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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

Annuncio

anno 18  n. 9      25. 01. 2009   

 

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Padre, trasforma la nostra umanità

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Padre, che esulti là dove regna l’amore,

brilla nei nostri corpi da te santificati,

consacrati e resi fecondi.

L’adesione alla tua volontà

trasformi la terra in un lembo di cielo.

Rendici amore per chi ha bisogno d’affetto,

pane per chi ha bisogno di cibo,

sole per chi ha bisogno di luce.

La nostra fede si manifesti attraverso il perdono,

la riconciliazione, la carità verso tutti,

compresi i nemici.

L’ora della prova si converta

in opportunità per crescere nell’Amore.

Dona alla nostra quotidianità l’estasi dell’amplesso

nel sacramento ogni giorno rinnovato.

Confermaci nell’Amore,

sì che brilli qui sulla terra

ed eterno regni nei cieli.

Ascolta l’intercessione di tua Madre

che, come a Cana, prega

perché non manchi mai il vino.

 

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LE  «RADICI CRISTIANE»

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Si è molto parlato negli ultimi anni delle «radici cristiane» della nostra civiltà occidentale. Se ne è fatto spesso un uso politico per giustificare scelte conservatrici e xenofobe. Ma se ne parla avendo perduto di vista la vera «radice» del cristianesimo: Gesù di Nazaret, origine e compimento della vita cristiana.

Per molti cristiani, la perdita del riferimento a Cristo, si manifesta con lo smarrimento del significato del battesimo.

Il Vescovo Corrado nel piano pastorale osserva:

«E’ opportuno che ci rendiamo conto di un fatto abbastanza diffuso anche nel nostro ambiente: da un lato quasi tutti i cristiani ci tengono ancora molto a far battezzare i loro figli; dall’altro, non sempre il Battesimo richiesto è compreso e vissuto secondo il significato che la fede cristiana gli riconosce. In questa situazione il battesimo rischia di essere considerato un rito che esprime una appartenenza culturale, piuttosto che un fatto assolutamente decisivo per la vita della persona» (Chiamati a riscoprire e a vivere la dignità battesimale, 1).

Dunque, ad essere decisiva per la vita delle persone è la loro stretta relazione con Cristo e non l’appartenenza ad una cultura, anche se intrisa di segni cristiani.

La radice dei credenti è la persona di Cristo. Gesù è la vite e noi siamo i tralci (cf. Gv 15, 1-7). Siamo innestati in lui.

D’altra parte l’appartenenza a Cristo è universale e  possibile in qualsiasi realtà sociale.

Il rapporto personale con Cristo immerge il credente nel suo mistero pasquale e gli cambia la vita. Entra nel progetto evangelico e abbandona i condizionamenti del mondo, a qualsiasi cultura appartenga. Occorre preoccuparci di essere coerenti con la vocazione battesimale.

                                                                                                                             Elio

 

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IL CONCILIO E LO SPIRITO

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Il 25 gennaio è una data importante: cinquant’anni fa Papa Giovanni XXIII annunciava la convocazione del Concilio ecumenico Vaticano II. La nostra fede e la nostra storia dipendono molto da quella data. 

Lo spirito, i dibattiti e i documenti del Vaticano II hanno aperto la strada ad un rinnovamento della Chiesa che resta tuttora incompiuto.

Nel post Concilio vediamo luci e ombre in forte contrasto fra loro, segno che esso ha inciso nella vita, nella cultura e nella società.

Sono avvenute cose incredibili: molti bastioni sono caduti, mille semi sono stati deposti, mille esperienze nuove, per lo più sotterranee, si sono sviluppate, vecchie ostilità sono state superate e continua un cammino di rinnovamento e di fedeltà al vangelo interessante.

Non sono mancati timidezze, paure, arretramenti e  sbandamenti. 

In questo riconosciamo lo stile di Dio: il suo regno soffre violenza e cresce con i passi dei piccoli e dei poveri, nella testimonianza di minoranze convinte e fedeli. Come e dove cresca, l’uomo non lo sa. 

Lo Spirito c’è anche oggi, come al tempo di Gesù e degli apostoli: sta operando e arriva prima di noi, lavora per il futuro meglio dei figli della luce e anche di quelli delle tenebre. A noi non tocca né seminarlo né svegliarlo, ma riconoscerlo, accoglierlo, assecondarlo, preparargli la strada e andargli dietro decisamente. Lo Spirito c’è e non si è mai perso d’animo davanti al nostro tempo; al contrario sorride, danza, penetra, investe, arriva là dove mai avremmo immaginato. La nostra epoca conosce ora una crisi nodale, di cui vediamo i primi segni nel mondo economico e sociale. La crisi vera e profonda è quella culturale ed è causata dalla perdita di Dio e del trascendente e di conseguenza dei valori della persona e della comunità. Lo Spirito c’è e sta giocando, invisibile e spoglio dei mezzi umani, l’unica partita vittoriosa da combattere, quella della croce. Molti oggi si vanno interrogando e attendono un segno dalla Chiesa, che si presenta come comunità di fratelli guidati dalla parola di Dio, che vivono per amore e con gioia da poveri e da servi dell’uomo.

E’ il tempo della Chiesa umile e forte. Se non ora, quando?

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CALENDARIO LITURGICO

III tempo ord.: Gn. 3,1-5.10; 1 Cor. 7,29-31; Mc. 1,14-20

anno B                                                       3 salterio

Martedì

27

8.30

memoria di tutti i defunti

 

Mercoledì

28

 

18.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Giovedì

29

7.30

memoria di tutti i defunti

 

Venerdì   

     

30

18.30

 

memoria di Breda Antonio

intenzione di Granziera Luigino e Paola

 

 

Sabato

31

18.30

 

memoria di Gatti Agostino e Antonietta

memoria di Sanson Antonio

 

Domenica

IV tempo ordinario

1

9.00

 

 

 

 

10.30

memoria di Buso Eldo

memoria di Donadel Antonio e Bruna

memoria di Sperandio Rita

 

memoria di Naste Bartolomeo

memoria def. famiglia De Giusti Gaetano

 

CALENDARIO   PASTORALE

Oggi, a Vittorio Veneto, seconda giornata

del convegno di pastorale familiare

Il 26 gennaio 2008

Corrado Pizziolo

riceveva l’ordinazione episcopale e diventava nostro Vescovo

CATECHESI 

 

MARTEDÌ 27  gennaio

in due orari:

alle ore   9.00 oppure

alle ore 20.30

Tema della catechesi:  L’INIZIAZIONE  CRISTIANA

 

confessioni nel mese di febbraio:

 

     venerdì 13 dalle ore 15.00 alle 19.00

con don Roberto

 

     sabato  14 dalle ore 15.00 alle 18.00

con don Carlo

Domenica 15 febbraio

il Vescovo sarà

nella nostra parrocchia

e celebrerà il sacramento della Cresima

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  Per preparare la celebrazione della Cresima, di domenica 15 febbraio,

facciamo prove di canto.

In salone, alle ore, 20.30:

MERCOLEDÌ 4  e  MERCOLEDÌ  11 

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)