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                           Un cuore solo e un'anima sola

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Nelle domeniche del tempo di Pasqua la liturgia ci propone, come prima lettura, il racconto degli Atti degli Apostoli in cui si narrano le vicende della Chiesa nelle sue prime esperienze dopo la Pasqua e la discesa dello Spirito Santo.

Pur raccontando fatti che per noi sono lontani nel tempo si tratta di Parola di Dio che parla a noi oggi e ci interpella.

In questa domenica ci viene presentato il segno della comunione fraterna vissuto dalla prima comunità cristiana:

“La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuor solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era tra loro comune” (At 4,32).

Molti dicono che questa è utopia perché si fermano all’aspetto economico o sociale e non vanno alle motivazioni profonde che rendono naturale, per chi è venuto alla fede, questo modo di vivere.  

Chi fa esperienza della Pasqua di Cristo è liberato da ogni paura.

Gli viene naturale partecipare alla vita della comunità con umiltà e gratuità, realizzando l’ideale di amicizia, di fraternità e di  condivisione dei beni che Gesù ci ha lasciato.                      Vincenzo

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La preghiera a Bose

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Continuiamo la pubblicazione della meditazione fatta da

Guido Dotti, monaco di Bose, sulla preghiera nel suo monastero.

La preghiera comunitaria è rit­mata da tre «uffici» quotidiani, tre «ore» liturgiche che scandiscono la giornata: nella preghiera del mattino e della sera l'inno e il canto dei salmi introducono alla proclama­zione di un brano dell'Antico Testa­mento e del Vangelo (al mattino) e di un'epistola (alla sera), in modo tale che l'intero salterio passa ogni quindici giorni e nell'arco di un anno intero il Nuovo Testamento risuona per l'insieme della comu­nità, mentre l'Antico si snoda su tre annate.

Un breve momento di silenzio favorisce l'interiorizzazione della Parola proclamata, quindi il canto del Benedictus (al mattino) o del Magnificat (alla sera) aprono a una preghiera litanica seguita da un'intercessione, conclusa con un'orazione, dal canto del Padre nostro e dalla be­nedizione conclusiva.

La preghiera di mezzodì, pausa più breve nel ritmo feriale di lavoro, canta con l'inno e la salmodia il Signore del tempo, richiama un versetto del Vangelo del giorno e offre una lettura spirituale conclusa da un'orazione. E’ una sosta che orienta la giornata verso l'unico Signore delle nostre vite.

Al sabato sera e ogni vigilia di solennità, ha luogo una veglia comunitaria che prepara alla celebrazione eucaristica dell'indomani, «preghiera delle preghiere».

In questa veglia, all'ascolto dei testi propri della do­menica o della festa - intercalati dal canto del salmo 119 che celebra le meraviglie della Legge - fa seguito la lectio divina comunitaria.

Chi presiede spiega le Scrit­ture, aiutando fratelli e ospiti a cogliere l'unità spiri­tuale del messaggio in esse contenuto e a far sì che la Parola proclamata divenga davvero Parola di vita per il «qui e ora» della comunità.

                                                              /continua nel prossimo numero/

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Spazio     al       gioco

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La nostra parrocchia dispone di alcuni spazi che favoriscono l’incontro delle persone e la condivisione.

Il sagrato permette alla comunità di incontrarsi  prima e dopo la celebrazione dell’Eucaristia, di vivere momenti di preghiera, e di far memoria dei segni fondamentali della fede: il pesce, l’acqua, il fuoco, la vigna.

Nella casa parrocchiale i bambini e i ragazzi si incontrano per il catechismo, l’oratorio, il grest.

Anche il “bar” è un servizio che la parrocchia offre per favorire l’incontro, la conoscenza tra le persone e momenti di convivialità.

Attualmente è aperto la domenica, il sabato pomeriggio, e su richiesta dei gruppi parrocchiali.

La nostra parrocchia ha anche un campo, che può essere usato sia per il calcio sia per la pallavolo, dato che la piattaforma per la pallavolo non è attualmente utilizzabile per i lavori che sono in corso.

Tutti questi spazi vengono utilizzati con una finalità educativa cristiana.

Dal 27 aprile, la comunità è nella possibilità di

aprire il campo di calcio

il martedì dalle ore 20.30 alle 22.00

il giovedì dalle ore 15.30 alle 17.30

il venerdì dalle ore 15.30 alle 17.30

aprire per il ping pong e il calcetto (calciobalilla)

                  il martedì dalle ore 20.30 alle 22.00

Giorni ed orari si possono ampliare se c’è la disponibilità di qualche altro adulto ad essere presente, per garantire l’uso corretto degli spazi e la sicurezza di coloro che li usufruiscono.

Per saperne di più rivolgersi a Gigi. Tel. 0438.35255

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