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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 20  n. 04      19. 12. 2010   

 

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Arrivano i giorni della venuta,

  e Colui che deve venire verrà

 

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Arrivano i giorni che compiono l’attesa e che svelano il desiderio dei cuori, ciò che li riempie o che li svuota.

Mentre il nostro ritmo di vita si fa più incalzante e sempre più cose ci riempiono, mentre viviamo il frammento del tempo come fosse il tutto e fatichiamo a guardare lontano, arrivano i giorni.

nativita2 - CopiaEd è un regalo grande che Dio ci fa.

Dio entra nel tempo e rende possibile l’incontro. Ma occorre volgere lo sguardo e i sentimenti verso di Lui, chiederci dove siamo rispetto a Lui e quale intensità e verità abitano la nostra attesa.

Arrivano i giorni e i cristiani rallentano il ritmo, creano le condizioni esteriori ed interiori per porsi alla presenza di Colui che viene, per rivisitare la propria vita ed aprirsi con cuore rinnovato e riconciliato alla consegna che Egli fa di sé. Come comunità cristiana disponiamo un tempo per lasciarci raggiungere dalla Parola e prendere coscienza del peccato nostro e del mondo, per confessare l’amore di Dio e rinnovare e rinsaldare il nostro amore a Lui e la nostra scelta del Regno.

Nella celebrazione penitenziale di lunedì e nelle confessioni individuali di mercoledì vivremo questa sosta. E la grazia del Natale si riverserà in noi in modo abbondante e nuovo.                                     Rita

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Natale

il futuro di Dio

 

Accanto alla cassa del supermercato c'è una carrozzina; dentro, un neonato. Nella calca nessuno bada agli altri, sono tutti presi dal far valere il loro turno, dallo spuntarla sugli altri e dal finire presto. Ma dinanzi al bimbo si fermano in tanti, gli sorridono, gli dicono qualche paroletta gentile.  I bambini hanno il singolare potere di spezzare l'estraneità e il mutismo della nostra società e di creare un legame, semplicemente con il loro esserci.

I bambini appartengono ai loro genitori, alla loro famiglia, ma al tempo stesso appartengono a noi, a tutti. Sono per così dire un «bene comune». In certo qual modo vale per i bambini in genere, cioè per ogni bambino, ciò che il profeta annunziò di un bambino: Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio (Is 9, 5).

 

I bambini sono doni, doni fatti a noi, a tutti. Cosa ci viene donato, in loro? Risposta: il futuro. Questo è ovvio: se non ci fossero bambini l'umanità non avrebbe futuro. Ma la nostra risposta ha un senso più profondo. Istintivamente sperimentiamo il bambino come una promessa, come l'aurora di quel futuro migliore che ci auguriamo. A un bambino non chiediamo soltanto: Che futuro hai? Ma anche: Quale futuro ci porti? E in effetti come sarà il futuro, cosa succederà o non succederà dipende da coloro che sono bambini oggi. Il futuro è già nato, nei bambini che nascono.

 

Ognuno di noi è stato bambino. Ma se anche siamo «in gamba» e «di successo», non abbiamo forse parzialmente tradito le speranze di futuro che in noi erano state riposte? Per la salvezza, la liberazione, la pienezza, per quel bene che ci si aspetta dal futuro le nostre spalle, le spalle di tutti coloro che sono stati bambini, sono troppo deboli. Ma è poi vero, questo? Le spalle di tutti?

Prestiamo nuovamente ascolto alle parole del profeta: Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine (Is 9, 5-6a).

 

Il futuro ci è nato in Colui che ci è nato a Natale: in Gesù. In lui Dio stesso è venuto ad abitare in mezzo a noi. Il Signore del futuro si è fatto bambino. E nato in disparte, nella mangiatoia della stalla di Betlemme. Ma è accaduto e, anzi, ancor più vuole accadere ciò che è accaduto con il neonato in carrozzina alla cassa del supermercato: il bambino sta in mezzo, crea comunione, unisce, lega.

Un bambino è nato per noi. Prendiamo questo Bambino in mezzo a noi, cerchiamolo insieme come fecero i pastori di Betlemme, viviamo in modo tale che egli abbia presso di noi diritto di vita, che trovi casa, presso di noi. Così egli stabilirà la pace, donerà il futuro. Molti troveranno la speranza, se troveranno il Signore in mezzo a noi. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro (Mt 18,20).

Questa è una parola-chiave per il futuro: noi uniti nel suo amore, l'amore in mezzo a noi, l'amore in cui è nato il futuro.

                                                                             Klaus Hemmerle, vescovo

 

Ecco, l'atteso dalle nazioni è vicino

  Buon Natale

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CALENDARIO LITURGICO

IV Avvento:                         Is. 7,10-14; Rm. 1,1-7; Mt. 1,18-24

anno A                                                                             proprio

Martedì

21

8.30

 

memoria di De Giusti Giacomo

 

Giovedì

23

7.30

memoria di tutti i defunti

 

Venerdì

24

22.45

 

23.30

Veglia

 

Santa Messa nella notte

 

Sabato

Natale del Signore

 

25

9.00

 

10.30

memoria di Tonon Pasqua

memoria di Camatta Rina

 

memoria di Pavan Eugenio e Gardenal Ines

memoria di Todisco Angelina e Luciano

 

Domenica

Santa Famiglia

 

 

 

26

9.00

 

10.30

 

memoria di tutti i defunti

 

memoria di Gatti Agostino e Antonietta

memoria di Freschi Eugenio

memoria di Breda Augusta

 

 

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CALENDARIO  PASTORALE

   Lunedì 20, alle ore 20.30

CELEBRAZIONE PENITENZIALE COMUNITARIA

Martedì 21, alle ore 18.00,

 i bambini di 3°, 4°, 5° e i loro genitori vivono insieme un tempo di preghiera.

 Questa settimana, per loro, non c’è l’incontro di catechismo

Mercoledì 22, dalle ore 15.00 alle 19.30 

con don Roberto e don Carlo

CONFESSIONI INDIVIDUALI

Celebrazione del Natale

 

- Venerdì 24:

  ore 22.45: veglia di preghiera

  ore 23.30: Santa Messa

 

- Sabato 25:

  ore 9.00 e ore 10.30: Santa Messa

 

  La Messa della sera NON viene celebrata

  Domenica 26, 

festa della santa famiglia

  La casa di via degli Olmi è aperta lunedì 20, dalle 15.00 alle 18.00. 

Chiude per il tempo di Natale e riaprirà lunedì 10 gennaio 2011

Ecco, viene il

Signore,

re della gloria

Gli ammalati o gli anziani che non possono recarsi in chiesa 

e che desiderano ricevere il sacramento della confessione o l’eucaristia, avvisino in parrocchia chiamando lo 0438.23870 

dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 18.00

 

 

 

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV)