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Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |

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anno
16 n. 35
21.
10. 2007 |
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Per
una spiritualità ecclesiale
Tra
miracolo e passione
Nella
religione cristiana il miracolo ha sempre avuto grande rilievo.
E’
anche oggi la prova richiesta per proclamare una persona beata e
santa. Il mondo occidentale invece dà valore ai percorsi umani e
ritiene che il miracolo è una prova materiale che contamina la
purezza della fede.
La
gente chiama miracolo l’uscita istantanea dal dolore o la
soddisfazione immediata di un desiderio o l’evento sopranaturale
che dimostra la fede.
Eventi
di questo tipo non danno certezze, perché possono essere compiuti
da Dio ed anche dal demonio e quindi essere buona notizia ed anche
fraintendimento del vangelo.
Gesù
ha detto beati coloro che credono senza vedere. La fede ha una
qualità spirituale che predilige miracoli di altro tipo. Il Cristo
ha raccomandato di non raccontare i miracoli mentre ha mostrato a
tutti il dolore della sua passione. Egli non ha consegnato la fede
allo stupore del miracolo ma alla solidarietà con Dio e con il
dolore del mondo.
Perché
cercare prove dal cielo mentre esse vengono dalla terra?
L’ultimo
Concilio dichiara che
la Chiesa
si sente intimamente solidale con il genere umano e la sua storia.
Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di
oggi, dei poveri soprattutto e di coloro che soffrono, sono proprie
dei discepoli di Cristo. Ogni giorno accade il miracolo della
trasformazione degli uomini in un solo corpo, il corpo del Cristo
che è
la Chiesa
, nella comunione dei beni del cielo e della terra.
La
spiritualità ecclesiale ci domanda di essere cittadini del vangelo.
La
pasqua infatti è il miracolo vero, sia nella risurrezione sia nella
morte.
Viene
dalla terra e richiede la fede con cui Gesù ha vissuto la passione.
Questa scelta ci permetterà di vedere Dio che trasforma il mondo e
di essere gratificati in ciò che Dio partorisce nella passione
della comunità.
Don Carlo
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IL
CANTO DELLALLELUIA
AL
VANGELO
Il
Vangelo costituisce il culmine della liturgia della Parola.
Alla
sua proclamazione è data la massima venerazione e onore e, per
distinguerla dalle altre letture, viene proclamato da un ministro
ordinato, il diacono o il celebrante.
Nelle
solennità il vangelo viene portato in processione e incensato.
Il
ministro si prepara alla lettura con la preghiera, mentre il diacono
riceve la benedizione dal sacerdote.
L’assemblea
dei fedeli si dispone all’ascolto con un canto di acclamazione e
di gioia e mettendosi in piedi.
Tale
acclamazione costituisce un rito a sé stante, con il quale
l’assemblea accoglie e saluta il Signore che sta per parlare
attraverso il Vangelo.
Con
il canto l’assemblea manifesta la propria fede nella presenza del
Maestro che è in mezzo al suo popolo come Parola di Vita.
Il
canto al Vangelo è costituito dall’acclamazione: ALLELUIA!,
parola ebraica che vuol dire “ lodate il Signore!”. Viene
proposta in canto dal coro o dal cantore a cui si unisce tutta
l’assemblea nel modo seguente.
Il
coro o il solista canta un versetto, tratto da un salmo o dai testi
della liturgia del giorno, e l’assemblea risponde cantando
l’ALLELUIA!
Nel
tempo di Quaresima, per sottolineare il significato di conversione e
di penitenza, proprio di
questo tempo liturgico, l’ALLELUIA viene sostituito con un altro
canto di acclamazione e di lode.
Nella
Pasqua l’ALLELUIA! esprime la gioia e la festa che esplode
nell’assemblea dei fedeli per la certezza che il Cristo è davvero
risorto, e ha sconfitto la morte per sé e per tutti.
Tutti,
durante l’eucaristia della domenica, siamo invitati a partecipare
con questi sentimenti all’acclamazione al Vangelo.
Gianfranco
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CALENDARIO
LITURGICO |
XXIX t. ord.:
Es. 17,8-13; 2Tm. 3,14-4,2; Lc. 18,1-8
anno C
1 salterio
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Martedì
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23
|
8.30
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memoria
di tutti i defunti
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Mercoledì
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24
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18.30
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memoria
di tutti i defunti
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Giovedì
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25
|
7.30
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intenzione
di Fernanda
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Venerdì
|
26
|
18.30
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memoria
di Collodel Italo
memoria
di Fava Pietro
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Sabato
|
27
|
18.30
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memoria
di Dalla Vista Cherubino
memoria
di Dal Pos Giuseppe
intenzione
di Fighera Antonio e Silvana
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Domenica
Sir.
35,12-18
2
Tm 4,6-18
Lc.
18,9-14
|
28
|
9.00
10.30
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memoria
di Bressan Giuseppe
memoria
di Petris Fernanda
memoria
di Miraval Mario ed Ersilia
memoria
di Buoro Augusta
memoria
defunti Perin e Lovat
memoria
di Pillot Giovanni e Amalia
memoria
di tutti i defunti
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CALENDARIO
PASTORALE
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Lunedì
22 ottobre
alle
ore 20.30,
si
riunisce il Consiglio
Pastorale.
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Incontri
dei genitori
dei
bambini e dei ragazzi del catechismo
Martedì 23 i genitori dei ragazzi
di 1– 2– 3 media
Mercoledì 24 i genitori dei bambini di 3 - 4 - 5
elementare
Gli
incontri, tutti alle ore 20.30, sono tenuti da don Carlo
e
comprenderanno anche le iscrizioni al catechismo
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Venerdì
26 ,
celebreremo
le
confessioni
dalle
ore 16.00 alle 18.00.
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Venerdì
26, alla Messa delle 18.30,
partecipano
i giovani che hanno ricevuto
la
cresima il 30 settembre scorso.
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Domenica
28 ottobre
alle
ore 15.00
la
prima assemblea
comunitaria;
l'argomento
sarà : il Circolo
Parrocchiale.
seguirà,
per tutti, una castagnata. |
Da
mettere in programma:
martedì
30
ottobre,
catechesi.
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Domenica
4 novembre,
alle
ore 16.00,
inizia
il cammino di fede
in
preparazione al battesimo.
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Domenica
11 novembre,
alla Messa dalle 10.30,
verrà
conferito il mandato alle catechiste. |
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