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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 16  n. 08        21. 01. 2007

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Che tutti siano uno

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Siamo a metà della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

Tutti sono invitati a pregare per l’unità della Chiesa, come ha fatto Gesù. Essi infatti sono inseriti in Cristo e formano con lui un solo corpo; sono chiamati a divenire una cosa sola come Gesù è una cosa sola con il Padre. Preghiamo dunque perché Dio ci aiuti a superare tutte le divisioni e a vivere una comunione simile a quella che vive la Trinità.  Quest’anno viene proposta l’attenzione a chi soffre.

Se la Chiesa è unita dà una risposta forte al bisogno dei poveri.  L’evangelista Marco racconta che Gesù condusse un sordomuto lontano dalla folla, parlò con lui solo e, toccandogli con le dita le orecchie e la lingua, gli disse: Effatà!, che significa Apriti!

E gli diede la capacità di udire e di parlare. In questo modo poteva realizzare con gli altri la comunione nella fede e nella preghiera e diventare una cosa sola con loro.

Questa guarigione realizza la profezia di Isaia: «Allora i ciechi riacquisteranno la vista, i sordi udranno, lo zoppo salterà come un cervo e il muto griderà di gioia». Il dono dell’udito rende l’uomo capace di ascoltare la buona novella e il dono della parola gli permette di comunicare agli altri ciò che ha udito.

La parola di Dio accolta e comunicata ci porta a condividere la fede e la vita ecclesiale, e lo Spirito santo ci unisce nelle cose di Gesù realizzando la nostra vocazione per il bene di tutti.

Come Dio ha ascoltato il popolo che implorava aiuto e come Gesù ha annunciato il vangelo ai poveri, così i cristiani uniti in Cristo dallo Spirito, si fanno solidali con coloro che sono nel bisogno e in questo modo promuovono l’unità di tutti gli uomini.

 

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I gesti liturgici

                                                dell'assemblea

 

Pregare con le braccia allargate

Il gesto di elevare le braccia al cielo è per se stesso una preghiera ed ha le sue radici nella tradizione biblica.

Il profeta Geremia nel libro delle Lamentazioni dice: «Preghiamo con tutto il cuore alzando le nostre mani a Dio che è nel cielo».

Mosè ottenne la vittoria contro Amalek non con la forza delle armi, ma solo tenendo le braccia alzate verso Dio.

Nell’antichità cristiana stare con le braccia aperte ed elevate era il gesto normale di pregare nella celebrazione liturgica.

Mentre il vescovo o il presbitero recitava le preghiere con le braccia levate, era regola che anche i fedeli ne imitassero il gesto.

Tertulliano, nel II secolo, precisa: «noi, quando preghiamo, non eleviamo soltanto le braccia, ma le allarghiamo raffigurando e annunciando così la passione di Cristo nostro Signore».

Nel Medioevo, quando la liturgia ha perduto la sua originaria dimensione comunitaria, l’atteggiamento della preghiera a braccia allargate ha lasciato il posto a quello delle mani giunte, gesto tipico della devozione privata.

Dopo la riforma conciliare, il Messale Romano prescrive che il celebrante reciti le orazioni presidenziali e la preghiera eucaristica a «braccia allargate», per richiamare l’atteggiamento di Cristo sulla croce. Anche per i fedeli prevede questo gesto durante il canto o la recita del Padre nostro, purché si svolga con dignità.

Si sta diffondendo l’abitudine di recitare il Padre nostro tenendosi per mano. E’ un gesto ricco di significato, ma privo della forza simbolica dell’antica tradizione liturgica. Modifiche di questo tipo vanno introdotte con prudenza e per breve tempo.

Allora l’alternanza dei segni può favorire la partecipazione attiva.

             Elio

 

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Una generazione narra all'altra...

 

Una generazione narra all’altra le tue opere, annuncia le tue meraviglie! (Sal 145,4).

Con queste parole il salmista esprime la gioia che una comunità dovrebbe avere nel trasmettere la propria fede ai   bambini   e   ai   giovani   che   sono   appunto   le   nuove generazioni, il futuro della Chiesa e della società.

Potremmo  esprimere  con  queste  parole  il  senso  dei  vari cammini   che   stanno   facendo   i   genitori   dei   bambini   in parrocchia.

Come i genitori cercano di dare sempre ai figli le cose migliori e di comunicare loro le esperienze più belle e importanti, così la comunità cristiana deve prendersi cura dei suoi "virgulti" più giovani, sin dall'inizio della loro vita.

Quali sono le opere che la nostra generazione di adulti può narrare a quelle più giovani? Quali sono le meraviglie da annunciare loro? Quali sono i modi e le occasioni più giuste per trasmettere loro i valori della vita e del vangelo in questo nostro tempo?

Insieme con i genitori dei bambini del post-battesimo stiamo cercando le risposte a queste domande attraverso una serie di incontri nel corso dell'anno pastorale (circa ogni 2 mesi).

 

Il prossimo incontro,

aperto a tutti i genitori che hanno figli in età pre-scolare,

si terrà in parrocchia

domenica 28 gennaio alle ore 16.30

 

Durante l'incontro è previsto il servizio di animazione dei bambini. Si concluderà, come consuetudine, con un momento di festa insieme.

Con gratitudine affidiamo al Signore questi cammini perché buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature (Sal 145,9).

                                                                                Vincenzo

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CALENDARIO LITURGICO

III T.ord.:  Ne.8,2-10; 1Cor.12,12-31; Lc.1,1-4;4,14-21

anno C                                                       3° salterio

Martedì

 

23

8.30

memoria di De Giusti Giacomo

intenzione di Momesso Giuseppe

 

Mercoledì

 

24

18.30

 

memoria defunti Rosolen

 

Giovedì

25

7.30

memoria def. famiglia Da Ros

Venerdì           

26

18.30

 

memoria di Da Dalt Amabile

memoria di Doimo Dino

 

Sabato

 

27

18.30

 

 

memoria di Doimo Dino

 

Domenica

IV t. ord.

 

Ger. 1,4-19

1 Cor.12,31-13

Lc. 4,21-30

28

9.00

 

10.30

 

memoria di Bressan Giuseppe

 

memoria di Bonotto Cesira

memoria di Da Re Domenico e Pierina

 

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CALENDARIO PASTORALE

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 Consiglio Pastorale e Comunità

oggi si incontrano

dalle ore 15.30

alle ore 18.00 circa

Ci confronteremo su:

L’ambito ecclesiale    della fraternità

per dare slancio a questo aspetto della vita ecclesiale, 

che concretizza e rende credibile l’ascolto e la lode.

Lunedì 22, alle ore 20.30,

si incontra il gruppo   per la missione

 

Martedì 23, alle 20.30,

 incontro dei fidanzati

 

Mercoledì 24, alle 20.30, 

si incontra il gruppo giovani 

del servizio liturgico

 

Domenica 28 gennaio, alle 16.30,

incontro per i genitori 

che hanno figli in età prescolare: post-battesimo

 

Confessioni

 

Venerdì 26, alle 16.00,   con don Roberto

 

Sabato 27, alle 16.00,   con don Carlo

 

 Lunedì 29, 

nella nostra parrocchia, 

si riuniscono le segreterie dei 

Consigli Pastorali 

della nostra Unità Pastorale

 

Mercoledì 31, Ore 20.30

si riunisce il Consiglio Pastorale. 

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)