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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

Annuncio

anno 18  n. 5      28. 12. 2008   

 

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Famiglia    Lieto   Annuncio

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Risuona ancora in tutti noi la gioia della buona novella del Natale del Signore. Oggi siamo invitati a sostare dinnanzi alla famiglia di Nazaret.

Il Figlio unigenito è entrato nella storia degli uomini in una famiglia.

Con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito ad ogni uomo, ha amato con cuore d’uomo.

Cristo così svela pienamente l’uomo all’uomo e lo fa a cominciare dalla famiglia nella quale ha scelto di nascere e crescere.

E’ con questo spirito che invitiamo tutta la comunità a pregare sulla vocazione e sulla missione che il Signore ha affidato ad ogni famiglia.

Come scrive il nostro vescovo Corrado, la famiglia diventi “lieto annuncio”: annuncio di una realtà bella, come bella è una famiglia in cui ci si vuole bene, si è fedeli, si rimane uniti nonostante le prove; annuncio di un’esperienza che riscalda gioiosamente il cuore di chi la vive e di chi la accosta; annuncio di un dono di grazia che nello Spirito Santo la sostiene e la guida.

In questa festività ricordiamo in modo speciale le famiglie che vivono situazioni di divisione e sofferenza. Trovino sostegno nei fratelli e conforto in Dio.

                                                      Il gruppo giovani famiglie

 

 

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MI STA A CUORE

quella perduta leggerezza della vita

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adriana valerio

Teologa e docente di storia del cristianesimo all’università Federico U di Napoli

 

Adriana, ricordi di quando ridevamo di niente? "Con tali parole una mia cugina morente mi ha accolto quando, molto tempo fa, sono andata a farle visita per l'ultima volta. Questa espressione "ridere di niente" in questi anni mi è risuona­ta dentro, perché l'ho sentita legata al ricordo di una perduta leg­gerezza della vita.

A volte guardo i miei figli e vedo che anche loro "ridono di niente" e mi viene da chiedere: "di cosa ridono?" Osservo che il loro non è un riso costruito, ma piuttosto nasce dalla leggerezza di chi sa aprirsi alla vita con stupore, di fronte alle novità e alle contraddizioni del reale. Una leggerezza che noi tutti dovremmo recuperare perché lo sguardo di stupore sul mondo può essere la lente attraverso la quale affrontare il nostro quotidiano partendo dalla passione per la vita stessa.

Noi dobbiamo imparare ad amare la vita e a coglierne la luce non perché attanagliati dalla paura della morte, ma perché acce­si dalla passione per la stessa esistenza. Se infatti il quotidiano può diventare il luogo della solitudine o della delu­sione, esso può essere anche il luogo delle relazioni, del­l'incontro, della festa, della possibilità di "fare casa". Che cosa significa "fare casa"?

Significa non subire il quotidia­no, ma esserne protagonista: sono io che, nei gesti della cura (nel preparare il cibo, nell'accudire, nel lavoro che giornalmente svol­go) do valore al tempo presente che vivo, do senso alle cose che faccio, introducendo bagliori di vita nell'oscurità dell'esistenza, nell'apparente inutilità del gesto quotidiano.

Certo il tempo che ogni giorno vivo non è "eccezionale", ma è il tempo nel quale posso tessere rapporti di comunione, di dialogo, di familiarità, di amore. Ed è il "mio" tempo, l'unico.

D'altra parte Gesù non "faceva casa" con chiunque incrociava nel suo cammino? Lo incontriamo, infatti, nelle case e nelle strade a mangiare e bere con discepoli e amici, a offrire gesti di tenerezza, di accoglienza a tutti, donne e uomini. E i discepoli di Emmaus non lo hanno forse riconosciuto dai gesti del quotidiano?

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Come sono belli sui monti

i piedi del messaggero di lieti annunzi  che annunzia la pace,

     messaggero di bene che annunzia la salvezza.        

Is.52,7

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L’annuncio della nascita del Figlio di Dio apre il nostro cuore alla lode e alla gratitudine.

Dio non era obbligato a consegnare Gesù al mondo e a metterlo in balia della nostra libertà.

Perché ha rischiato? Quando arriva Natale ci accorgiamo di Gesù.

Costruiamo il presepe e ci mostriamo più buoni.

Ma Gesù nasce in ogni eucaristia, in ogni riconciliazione, in ogni servizio svolto con amo re, in ogni sì a lui, detto sia nel fervore sia nell’aridità interiore.

Del Gesù del tempo ordinario spesso ci dimentichiamo e a risentirne è la nostra spiritualità che finisce con lo sganciarsi dalla Parola e col divenire debole, senza spessore ed insignificante per la propria esistenza.

Dio continua a consegnare Gesù al mondo e Gesù continua a consegnarsi a noi. Non c’è un motivo ragionevole che spieghi questo. C’è solo l’amore smisurato e fedele di Dio che, pur di averci, dona tutto ciò che ha.

                                                                                       Rita

 

 

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CALENDARIO LITURGICO

S. Famiglia   Gen. 15,1-6;21,1-3; Eb. 11,8-19; Lc. 2,22-40

anno B                                                       1salterio

Lunedì

29

8.30

memoria di tutti i defunti

 

Mercoledì

31

18.30

 

memoria di tutti i defunti

 

 

Giovedì

Maria

madre di Dio

 

1

9.00

 

10.30

memoria di tutti i defunti

 

memoria di tutti i defunti

 

Venerdì   

     

2

18.30

 

memoria di Granziera Natale e Donadel Ermenegilda

 

Sabato

3

18.30

 

memoria di Antiga Ersilia

memoria di Dal Bo Celeste e Amalia

 

Domenica

II dopo Natale

4

9.00

 

 

 

10.30

memoria di Buso Eldo

memoria di Bressan Giuseppe

 

memoria di tutti i defunti

 

 

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Buon  2009

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CALENDARIO   PASTORALE

Oggi celebriamo la festa della Santa Famiglia

Dal 28 al 30 dicembre trentasei giovani della parrocchia,

con don Carlo e cinque adulti, sono in montagna a Monte Prat

per riflettere sul ruolo dei giovani entro la comunità.  

     Li ricordiamo nella preghiera

 Chi vuole attendere l’anno nuovo in compagnia, negli spazi parrocchiali, contatti:

Emanuela       347 1315114

Guendalina    349 0515934

Mirco              348 3924634

 

Giovedì 1° gennaio 

é la solennità di Maria madre di Dio

 

La Santa Messa festiva viene celebrata

Mercoledì 31 alle 18.30 e Giovedì alle ore 9.00 e alle 10.30

 

Giovedì 1° gennaio

veglia di preghiera per la pace 

 

presieduta dal vescovo

 

nella chiesa della Madonna delle Grazie alle ore 20.30

 

 

Domenica 4,

alle ore 16.00,

incontro per il battesimo

 

 

Solennità dell’Epifania

 

Le S. Messe saranno celebrate:

lunedì 5 alle ore 18.30 e

martedì 6 alle 9.00 e alle 10.30

 

 

Sabato 17 gennaio, 

alle 14.30,

incontro dei genitori dei bambini

di 1° e 2° elementare

 

Festa del Battesimo di Gesù

 

Alla Messa delle 10.30  

cinque bambini riceveranno il battesimo

 

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)