dopo questo tempo significativo possiamo dire che il cammino
della nostra comunità cristiana, come di ogni comunità, è
bello e prezioso, perché è il cammino che il Signore sta
facendo insieme con noi.
E questo lo diciamo con gratitudine, con l'umiltà di chi
riconosce il proprio peccato, con la gioia di confessare la
grazia di Dio e con la volontà di camminare ancora mossi
dallo Spirito.
• L'altro evento è l'elezione del nuovo Consiglio
Pastorale e del Consiglio per gli affari economici.
Questo rinnovo avviene ogni cinque anni ed interessa gli
Organismi di partecipazione ecclesiale di tutta la Diocesi.
L'elezione dei Consigli è un evento importante nella vita di
una comunità, e per questo occorre prepararlo.
Nel ritiro comunitario abbiamo deciso di promuovere un dialogo
e un approfondimento su ciò che significa essere Chiesa, su
come cammina una comunità cristiana, sui compiti dei
Consigli, sulla relazione tra pastore e comunità, sul molo
dei laici e sulla diversità dei ministeri.
Tale confronto ci impegnerà in modo particolare in questi
primi mesi dell'anno pastorale, e sarà il tema degli
incontri di catechesi e di primo annuncio, degli incontri
rivolti alla terza età e ai giovani.
E' un'opportunità che ci diamo per crescere responsabilmente
come singoli e come comunità, in vista della missione a cui
siamo chiamati, quella di esprimere, nella varietà dei modi
e nella verità delle scelte, l'amore a Cristo e alla
Chiesa.
Dal ritiro comunitario sono già emerse delle proposte
e delle indicazioni rispetto ad alcuni ambiti della
pastorale.
Le offriamo a tutta la comunità, anche se sono appena
individuate, perché la loro riuscita dipende da ciascuno
noi.
• Ridare
slancio alla pastorale familiare, coinvolgendo le famiglie
giovani.
" Proporre
un cammino di fede post-battesimale, rivolto cioè ai
genitori che hanno i figli dai O ai 6 anni.
• Avviare
la recita dei Vespri, nei giorni feriali, quale segno di una
comunità che crede nella forza della preghiera.
" Rispondere
a quanti, anche stranieri, chiedono di essere accompagnati
in un cammino di fede.
Ringraziamo Dio, perché la comunità cerca di misurarsi con
gli orizzonti alti e vasti del Padre, si sente interpellata
a diventare testimone di Gesù Risorto, comprende se stessa
come comunità missionaria. Chiesa animata e sospinta dallo
Spirito Santo.
E il modo più bello di dire grazie a Dio è essere
corresponsabili del Regno che Egli ci ha affidato per
crescere fino alla piena maturità in Cristo, ciascuno con
il proprio dono, ma unificati tutti dallo Spirito.
Lo Spirito scende come una nuova Pentecoste sulla comunità
radunata dalla Parola e ci aiuterà a crescere e a camminare
fino a rendere più forti le ragioni della speranza che non
delude, fino a sentire la Chiesa come la famiglia in cui è
bello vivere e per cui vale la pena spendersi.
Dio ci sollecita a donare ciò che abbiamo maturato fin qui e
ciò che continueremo a maturare durante il cammino
ecclesiale e in virtù del cammino stesso.
Si matura ricevendo, ma si matura anche donando.
Rendiamoci disponibili a far parte del Consiglio Pastorale,
per farci carico in modo propositivo e responsabile della
vita ecclesiale, per amare e servire Cristo e il Regno.
Il Consiglio porta frutti che rimangono, frutti preziosi e
delicati.
Esso è l'espressione di una
comunità che, assieme al suo pastore e grazie anche al suo
dono, vuole crescere nell'amicizia con Gesù, conoscere la
volontà del Padre e realizzare il suo Regno in modo sempre
più profondo e vero, con la forza dello Spirito.
.