Ecco, io faccio una cosa nuova:non ve ne accorgete?

(da annuncio del 03.05.2020)

 

Al momento no, non ci accorgiamo che il Signore stia facendo una cosa nuova (cf. Is. 43,19). Ora che la pandemia sta allentando i suoi colpi vediamo solo desolazione e macerie, in tutta la loro enormità e dolore, eppure la profezia di Isaia annuncia che proprio ora germoglia una novità. Da credente do fiducia a questa parola, non perché la vedo realizzata ma perché mi fido di Colui che l’ha detta e riconosco che una parola di speranza e futuro può venire solo da chi ha vinto definitivamente la morte, e della vita è amante e Signore.

La “cosa nuova” ancora non c’è, ma può essere sognata, trovata nella Parola del Signore della Vita, creduta e incarnata nel nostro oggi con la forza dello Spirito Santo, lo stesso Spirito che nel battesimo ci ha resi profeti, oltre che sacerdoti e re. Ecco, penso che quello che stiamo vivendo sia il tempo favorevole per tirar fuori il dono della profezia che abbiamo ricevuto e fare assieme a nostro Signore la Sua “cosa nuova”. Può avvenire come quando il Signore ordinò a Ezechiele di profetizzare sulle ossa inaridite, e le ossa ritornarono in vita (cfr. Ez. 37,1-14).

Un minuscolo virus ha tolto libertà, impedito relazioni, imposto il digiuno eucaristico; ha cancellato sicurezze e grandezze, ha mostrato l’umana fragilità, ha fatto assomigliare il mondo ad una pianura piena di ossa, ci ha distanziati gli uni dagli altri, ma non ci ha separati da Cristo, anzi. Il periodo di quarantena è stato un tempo propizio per recuperare o intensificare la relazione con Lui, per sostare più a lungo e con calma sulla Sacra Scrittura, per portare nella preghiera la vita degli altri, per vestire di novità e significato le cose quotidiane.

E dentro a tutto questo la consacrazione nell’Ordo Virginum mi è apparsa ancora più bella perché a fondamento e a sorgente di tutto pone la relazione sponsale con Cristo, una relazione che non si identifica con impegni, ruoli o competenze, che può essere anche privata di appuntamenti importanti come accade adesso, ma che per questo non viene meno, anzi. E dalla relazione germoglia sempre qualcosa di nuovo. Vogliamo accorgercene.                                             Rita

 

 

Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)