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Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |

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anno 17 n.
22
27. 04. 2008
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è festa quando ciò che
desideriamo o
ciò per cui ci impegniamo accade, quando qualcosa di bello e di inatteso
ci viene donato, quando riprendiamo il cammino della vita grazie
anche all’amore gratuito e paziente di chi ci sta accanto, quando
il Regno di Dio si avvicina a noi a tal punto da poter essere visto,
toccato, abitato.
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Sarà festa domenica prossima
4
maggio
quando accoglieremo i bambini che non frequentano ancora il
catechismo ma che a pieno titolo fanno parte della Chiesa. Verso di
loro sentiamo la responsabilità gioiosa e grande di avere parole
che raccontino la bellezza della vita in Cristo, le alture sulle
quali è possibile camminare sospinti dallo Spirito, la libertà di
cui l’obbedienza al Padre è fonte.
Le nostre parole saranno sempre inadeguate ma non per questo dobbiamo
tacere.
Proveremo a raccontare ciò che
siamo il
18 maggio
festa della Trinità e festa
dell’Appartenenza.
Il ritrovarci insieme a celebrare
l’Eucaristia dirà che siamo il Corpo di Cristo vivente e operante
oggi, primizia del Regno futuro, desiderio del compimento del
disegno di Dio per la salvezza dell’umanità. Sarà lo Spirito a
parlare in noi, e tutti avremo parole per raccontare, e sarà festa.
Rita
.
..
Il
cardinal Dionigi Tettamanzi, vescovo di Milano, ha scritto una
lettera agli sposi in situazione di separazione, divorzio e nuova
unione, intitolata “Il Signore è vicino a chi ha il cuore
ferito” (Sal 34).
Il
tema è di grande attualità, perché interessa tante coppie in
difficoltà e l’intera comunità ecclesiale, ed è anche complesso
e delicato.
Pubblichiamo
questa lettera in sei puntate per aiutare a riflettere in attesa di
una catechesi in cui trarre dal tesoro della nostra fede cose nuove
e cose antiche.
Don Carlo
Il Signore è vicino
a chi
ha il cuore ferito
Carissimi fratelli e sorelle,
da molto tempo coltivo il desiderio di
rivolgermi a voi, con una modalità il più possibile diretta e
personale.
Mi piacerebbe, infatti, chiedervi il
permesso di entrare come un fratello in casa vostra e domandarvi un
po’ del vostro tempo.
Lo faccio ora con questa mia lettera,
che vuole essere semplice e familiare, quasi una richiesta di
potermi sedere accanto a voi per un dialogo, che spero vi torni
gradito e possa anche continuare nel tempo.
Quanti tra voi sono credenti e sentono
di appartenere alla Chiesa riconoscono nel vescovo anche un padre e
un maestro. E a me vescovo stanno molto a cuore anche quei
battezzati che forse non si considerano più credenti o che si
sentono esclusi, per incomprensioni o delusioni, dalla grande
comunità dei discepoli del Signore.
Vorrei dunque incontrare gli uni e gli
altri e con tutti voi aprire un dialogo per condividere un poco le
gioie e le fatiche del nostro comune cammino; per provare ad
ascoltare qualcosa del vostro vissuto quotidiano; per lasciarmi
interpellare da qualcuna delle vostre domande; per confidare i
sentimenti e i desideri che nutro nel mio cuore nei vostri
confronti. Proprio così: leggendo queste pagine, voi aprite un poco
la vostra porta di casa e mi permettete di entrare!
Ma anch’io, scrivendo queste pagine,
mi apro a voi nel desiderio di una reciproca confidenza.
La Chiesa è a voi vicina
Anzitutto voglio dirvi che non ci
possiamo considerare reciprocamente estranei: voi, per la Chiesa e
per me vescovo, siete sorelle e fratelli amati e desiderati. E
questo mio desiderio di entrare in dialogo con voi scaturisce da un
sincero affetto e dalla consapevolezza che in voi ci sono domande e
sofferenze che vi appaiono spesso trascurate o ignorate dalla
Chiesa. Vorrei allora dirvi che la comunità cristiana ha riguardo
del vostro travaglio umano.
Certo, alcuni tra voi hanno fatto
esperienza di qualche durezza nel rapporto con la realtà
ecclesiale: non si sono sentiti compresi in una situazione già
difficile e dolorosa; non hanno trovato, forse, qualcuno pronto ad
ascoltare e aiutare; talvolta hanno sentito pronunciare parole che
avevano il sapore di un giudizio senza misericordia o di una
condanna senza appello. E hanno potuto nutrire il pensiero di essere
stati abbandonati o rifiutati dalla Chiesa.
La prima cosa che vorrei dirvi,
sedendomi accanto a voi, è dunque questa: “La Chiesa non vi ha
dimenticati! Tanto meno vi rifiuta o vi considera indegni”.
Mi vengono in mente le parole di
speranza che Giovanni Paolo II rivolse alle famiglie provenienti da
tutto il mondo in occasione del loro giubileo nel 2000: “Di fronte
a tante famiglie disfatte, la Chiesa si sente chiamata non a
esprimere un giudizio severo e distaccato, ma piuttosto a immettere
nelle pieghe di tanti drammi la luce della parola di Dio,
accompagnata dalla testimonianza della sua misericordia”
(Discorso, 14.10.2000, n.6).
E allora se avete trovato sul vostro
cammino uomini o donne della comunità cristiana che vi hanno in
qualche modo ferito con il loro atteggiamento o le loro parole,
desidero dirvi il mio dispiacere e affidare tutti e ciascuno al
giudizio e alla misericordia del Signore.
In quanto cristiani sentiamo
per voi un affetto particolare, come quello di un genitore che
guarda con più attenzione e premura il figlio che è in difficoltà
e soffre, o come quello di fratelli che si sostengono con maggiore
delicatezza e profondità, dopo che per molto tempo hanno faticato a
comprendersi e a parlarsi apertamente.
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CALENDARIO
LITURGICO |
VI di Pasqua: At.8,5-8.14-17; 1Pt.3,15-18; Gv.14,15-21
anno A
2 salterio
|
Martedì
|
29
|
8.30
|
memoria
di tutti i defunti
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Mercoledì
|
30
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Giovedì
|
1
|
8.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Venerdì
|
2
|
18.30
|
memoria
di Granziera Natale e Donadel Ermenegilda
|
Sabato
|
3
|
18.30
|
memoria
di Dal Bo Celeste e Amalia
memoria
di Zanin Augusto e Fuser Aldo
|
Domenica
Ascensione
|
4
|
9.00
10.30
|
memoria
di Buso Eldo
memoria
di Cattai Pietro e Vittoria
memoria
di Rosada Mario
memoria
di Zannello Maddalena in Mandia
memoria
di Dal Ben Dante
memoria
defunti famiglia Dal Ben Dante
memoria
di Bellotto Giuseppe
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CALENDARIO
PASTORALE
|
Nel
mese di maggio, alle ore 19.30
dal
lunedì al sabato,
recita
del Rosario in Cappella
|
Martedì
29
incontro
di catechesi
alle ore 9.00
oppure
alle 20.30
|
Giovedì
1° maggio,
la
Messa è alle 8.30
|
Domenica
4 maggio
festa
del fanciullo
Santa
Messa alle 10.30
|
Mercoledì
7 maggio,
alle 20.30,
incontro
dei genitori
dei
bambini
che
il 25 maggio fanno la 1° comunione
|
confessioni:
venerdì
9 con
d. Roberto
sabato
10 con
d. Carlo
dalle
ore 16.00 alle 19.00
|
Sabato
10 maggio alle ore 21.00
Veglia
di Pentecoste
Non
ci sarà la Messa delle 18.30
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Domenica
18
Maggio
Festa
dell’appartenenza
–
iscrizioni
al pranzo presso il bar parrocchiale
sabato
12 e 19 – domenica 13 e 20: dopo la Messa;
dal
14 al 18, lunedì 21 e martedì 22, dalle ore 17.00 alle ore
19.00
quota:
12,00 euro. Per i bambini fino a 10 anni, euro 6,00.
Il
pranzo, preparato dalla Polisportiva,
sarà
condiviso nel capannone
di
Via Monticano
per
la festa di tutti sono graditi i dolci
|
Domenica 25,
alla Messa delle 10.30, prima
comunione
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