28. 12. 2014

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anno 24  n. 05   

 

 

 

 

Il messaggio del Vescovo

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“Generato prima dei secoli, cominciò ad esistere nel tempo per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre, e ricondurre a te l’umanità dispersa”.

 

 

Cari fratelli e sorelle, queste parole di uno dei tre prefazi del Santo Natale mi hanno sempre molto colpito: il Figlio eterno di Dio si è fatto uomo per ricondurre al Padre l’umanità dispersa. E, se ci pensiamo, l’umanità – la nostra personale umanità, ma anche l’umanità in generale – è davvero dispersa: frammentata, disorientata, lacerata.

Basta che guardiamo al cuore e alla vita di ciascuno di noi per accorgerci quanto questo sia vero. E ancor di più se guardiamo attorno a noi, all’umanità in cui oggi viviamo.

Quanto disorientamento! Quanta dispersione! Quanto bisogno ha la nostra umanità di essere ricondotta a quel Padre che ha su di essa un disegno di amore e di comunione! Ogni volta che, a Natale, rinnoviamo la memoria gioiosa e riconoscente del mistero che ha portato il Figlio di Dio, generato prima dei secoli, ad esistere nel nostro tempo, noi sappiamo che egli trova un’umanità bisognosa di essere radunata, unificata e ricondotta al Padre.

Ed è proprio questo che personalmente, ma anche come vescovo della chiesa di Vittorio Veneto, chiedo con fiducia al Signore: che egli aiuti la nostra umanità (quella personale di ciascuno di noi e quella a cui apparteniamo come membri della famiglia umana) a crescere nella solidarietà, nella comunione reciproca, nel prendersi cura gli uni degli altri. In modo particolare nel prendersi cura dei più piccoli, poveri e bisognosi. Dio, assumendo la carne umana, facendosi uomo come noi, ha scelto un’umanità povera e debole, cioè quella di un bambino, per farci capire quanto abbiamo bisogno gli uni degli altri e quanto abbiamo bisogno di essere famiglia: uniti nell’amore, nel prendersi cura reciprocamente, nel volersi bene.

Grazie a Dio, questi sentimenti, che sono quelli tipici del Vangelo del Natale, quelli cioè che manifestano il disegno del Padre, sono tutt’altro che scomparsi. Li vedo presenti in molte persone e situazioni che incontro durante la visita pastorale: esperienze che mi commuovono profondamente, perché esprimono un’umanità davvero bella e accogliente, capace di vera dedizione, in modo conforme al Vangelo di Gesù.

Il mio augurio è che questi segni di umanità redenta e quindi di speranza che possiamo vedere presenti nelle nostre comunità parrocchiali, possono crescere sempre più e diventare presagio e segno anticipatore di quell’umanità pienamente redenta che il Signore Gesù è venuto a inaugurare con la sua nascita nella stalla di Betlemme.

Un augurio tutto particolare ai lettori dell’Azione: trovino in questo giornale che ha appena festeggiato la “giovane” età di 100 anni, un prezioso aiuto a comprendere e a realizzare il desiderio del Signore per un’umanità ricondotta al suo disegno di amore.

 

Benedicendovi di cuore, vi saluto con grande affetto.

+ Corrado Pizziolo

 

 

 

 

     

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me il presepio…

 

Costruito pian piano durante l’Avvento ora il nostro presepe si mostra completamente, e noi possiamo sostare davanti ad esso per “lasciarlo parlare”, per ascoltare ciò che suscita in noi.

E poi possiamo raccontarcelo, per arricchirci reciprocamente e ringraziare insieme il Signore.

Si può fare!

Davanti al presepio è stato collocato un cestino e dei biglietti in modo che ciascuno di noi, piccolo o grande, possa esprimere ciò che gli nasce dentro: una preghiera, un pensiero, una invocazione, una riflessione, una domanda, un grazie….

Il biglietto può anche essere senza nome e chi vuole può scriverlo a casa e portarlo poi in chiesa.

Il presepio è un segno, e come ogni segno è aperto ad una varietà infinita di significati, tutti possibili, perché parlanti alla vita di chi, dal quel segno, si è lasciato raggiungere.

Grazie a quanti si sono adoperati per realizzare questo presepio, segno che ci sollecita a lasciar entrare l’evento del Natale nella nostra vita, e a quanti vogliono raccontare il Natale guardando il presepio.

                                               Rita

 

 

 

 

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CALENDARIO

LITURGICO e PASTORALE

Do 28  S. Famiglia   Gen. 15,1-6;21,1-3; Eb. 11,8.11-19; Lc. 2,22-40          Proprio Do 04  II dopo Natale   Sir. 24,1-4.12-16; Ef. 1,3-6.15-18; Gv. 1,1-18         Proprio

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Martedì

30

8.30

memoria di tutti i defunti

 

 

 

 

 

Mercoledì

31

18.30

memoria di Crivellaro Maria

 

 

 

 

 

Giovedì

Maria madre di Dio

1

9.00

 

10.30

 

memoria di Zanin Angelo

 

memoria di Gatti Agostino e Antonietta

 

 

 

 

Venerdì

2

18.30

memoria di tutti i defunti

 

 

 

 

Sabato

3

18.30

memoria di Dal Bo Celeste e Amelia

 

 

 

 

Domenica

II dopo Natale

4

9.00

memoria di tutti i defunti

 

 

 

 

10.30

memoria di Branchi Loretta vedova Dal Bianco

 

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      PROSSIME CELEBRAZIONI:

 

ü 1° gennaio: Maria, madre di Dio. La Santa Messa sarà celebrata:

Mercoledì 31 alle ore 18.30, e Giovedì 1 alle ore 9 e alle ore 10.30

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    Sabato 3 gennaio, alle ore 20.30 a Godega, presso i locali della Fiera, veglia di preghiera per la pace presieduta dal Vescovo Corrado.

Tema di quest’anno: Non più schiavi, ma fratelli.

Durante la veglia di preghiera per la pace l’attenzione si soffermerà su tre tipologie di “schiavitù” diffuse nel nostro territorio: la dipendenza, e in particolare la dipendenza da gioco, la riduzione del corpo a merce di consumo, la realtà del disagio degli immigrati e dei rifugiati provenienti dai Paesi dell’Africa del Medio Oriente. La veglia ospiterà anche la testimonianza di don Gigetto De Bortoli, presidente del Ceis di Belluno, con sede anche  a Vittorio Veneto. La scelta del luogo risponde ai ripetuti inviti di papa Francesco di essere una “Chiesa in uscita”.

 

ü 6 gennaio: Epifania. La Santa Messa sarà celebrata:

Lunedì 5 gennaio alle ore 18.30, e Martedì 6 alle ore 9 e alle 10.30

 

Accogliamo il nuovo anno con gratitudine al Signore.

Nel Suo amore ci dona

il tempo di ritornare a Lui con tutto il cuore.

 

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione 

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