Parrocchia dell'Annunciazione

Campolongo di Conegliano (TV)

icona e idea guida 

per l'anno pastorale

2002-2003

 

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ICONA DELLA CROCIFISSIONE

 

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il 22-09-2002 il Consiglio pastorale ha presentato alla comunità

l'icona che ci accompagna in questo nuovo anno pastorale.

Riportiamo l'icona e la spiegazione in modo che ciascuno possa contemplarla

e ritrovare in essa il cammino che si apre davanti a noi.

L'originale a colori si trova ogni domenica presso l'altare.

 

L'icona che abbiamo di fronte riproduce un'opera russa della fine del 1300, di chiaro influsso bizantino.

L'intera composizione è caratterizzata da un grande equilibrio.

La croce è piantata saldamente su di un cono pietroso che rappresenta il Golgota e si staglia su uno spazio delimitato dalle mura di Gerusalemme.

La crocifissione avviene fuori delle mura, perché Gesù viene rifiutato da Israele e perché la sua morte non profani la città santa.

Le figure sono rappresentate così.

Il corpo di Maria  è lievemente inclinato verso la croce e il corpo di Gesù verso Maria. Il contorno arcuato dell'Apostolo Giovanni e i due angeli, in alto, danno stabilità all'intera struttura.

Giovanni poggia la guancia su una mano, antico gesto del dolore;

La Madre è nell'atteggiamento di chi intercede.

Gli angeli si velano il volto, attoniti di fronte all'umiliazione dei Signore della vita. Sopra tutto si impone il corpo delicato dei crocefisso, al quale la curva del ventre, detta curva del dolore, conferisce eleganza e leggerezza.

Il chiarore dorato dello sfondo fa risaltare l'accordo cromatico ocra- bruno delle figure.

I riflessi acquei sulla stoffa che cinge i fianchi di Cristo, sulle tuniche di Maria e Giovanni e sulle rocce del Golgota contribuiscono ad annullare ogni pesantezza.

Il sangue zampilla dal costato di Cristo e scorre sulle ferite dei chiodi. Nel profondo della morte Egli manifesta segni di vita nuova. Sotto la croce il cranio illuminato di Adamo riceve il lavacro della redenzione. Essa si estende a tutto l'universo, come è ben rappresentato dalla croce bizantina.

Essa è a tre dimensioni. li braccio trasversale e la base indicano i quattro punti cardinali mentre l'asse verticale segna l'incontro tra cielo e terra. La croce di Cristo abbraccia così il mondo intero per portarlo a vita nuova.

Nel nuovo anno pastorale questa icona ci aiuterà a contemplare la croce come parabola e simbolo di tutta la storia della salvezza.


L’idea guida nasce nel clima di preghiera, di silenzio, di approfondimento e di condivisione fraterna che il Consiglio Pastorale vive all’inizio di settembre, nel ritiro; nasce dalla contemplazione di un’icona e dalla meditazione del testo biblico a cui si riferisce; nasce dalle indicazioni diocesane e dal cammino comunitario che stiamo vivendo. Ecco l’idea guida per il nuovo anno pastorale: 

La croce di Gesù

è parabola di una nuova annunciazione.

La comunità cristiana viene trasformata dallo Spirito

in famiglia di Dio.

 

1.          Al centro c’è la croce di Gesù, da vedere come parabola narrata entro tutta la storia della salvezza, come parabola in cui il progetto del Padre, la risposta del Figlio e l’azione dello Spirito si incontrano e si manifestano aprendo a noi orizzonti nuovi. La sofferenza e il dolore sono inseriti nel mistero grande di amore e di compimento di cui la croce è simbolo e sorgente. 

2.         Abbiamo voluto indicare questa apertura, questo modo nuovo di pensare la croce parlando di essa come di una nuova annunciazione. L’icona di quest’anno ed il Trittico della nostra Chiesa si illuminano a vicenda.

Le figure di Maria e di Giovanni ci aiuteranno ad entrare anche noi nel mistero aperto dalla croce di Gesù.

 

3.         Da questo scaturisce ciò che abbiamo indicato nella seconda parte dell’idea:

 La comunità cristiana viene trasformata dallo Spirito in famiglia di Dio.

Abbiamo messo in risalto la comunità cristiana, la Chiesa di Dio che siamo noi, e l’abbiamo pensata come colei che viene trasformata dallo Spirito.

Vogliamo così sottolineare che l’azione prima e fondamentale viene svolta dallo Spirito del Padre e del Figlio, lo Spirito effuso da Gesù sulla croce.

 

4.       E’ lo Spirito a trasformare la comunità cristiana in famiglia di Dio. Se siamo cresciuti in età, sapienza e grazia davanti a Dio e agli uomini, secondo l’idea guida   dell’anno scorso, possiamo ora diventare le creature nuove generate da Dio e unite tra loro non in virtù di vincoli di carne, ma in virtù della comunione con Gesù. Il passaggio fatto da Maria e Giovanni siamo chiamati a farlo tutti.

 

ü      Alla luce di tutto questo abbiamo introdotto nella programmazione pastorale delle conferme e delle novità.

 

Ascolto della Parola

§           Manteniamo la varietà di voci nella catechesi, riduciamo il tempo dell’annuncio e diamo più spazio al dialogo. I temi presenteranno quello che accade presso la croce di Gesù e come esso riviva nel nostro tempo.

§           Come sempre la catechesi sarà ripresa nei gruppi. I gruppi sono aperti a chiunque desideri confrontarsi sulla Parola ascoltata.

 

Celebrazione

§           Riteniamo importante sostenere il “gruppo liturgico” che l’anno scorso ha iniziato a formarsi e ad esprimersi in alcuni momenti celebrativi.

Il gruppo è aperto a chi ama e vuole servire la liturgia.

§           Per la celebrazione dei sacramenti manteniamo l’orientamento intrapreso l’anno scorso perché siamo convinti che i sacramenti sono i segni efficaci dell’agire di Dio in mezzo a noi, non riti o tradizioni sociali.

Questo passaggio richiede a tutti noi il desiderio di crescere in verità davanti a Dio e a noi stessi. E’ un’opportunità grande e preziosa da sperimentare.

§           Rispetto alla celebrazione dei tempi forti dell’anno liturgico introduciamo un ritiro comunitario all’inizio di Avvento, di Quaresima e di Pentecoste.

Pensiamo che questo aiuti la comunità ad affidarsi di più al Signore e a lasciarsi trasformare dallo Spirito in famiglia di Dio.

 

Carità

§           Occorre rafforzare realtà già esistenti, come il Fondo di Solidarietà, e farne partire altre, come il gruppo che si occupa della missione.

 
Il Consiglio Pastorale affida tutto questo alla comunità e la esorta a camminare secondo lo Spirito per cercare prima di tutto il Regno di Dio e crescere in Cristo in tutte le cose.
Maria ci sia vicina in questo nuovo andare.

 

 

Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo