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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 16  n. 36        28. 10. 2007

 

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Per una spiritualità ecclesiale                         

 

                            Tra gratificazione e solidarietà

 

L’uomo coltiva grandi aspirazioni e accarezza tante speranze.

Il cammino della vita ridimensiona gli ideali iniziali ma apre sempre prospettive e percorsi nuovi. Anche nella religione cristiana facciamo esperienza di mutamenti continui ma incontriamo sorprese più grandi e più numerose, perché il cristiano deve misurarsi con la sapienza dello Spirito santo che conduce verso mete che l’uomo non può immaginare.

I cristiani sono chiamati a vigilare su se stessi perché le attese religiose non diventino speranze nell’umano ma corrispondano a quelle di Dio.

La fede cristiana cammina per sentieri impegnativi, la speranza cristiana insegue le promesse divine e la carità cristiana porta fuori dalla logica che distingue tra amico e nemico per costruire solidarietà in Cristo Gesù.

Per realizzarsi i cristiani hanno bisogno di cose più elevate di quelle che sperimentano nelle relazioni umane che sono segnate dal limite.

Occorre evitare di favorire l’infantilismo della religiosità e di esaltare le parti più ingenue e primitive presenti in ciascuno di noi; bisogna affidarsi a Dio immaginando che cosa significhi scendere sulla terra per prendere parte al dolore del mondo per trasformarlo nella gioia del regno di Dio.

La spiritualità cristiana forma a vivere nell’umano secondo lo Spirito santo, che prende quello che è di Gesù e lo fa vivere nella comunità.

Al centro della spiritualità cristiana c’è Gesù Cristo, che trova la sua gratificazione nel farci conoscere il Padre realizzando il suo disegno.

Cammina secondo lo Spirito chi coniuga gratificazione e solidarietà nel donare la sua vita per costruire l’uno, come le persone della Trinità.  Portare la propria croce in solidarietà con ogni dolore genera alla gioia.

 

                                                                            Don Carlo

                                              

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IL CANTO DI OFFERTORIO

 

L’offertorio è il momento della celebrazione liturgica in cui vengono presentate a Dio le offerte, doni che Lui ci ha dato attraverso la creazione e che il popolo cristiano, simbolicamente gli restituisce perché siano benedetti e trasformati.

Queste offerte sono il pane e il vino, che attraverso l’epiclesi dello Spirito santo diventano corpo e sangue di Cristo.

Il momento è denso di significati perché nel movimento della processione ricordiamo diverse cose: il cammino del popolo d’Israele verso la salvezza e i gesti rituali che faceva per rendere lode al suo Dio; Cristo, l’agnello, che offre se stesso in sacrificio per l’umanità e ci dona la salvezza; il ringraziamento a Dio, che ci ha nutriti con i frutti della creazione e che ci chiede di essere il suo popolo fedele.

Il canto di offertorio permette all’assemblea di partecipare attivamente a questo momento celebrativo, accompagnando in un’unica voce il movimento di chi porta le offerte all’altare e i gesti di chi prepara la mensa.

I canti più adatti parlano di fraternità e carità, a ricordo dell’ultima cena del Signore, ed esprimono la nostra unità attorno alla sua mensa, oltre alla speranza che le nostre offerte e le nostre vite siano gradite a Dio.

In alcune occasioni è bello sottolineare il momento dell’offertorio rimanendo in silenzio, dando la nostra attenzione ai gesti che si compiono all’altare e ascoltando l’orazione che il sacerdote formula offrendo il pane e il vino, frutti della terra e del lavoro dell’uomo, perché diventino cibo di vita eterna.

                                                                       Elisabetta

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Il Gruppo Missione

 

 All’inizio del nostro cammino di qualche anno fa abbiamo ritenuto importante conoscere chi è la Chiesa e che cosa sono i cristiani. Lo abbiamo fatto con la lettura e la riflessione sulla costituzione dogmatica Lumen Gentium del Concilio, che ci ha portato a scoprire la natura della Chiesa e il nostro ruolo in essa. Questo testo ha confermato il cammino della nostra comunità e ha maturato in noi la consapevolezza di renderci corresponsabili.

Ora, dopo lo studio e la riflessione, è tempo di agire. Negli ultimi incontri ci è venuto naturale porre la nostra attenzione sulla Parrocchia, luogo concreto in cui la gente incontra Cristo e dove i cristiani diventano missionari.

Lo stiamo facendo usando la nota pastorale della Conferenza Episcopale Italiana Il volto missionario delle Parrocchie in un mondo che cambia, edita nel 2004.

In essa vi sono alcuni indirizzi pastorali che riguardano l’iniziazione cristiana, la ministerialità laicale, il legame con il territorio, la missionarietà,.

Vi è infine l’indicazione di una spiritualità da coltivare per fare della parrocchia una casa che sia immagine della dimora di Dio tra gli uomini. I vescovi invitano a praticare:

  • l’ospitalità come dono di uno spazio per coloro che sono estranei alla comunità o sostano nelle vicinanze.

  • La ricerca dei dispersi per riaccendere in essi la domanda sulle questioni essenziali della vita.

  • L’offerta della identità della fede per rendere ragione della speranza che c’è in noi.

Tutto questo sarà oggetto di analisi e di riflessione del gruppo lungo tutto l’anno pastorale. Gli incontri hanno scadenza mensile, a cominciare da lunedì 29 ottobre.

E’ gradita la partecipazione al gruppo di chiunque

lo desideri

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CALENDARIO LITURGICO

XXX t. ord.:      Es. 17,8-13; 2Tm. 3,14-4,2; Lc. 18,1-8                                     

anno C                                              2 salterio

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Martedì

 

30

8.30

intenzione di persona devota

 

Mercoledì

 

31

18.30

memoria di tutti i defunti

 

Giovedì

tutti i santi

1

9.00

 

 

 

10.30

 

memoria di Modolo Maria e Balliana Renzo

memoria di Ros Pierangelo

memoria di Modolo Giovanni, Rosa, Francesco, Maria

 

memoria di Da Dalt Amabile

 

Venerdì           

defunti

2

9.00

 

19.00

 

memoria dei defunti della nostra parrocchia

 

memoria di Granziera Natale e Donadel Ermenegilda

 

Sabato

 

3

18.30

 

 

memoria di Lovisotto Vincenzo

memoria di Saccon Enrico

memoria di Bonotto Cesira

memoria di Brait Dante, Giovanna, Luisa

memoria di Piccin Giovanni

memoria di Dal Cin Sebastiano, Elena, Ottavio

memoria di Cagna Enrico

 

Domenica

 

Sir. 35,12-18

2 Tm 4,6-18

Lc. 18,9-14

4

9.00

 

 

 

 

10.30

memoria di Buso Eldo

memoria di Dadiotto Erminia

memoria def. famiglia Gatti

memoria di Bin Aldo

memoria defunti Romor e Celot

memoria di Sanson Antonio e Caterina

 

memoria di Pavan Eugenio e Gardenal Ines

memoria di Moras Giuliana

memoria di Cescon Gaudenzio

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CALENDARIO   PASTORALE

OGGI alle  15.00

assemblea sul

circolo

Lunedì 29, alle 20.30

si incontra il gruppo per la missione

 

 Martedì 30

catechesi

svilupperemo l’idea guida di quest’anno

La proposta è in due orari:

 9.00 e 20.30

in salone

 

Giovedì 1 novembre

le Messe hanno l’orario festivo.

  La Messa di mercoledì 31 è festiva.

 

Giovedì 1, alle 15.00, 

liturgia di suffragio per i defunti in cimitero

Venerdì 2,

 in parrocchia, 

celebriamo due Messe: 

alle ore 9.00 e alle ore 19.00

Domenica 4 novembre,

 alle ore 16.00, 

inizia il cammino di fede

 in preparazione al battesimo

 

Domenica 11 novembre

alla Messa dalle 10.30,

verrà conferito il mandato alle catechiste.

 

      Domenica 11:

 iscrizioni all’oratorio

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)