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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 22  n. 03      16. 12. 2012   

 

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L’attesa di Gesù

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E noi che cosa dobbiamo fare?

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L’attesa di Gesù avviene nella conversione e comporta una novità di vita che si manifesta nelle relazioni con le persone, con il denaro e i beni, nella concezione e nella pratica del potere e delle leggi, della cultura e della democrazia, dell’economia e dei rapporti con il creato.

L’Avvento è il tempo liturgico dominato dalle due grandi figure di attesa che sono Giovanni Battista, l’uomo che nel deserto prepara la strada al Veniente; e Maria, la donna dell’ascolto che accoglie nel suo grembo il Messia. Questi due figure della solitudine e del silenzio, ispirano un clima di maggiore sobrietà e più intensa preghiera.

“Che cosa è proprio del cristiano? Vigilare ogni giorno e ogni ora ed essere pronto a compiere con amore ciò che è gradito a Dio, sapendo che all’ora che non pensiamo il Signore viene”. Queste parole di san Basilio pongono l’accento sull’attesa della venuta gloriosa del Signo-re, non su attese devozionali della nascita di Gesù a Betlemme.

La vigilanza è presenza della persona a sé stessa e attenzione al proprio lavoro, è discernimento della presenza del Signore negli altri e negli eventi. È coscienza di essere alla presenza del Signore che viene ogni giorno. Questa attesa  nella vigilanza diviene il fondamento spirituale dell’agire, la luce interiore che illumina l’azione quotidiana e il senso profondo dei gesti di ogni giorno.

 

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L’ascolto

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In questa terza domenica di avvento prendiamo spunto dall’icona  che ci propone il servizio dell’ascolto.

Maria seduta ai piedi di Gesù ascoltava la sua parola.

Quando ci accostiamo ad un’altra persona, accoglierla ed ascoltarla significa permetterle di esprimere tutta la sua umana ricchezza e mostrarle la nostra fiducia nell’ascolto.

Richiede quindi, un impegno di tempo e una pausa di silenzio.

Sappiamo quanto sia difficile ai nostri giorni fermarsi ed ascoltare; per questo il riuscirci diventa ancora più bello e gioioso.

Solo se ascoltiamo veramente gli altri possiamo arrivare alla gioia della condivisione.

La gioia di chi si sente ascoltato da qualcuno e quella di chi ascolta in profondità l’altro.

Il servizio di Maria è quello della comunità che si affida all’amore fraterno ed impara ad ascoltare.

Oggi i bambini ed i ragazzi portano da casa un biglietto verde nel quale hanno scritto il loro impegno nell’ascol-tare il Signore nelle persone che stanno loro accanto: in famiglia, a scuola, con gli amici, nella comunità.

 Il biglietto viene depositato davanti l’icona, segue la firma  su un grande libro a suggello dell’impegno preso.

Paola

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1962-2012       

Ora una nebbia scende                                a cura di don Carlo    [ 10 ]

                                                                                              

e copre questa terra tra due fiumi. Sono parole di una lirica che don Pino compose per il saluto al vescovo Giuseppe, che lasciava la nostra diocesi per quella di Udine, 56 anni fa. La recitò lui stesso, maestro mite e umile, nella cattedrale gremita di popolo. Avevo 18 anni e da allora nella comuni-tà tra due fiumi ho conosciuto altri eventi pieni di luce che poi si sono dira-dati nelle nebbie. Il Concilio ha suscitato calore e attese ma presto-presto si è creato il freddo e abbiamo smarrito riferimenti comuni non ancora maturi  ed è rimasto in noi il vuoto delle occasioni perdute. Penso ai confratelli nel nostro presbiterio e al disagio reciproco che proviamo di fronte a scelte e a esperienze diverse che dividono invece che arricchire la nostra Chiesa.

Ero a Campolongo da poco e un prete nato qui mi ha telefonato per cele-brare una messa per la sorella nella nostra chiesa. Lo ho invitato a conce-lebrare con noi l’eucaristia con i vespri e mi ha sorpreso con una violenza verbale unica: cosa sono queste novità? E ha riunito i suoi in una parroc-chia ospitale della città. Quanti fedeli in questi 27 anni, in occasione di battesimi, matrimoni, messe e perfino funerali, hanno lasciato la comunità per recuperare altrove le loro certezze effimere e hanno trovato un supe-riore o un confratello a rassicurarli: eravamo poco accoglienti. Il Concilio era il dono grande di Dio alla nostra epoca, diceva il papa, e il vescovo ci esortava a condividere l’eucaristia e la preghiera delle lodi e dei vespri. Ma

per i preti importava accogliere le vecchie tradizioni più che questi doni.

Alcuni anni dopo il don si è tolto la vita. Per lui non è mancato il funerale presieduto dal vescovo e la solidarietà del clero nella preghiera ed anche la mia presenza nel presiedere la processione al cimitero. Gli era mancato un amico in cui confidare per ricevere sostegno nel momento della crisi. Tutti i nodi giungono al cuore: siamo presenze silenziose in una relazione delicata da non disturbare con la correzione fraterna. Ma il prete fa parlare di sé anche quando è lontano dalle nostre sensibilità, per la  presenza del Dio che gli è fedele ovunque vada.  Per me vivere è Cristo, scrive S. Paolo. Indica ciò che è decisivo. Quando la nebbia scende sulla terra fortunato chi ha il figlio di Dio per amico e un fratello o una sorella mano nella mano.

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CALENDARIO

LITURGICO e PASTORALE

Do 16 dicembre III Avvento  Sof 3,14-17; Fil 4,4-7; Lc 3,10-18               3 salterio Do 23 dicembre IV Avvento  Mi 5,1-4; Eb. 10,5-10; Lc. 1,39-45               proprio

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Martedì

18

8.30

memoria di tutti i defunti

 

Mercoledì

19

18.30

memoria di Zanin Angelo

memoria di Zanin Arrigo e Sergio

memoria di Lovat Angela

 

Giovedì

20

8.00

memoria di Cia Gino

 

Venerdì

 

21

20.00

memoria di Pancot Vittorio

 

Sabato

 

22

18.30

 

memoria di Pillot Franco

Domenica

IV Avvento

23

9.00

 

 

10.30

memoria di De Nardo Antonio e Luigia

memoria defunti Genoria e De Bortoli

 

memoria di tutti i defunti

         

 

 

 

 

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OGGI domenica in  comunità 

e alle 15.30   incontro del "gruppo famiglie 2011"

QUESTA SETTIMANA

VEGLIA PENITENZIALE  

Per adulti: Martedì 18 e Giovedì 20 alle 20.30,

                    in salone, con la guida dell’icona.

Per i ragazzi del catechismo: Giovedì 20 alle 17.00  in chiesa.

venerdì 21  la S. Messa è alle ore 20 perché ci sono le confessioni

 CONFESSIONI:  Venerdì 21  con don Roberto e don Carlo

 venerdì 21 ore 20.30      I GIOVANI   si preparano al Natale

 

        Casa via degli Olmi: Sabato 22, dalle 8.30 alle 11.30, è aperta;

          è chiusa nel periodo natalizio e riaprirà venerdì 11 gennaio

Celebrazioni del Natale

 

   Lunedì 24  Veglia alle ore 22.45 e Santa Messa alle ore 23.30

 

   Martedì 25  sante Messe con orario festivo: 9.00 e 10.30

 

   Mercoledì 26  Santo Stefano. La Santa Messa è alle ore 9.00

                                                        NOTTE DI  S. SILVESTRO                

Anche quest’anno la parrocchia invita a festeggiare l’ultimo giorno dell’anno assieme. Chi vuole partecipare contatti entro il 24 dicembre: Emanuela F. 3471315114 – Debora 3402387075 - Emanuela G. 3491320994 

 

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV)