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Il
padre che abbiamo smarrito
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I
figli, dice don Mazzi, hanno bisogno del padre. Tutti abbiamo
bisogno di padri. Abbiamo tutto, ma siamo senza padri. Abbiamo una
società che scappa, che è infantile perché non ha padre.
Lo
stesso Figlio di Dio, nell’Incarnazione, ha voluto rimettere al
centro il padre. La storia del Vangelo possiamo davvero leggerla
come la storia della scoperta del Padre, sia che la leggiamo in
chiave biblica, sia che la leggiamo in chiave antropologica.
Il
Padre era stato tradito da Adamo nel gioco dell’egoismo: aveva
preferito i suoi capricci al rapporto con Dio e questo lo ha fatto
scappare da suo Padre. Adesso stiamo facendo la stessa cosa. Al
posto delle mele abbiamo messo computer, macchina, amante,
capriccio.
Nel
Vangelo incontriamo quattro immagini che presentano altrettante
situazioni che possono suggerirci comportamenti immediati ma anche
atteggiamenti che possono aprire prospettive nuove:
-
il padre del figliol prodigo che lo aspetta e lo perdona;
-
il padre saggio che reinterpreta la storia e aiuta il proprio figlio
a leggere meglio gli avvenimenti;
-
il padre che parte dal più debole, da chi ha problemi;
-
il padre che, ad un certo punto, cammina davanti ai propri figli e
diventa lui la vittima perché il figlio si salvi.
Forse
è possibile, con questi quattro tipi di padre, riuscire oggi a
recuperare serenamente una progettualità e fare di questa figura un
elemento forte della prospettiva educativa.
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RALLEGRATEVI
!
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Rallegratevi
nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi .
(Fil 4,4)
La Pasqua di quest’anno ci ha rivelato che Gesù risorto
appare anche a noi oggi nei segni
con i quali egli si fa presente nella vita ecclesiale.
Nella Parola di Dio
che non ritorna a Lui senza effetto, senza aver compiuto ciò per
cui l’aveva mandata.
Nei sacramenti e
in particolare nell’eucaristia, attraverso i quali la vita di
Cristo alimenta la nostra come la vite i tralci.
Nella comunione
ecclesiale, in una fraternità che va oltre i legami di sangue e
i limiti umani perché le relazioni sono ricapitolate in Cristo.
Da questi segni, che fondano la spiritualità ecclesiale,
nascono e maturano le vocazioni che diventano a loro volta altri
segni della presenza del Risorto nella sua Chiesa e nelle varie
situazioni di vita.
I ministri ordinati,
che rendono presente Cristo che santifica e pasce il suo popolo.
Le persone
consacrate nella scelta della verginità per il Regno di Dio,
che anticipano qui e ora il segno della sponsalità che vivremo in
Paradiso
Gli sposi cristiani
che vivono il matrimonio come segno visibile dell’amore di Cristo
e della Chiesa.
I genitori che
si prendono cura del cammino di fede dei loro figli affinché
crescano, come Gesù, in età, sapienza e Grazia, davanti a Dio e
agli uomini.
I cristiani che
svolgono un servizio nella Chiesa con gli stessi sentimenti che
furono in Cristo Gesù.
I poveri, gli
emarginati e coloro che sono disprezzati o perseguitati a causa
della loro fedeltà a Cristo.
Gli ammalati e i
sofferenti che vivono il mistero del dolore tenendo fisso lo
sguardo su Gesù crocifisso e risorto
I bimbi e i
fanciulli santificati dal Battesimo e modello per tutti di come
si accoglie il Regno di Dio
I giovani attraverso
i quali Cristo interpella e provoca la comunità a mantenersi
giovane nello spirito e a pensare alla Chiesa di domani
Gli anziani che
quando la vita umana si fa più fragile vivono il “miracolo”
della fecondità spirituale e lo condividono con i fratelli più
giovani.
Con quali occhi guardiamo a questi segni nei quali Cristo
risorto ci appare? Con gli occhi della carne soggetti al limite
umano o con quelli della fede alimentata dallo Spirito?
Le parole di Paolo nella sua prima lettera ai Corinzi sono
illuminanti:
Considerate
infatti la vostra vocazione, fratelli: non ci sono tra voi molti
sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. Ma
Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i
sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere
i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato
e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché
nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio.
(1Cor 1,26-29)
Vincenzo.
..
..
CALENDARIO
LITURGICO |
II di Pasqua:
At.2,42-47;
1 Pt
. 1,3-9; Gv. 20,19-31
anno A
2 salterio
|
Lunedì
|
31
|
15.30
19.30
|
per
i sacerdoti defunti della parrocchia
intenzione
di Cagna Adele
|
Martedì
|
1
|
8.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Mercoledì
|
2
|
18.30
|
memoria
di Granziera Natale e Donadel Ermenegilda
|
Giovedì
|
3
|
7.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Venerdì
|
4
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Sabato
|
5
|
18.30
|
memoria
di Poloni Elda
memoria
di Gatti Agostino e Antonietta
|
Domenica
III di Pasqua
|
6
|
9.00
10.30
|
memoria
di Sartor Domenico e Dal Pos Maria
memoria
di Sperandio Pietro
memoria
di Buso Eldo
memoria
di tutti i defunti
|
...
CALENDARIO
PASTORALE
|
La
solennità dell’annunciazione del Signore a Maria ,
titolo
della nostra chiesa,
viene
celebrata lunedì 31
marzo.
In
parrocchia la
Santa Messa
sarà
alle ore 15.30 e
alle ore 19.30
|
Mercoledì
2, alle
ore 20.30,
si
incontra la
commissione oratorio
|
Giovedì
3 aprile
Ore 19.30
si
incontrano i
giovani del post cresima.
|
Lunedì
7 aprile, a
Collalbrigo,
Ore 20.30
si
incontrano le
segreterie dell’Unità Pastorale.
|
Prossimi
incontri
:
|
Genitori
dei bambini della prima comunione:
martedì
8
alle 20.30
|
Genitori
che chiedono il battesimo
per dei figli:
domenica
13
alle ore 16.30
|
Consiglio
Pastorale:
lunedì
14
ore 20.30
|
Genitori
dei bambini di prima e seconda elementare:
sabato
19
ore 14.30
|
Post
battesimo:
domenica
20
alle ore 17.00
|
In
Cappella, la preghiera
delle
Lodi alle ore 7.00
dal
lunedì al sabato,
e
dei Vespri alle ore 19.00
dal
lunedì al venerdì
|