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Parrocchia di Campolongo in Conegliano anno 18  n. 18      29. 03. 2009

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L’altare, mensa del Signore

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Nel Vangelo di questa quinta domenica di quaresima, Gesù dice: “Se il chicco di grano caduto in terra non muo-re, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”.

Attraverso il paragone del chicco di grano che diventa spiga matura e dà molto frutto solo se è seminato e muore sotto la terra, Gesù ci fa capire come la sua morte non sarà inutile ma porterà il frutto della salvezza pasquale.

Egli presenta la donazione della sua vita per seminare nell’umanità il germe della vita divina; il sacrificio della sua morte non è che un “passaggio”, una pasqua verso la gloria eterna. E questa pasqua noi la viviamo ogni volta che celebriamo l’eucaristia intorno all’altare.

Oggi il segno floreale con il cero acceso viene posto davanti all’altare, mensa eucaristica centro della cele-brazione liturgica, dove ogni domenica annunciamo la morte di Gesù e proclamiamo la sua risurrezione.

Intorno all’altare, polo e fondamento di tutti gli altri segni della fede, i figli di Dio sono invitati a radunarsi per accogliere la Parola, vivere la comunione nella Chiesa, e nutrirsi del seme della vita eterna.

                                                              Paola Fontana

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la spiritualità

di Gesù

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Gesù vive animato dallo Spirito del Padre e del Figlio, che lo impegna a prendersi cura delle persone e a liberarle dal nemico di Dio che semina il male nella creazione.

Lo Spirito porta a cambiare il mondo per realizzare il disegno di Dio:  non è con  la conservazione ma con la novità. Gesù dice che il regno di Dio è vicino e bisogna cambiare il modo di pensare e di agire e credere nella buona notizia: quelli che piangono, Dio vuole vederli ridere, quelli che hanno fame, vuole vederli mangiare, i prigionieri vuole vederli liberi. Vuole che tutti vivano bene anche adesso e non solo dopo la morte e lavora perché questo desiderio diventi realtà. Quanto meglio la gente vive, tanto meglio si realizza il regno di Dio. A Dio interessano le cose che interessano anche a noi: il bene delle creature, la salute delle persone, la pace e il piacere di vivere. 

Lo Spirito è lampada che illumina il cammino di tutti.

E quando il bene è minacciato dal male, quando la felicità fallisce per il no­stro peccato o rimane a metà a causa della morte, Dio continua a cercare per i suoi figli la felicità piena che si realizza nella vita eterna.

Dio ama la vita e difende le persone contro il male e la sofferenza.

Per questo Gesù lotta contro gli idoli che si oppongono al Dio della vita, idoli come il denaro e il potere, che fanno vittime per continuare ad esistere. Anche noi siamo chiamati a vivere la spiritualità di Gesù lottando concretamen­te contro gli idoli, i poteri, i sistemi, le strutture e i movimenti che arrecano danni alla creazione. La liturgia romana ha capito bene questo tratto essenziale dello Spirito santo quando in un inno lo chiama “padre dei  poveri”. Mossi dallo Spirito di Dio, anche noi come Gesù difendiamo i pove­ri dallo sfruttamento dei potenti.

Don Carlo

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della parrocchia ci siamo incontrati domenica  scorsa alla Messa delle 10.30 e abbiamo condiviso il pranzo. Nel pomeriggio, accompagnati da Rita, abbiamo riflettuto su tre versetti della lettera agli Efesini (2,4-5.8) che hanno come tema centrale l’amore che Dio ha per noi. Abbiamo convenuto che tutto ci viene dato da Dio e che la fede in Cristo Gesù ci salva da una vita chiusa, negativa ed egoista. Ciò che dobbiamo chiedere alla parrocchia, dunque, è che ci dia Gesù. In seguito abbiamo svolto un lavoro di gruppo e abbiamo dialogato assieme a don Carlo sulla posizione dei giovani rispetto alla parrocchia. La giornata si è conclusa con la promessa di incontrarci sabato 4 aprile.

    VIVIAMO GLI SPAZI DELLA PARROCCHIA             Sabato 4 aprile

Tutti i ragazzi della parrocchia, dalla prima superiore in su, sono invitati a condividere una serata in compagnia nei locali della parrocchia. 

Ci troviamo sabato 4 alle ore 18.30 per la S. Messa; in segui-to ci sarà la cena organizzata a buffet (ognuno porti qualcosa altrimenti non si mangia!). La serata poi continuerà e il programma prevede:

J     giochi di società

J     tornei di calcetto e ping-pong

J     visione di un film

la serata terminerà alle ore 23.00 ca.

ATTENZIONE!!!   Ingredienti principali della serata:

TANTO DIVERTIMENTO!!!

Si invitano i gruppi parrocchiali ad organizzarsi tra di loro per il cibo e le bevande; per chi non fa parte dei gruppi porti ugualmente qualcosa da mangiare o bere.

Vi aspettiamo numerosi !