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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 17  n. 04       23. 12. 2007   

 

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    Per una spiritualità ecclesiale

 

                                                         Testimoni dell’incarnazione

 

Un altro anno se ne va e nella nostra memoria si rincorrono immagini drammatiche: omicidi, abusi sui bambini, traffici di morte, stupri di donne e torture di avversari o di minoranze etniche e culturali ...

Ma non possiamo dimenticare alcune persone che ci hanno lasciato in questo 2007 e che sono state voci dei valori in mezzo al mondo lontano da Dio e invaso da ignoranti camuffati da maestri di vita.

Luigi Sartori, un teologo che ha proseguito e incarnato con grande passione la spinta innovatrice del Concilio Vaticano II.

Giuseppe Alberigo, autorevole studioso della storia della Chiesa, che ci ha offerto una interpretazione lucida e feconda del Concilio, e ne ha portato i fermenti nel dialogo ecclesiale e culturale.

Pietro Scoppola, figlio del Concilio, uomo libero e di profonda fede che ha coniugato la libertà del pensiero con la fedeltà, seriamente impegnato e dolcemente inquieto, interprete di una Chiesa pellegrina accanto agli uomini e alle donne del nostro tempo.

Oreste Benzi, il prete dalla tonaca lisa e innamorato di Cristo, una vita spesa a favore degli ultimi, che si è fatto carico di tanti problemi sociali che affliggono il mondo contemporaneo.

Enzo Biagi, punto di riferimento ideale e morale nel mondo del giornalismo e della televisione e testimone della speranza.

Accanto a questi ricordiamo altre persone vicine a noi che proprio nella morte hanno mostrato il volto della loro fede e del loro amore.

Accanto agli sfruttatori e ai menestrelli di turno crescono i testimoni che, come il bambino Gesù, chiamiamo Emmanuele, Dio con noi.

                                                                                             Don Carlo

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LA PREGHIERA DEL SIGNORE

 

Una delle preghiere con cui la comunità cristiana si rivolge a Dio in modo gioioso durante l'eucaristia è certamente il Padre Nostro.

Essa occupa un luogo significativo in diverse celebrazioni liturgiche come, alla fine delle Lodi e dei Vespri e nel rituale del Battesimo. Faremo alcune riflessioni circa il significato che il Padre nostro  ha in preparazione alla comunione eucaristica nella santa Messa.

Nel Messale Romano questa preghiera costituisce il primo dei momenti che preparano alla comunione; poi è seguito dallo scambio della pace e dalla frazione del pane. Il significato della preghiera del Signore, in questo momento della liturgia eucaristica, è spiegato così dal Messale: "In essa si chiede il pane quotidiano nel quale i cristiani scorgono anche un riferimento al pane eucaristico, e sì implora la purificazione dei peccati, così che realmente i santi doni vengano dati ai santi " (Ordin. Gen. Messale Romano par. 81).

Il Messale mette in rilievo anche il senso penitenziale di questa preghiera. Al momento di accostarsi alla mensa del Signore i fedeli riconoscono la loro debolezza, per cui a ragione devono dire: "Rimetti a noi i nostri debiti".

Partecipare al corpo e al sangue del Signore è un dono che va oltre i nostri meriti; perciò "osiamo dire " Padre nostro. L'umiltà e la fiducia sono i sentimenti più adatti per chi si avvicina all'eucaristia, ma devono essere uniti ad un atteggiamento di fraternità e riconciliazione tra tutti i presenti alla celebrazione: "Perdona a noi … come anche noi perdoniamo ai nostri debitori".

Il Messale dice che il Padre nostro durante la messa può essere recitato o cantato. Noi lo cantiamo perché vogliamo esprimere al Padre la nostra condizione di creature deboli, bisognose del suo pane, del suo perdono e del suo aiuto contro il male. Non è comunque "un canto" ma una preghiera che si accompagna a una melodia semplice che tutto il popolo può cantare e che mette in rilievo che le parole sono più importanti della bellezza della musica.

                                                                                                   Gianfranco

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Carissimo don Carlo

A lei e a tutti i parrocchiani il nostro augurio

più caro sostenuto dalla nostra preghiera

per lei

e per ciascuno, affinché Gesù,

come sole che sorge, illumini

ogni vostro giorno.

E sarà

sempre Natale.

Auguri cari

e grazie!

Le sorelle clarisse

           di Firenze

 

Le monache clarisse del monastero di S. Agnese d’Assisi, di Firenze, hanno con la nostra comunità, nelle persone di don Carlo e Rita, un dialogo epistolare. Questo contatto è  iniziato nei primi mesi del 2006, a seguito di una segnalazione circa la loro difficoltà a sostenere le ingenti spese che la ristrutturazione importante ed urgente del  monastero in cui vivono richiedeva.

L’anno scorso, dopo un primo contatto epistolare, Rita è stata ospite delle clarisse ed ha conosciuto di persona la loro realtà e situazione.

Attraverso il Fondo di Solidarietà la nostra parrocchia è andata incontro alle esigenze di questa comunità monastica, e attraverso lo scambio epistolare riceve e dona compagnia spirituale, ricordo nella preghiera e sostegno delle reciproche fatiche e gioie.

E’ bello sapere che a Firenze, collocata su un posto magnifico,

vive una comunità di monache

nel cui cuore abitiamo anche noi.

 

 

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CALENDARIO LITURGICO

IV Avvento:          Is. 7,10-14; Rm. 1,1-7; Mt. 1,18-24 

anno A                                                         proprio

Lunedì

24

22.45

 

23.30

veglia di preghiera

 

per i defunti della parrocchia

 

Martedì

25

9.00

 

 

10.30

 

per la nostra chiesa diocesana

memoria di Todisco Angelina e Luciano

 

memoria di Pavan Eugenio e Gardenal Ines

 

Mercoledì

 

26

9.30

 

 

memoria di Collodel Italo

 

Giovedì

27

7.30

memoria di tutti i defunti

Venerdì           

 

28

18.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Sabato

 

29

18.30

 

 

memoria di Cagna Enrico

memoria di Freschi Eugenio

memoria defunti De Giusti e Donadel

memoria di Doimo Lorenzo

memoria di Doimo Guido

memoria di Borin Evaristo

 

Domenica

 

S. Famiglia

 

30

9.00

 

10.30

memoria di Bressan Giuseppe

memoria di Modolo Giovanni, Rosa, Francesco, Maria

 

memoria di Bonotto Cesira

 

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CALENDARIO   PASTORALE

CELEBRIAMO IL NATALE DI GESU'

 

       Nella notte del 24             Veglia              alle ore 22.45

                                                       Santa Messa   alle ore 23.30

 

            Nel giorno di Natale 

                                 Santa Messa     alle ore 9.00 e alle ore 10.30

 

 

      Il giorno di Santo Stefano la Santa Messa è alle ore 9.30

 

Altre celebrazioni

   Lunedì 31 dicembre, alle ore 18.30, Santa Messa festiva

   Martedì 1° gennaio, S. Messa alle ore 9.00 e  alle ore 10.30

            

    Catechismo,  Lodi  e  Vespri

riprendono dopo la festa dell’Epifania

 

Buon Natale

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)