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Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |

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anno
16 n. 39
18.
11. 2007 |
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Due
volte l’anno Annuncio
viene portato nelle case, cioè in prossimità della Pasqua e della
festa della Madonna della salute.
La Pasqua
è la celebrazione centrale della Chiesa universale e
la Madonna
della salute è una festa di devozione legata alla storia e alla
fede delle popolazioni venete e quindi anche della nostra comunità.
Lo portiamo nelle case per invitare a partecipare alla memoria di
questi eventi che interessano, anche se in modo diverso, la
parrocchia.
Per
una spiritualità ecclesiale
Durante
quest’anno pastorale il parroco cura su Annuncio una
rubrica che presenta la spiritualità cristiana e tratta alcuni
aspetti della vita di una comunità che si lascia condurre dallo
Spirito santo.
La
nostra comunità è fatta di praticanti e non praticanti.
Questa
realtà merita che riflettiamo in modo nuovo sulla importanza che
nella vita cristiana ha la partecipazione attiva.
Il
Signore ha rivolto ai cristiani la sua parola e ha riunito nella sua
comunità quanti gli hanno creduto, perché questa parola venga
condivisa, perché i sacramenti guariscano e santifichino e perché
cresciamo nella vita e nella fraternità che nascono da Dio.
Possiamo
dirci cristiani se riduciamo la religiosità all’iniziazione
cristiana che abbiamo ricevuto da piccoli e non percorriamo i
cammini che essa ha aperto per noi?
Essere
praticanti non è bigottismo ma rispondere al dono del Signore
e fare insieme i percorsi della grazia nella comunità
cristiana.
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DALLA
VITA DELLA COMUNITA'
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1
Ogni
anno pastorale
una
nuova tappa del cammino
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La
liturgia scandisce gli eventi della salvezza entro il periodo di un
anno perché essi siano nuovi e rinnovino le persone.
Le
sacre scritture vengono proclamate in un ciclo di tre anni, in modo
che diano alle celebrazioni un’intensità sempre nuova.
L’assemblea
si accosta agli eventi che celebra nella sua novità, perché le
persone crescono nel trascorrere del tempo portando nelle
celebrazioni le
situazioni e le aspettative della loro vita.
La
pastorale segue i percorsi della parola di Dio, della carità e
delle celebrazioni in modo che la comunità compia un cammino
progressivo, accompagnata ogni anno da un’idea guida.
Da
tre anni fermiamo la nostra attenzione sul mistero della Pentecoste,
in modo da accogliere meglio lo Spirito santo.
L’idea
guida di quest’anno, bella e stimolante, dice così:
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La
comunità del Risorto
manifesta
nella spiritualità ecclesiale
le
relazioni d’amore della Trinità
e
la sua fecondità.
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Apparteniamo
alla comunità che Gesù ha riunito attorno a sé dopo la sua
risurrezione. Alla morte del pastore il piccolo gregge si era
disperso ma il Risorto ha cercato i dispersi e li ha chiamati di
nuovo attorno a sé, dentro la comunità nata dalla sua pasqua e
animata dallo Spirito santo. Per questo chiamiamo
la Chiesa
, ed ogni parrocchia lo è, comunità del Risorto.
La
comunità inizia a vivere in Cristo le relazioni di amore e si
prepara a partecipare alla vita trinitaria nell’eternità.
La
parola di Dio, che quest’anno ascolteremo nella catechesi
e nelle celebrazioni ci aiuterà a conoscere queste grandi
realtà.
La
grazia di Dio e il nostro impegno la concretizzeranno.
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2
Presenze
nuove
per
ravvivare la pastorale
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Ogni
realtà vivente conosce momenti di crisi in cui la vita sembra
fermarsi o regredire, ma quando meno ce lo aspettiamo rifiorisce in
forme nuove. Gesù ha detto che è necessario che avvengano gli
scandali ma anche che niente è impossibile a Dio, perché nelle
prove e nelle tribolazioni egli opera con efficacia la
trasformazione dell’umano nel suo regno divino.
Nella
vita della comunità si sono affacciate nuove persone, e in
particolare nuove coppie giovani, che sono disponibili a partecipare
al lavoro pastorale secondo i bisogni della comunità.
Si
sono aperte possibilità nuove nel gruppo dei ministri straordinari
della comunione, dei lettori, dei cantori e dei
catechisti e in altri servizi importanti nella vita
ecclesiale.
Sta
nascendo soprattutto uno spirito nuovo che si manifesta
nell’offrire il proprio servizio per amore del Signore e nel
rispetto della comunità cristiana, cioè senza confrontarsi tra
persone, senza cedere a pregiudizi, giudicare e parlare male ma
sviluppando il bene che Dio opera nella nostra comunità.
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3
Il
Circolo parrocchiale
uno
spazio fraterno ed educativo
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Il
Circolo ci permette di organizzare le attività parrocchiali e la
gestione del bar con la copertura assicurativa e di interagire con
altri circoli e con le autorità nel rispetto delle norme di legge.
Le
adesioni al Circolo sono finora 260 e continuano.
Chi
vuole aderire trova la scheda per la raccolta dei dati in bar e in
chiesa. Basta compilarla e consegnarla in sacrestia o in bar.
Il
denaro raccolto va a coprire l’assicurazione e le altre spese.
A
gennaio gli iscritti al Circolo eleggeranno la presidenza e le
cariche previste nello statuto. Le persone elette saranno di
riferimento per quanti aderiscono al Circolo.
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4
Martedì
21 alle ore 15.00 e alle ore 20.30
memoria
della Madonna della salute
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Dio
ci colma di doni materiali e spirituali. Tanti cristiani pensano di
bastare a se stessi ma la vita è possibile solo entro le relazioni
e queste ci sono date dal Signore. La madre del Signore ha vissuto
in obbedienza a Dio e aperta al futuro che Gesù e i suoi discepoli
stavano costruendo. Essa è “madonna della salute” perché è
madre ed anche per l’apertura e la solidarietà che caratterizzano
la sua vita.
La
salute del corpo è un bene da ricercare e quindi anche da chiedere
a colui che ci ha creato perché possiamo essere attivi e felici.
Maria
sostiene la nostra preghiera quando non è egocentrica ma aperta al
compimento del disegno di Dio su di noi e
sulla creazione.
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5
Un’offerta
straordinaria
per
il Signore e la sua comunità
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Una
parrocchia vive con il contributo dei cristiani che la abitano.
E’
bello che sia così perché aiuta tutti a sentirla come propria
casa.
Ci
sono tante occasioni per dare il nostro contributo in denaro.
Questa
è straordinaria perché è possibile anche a quelli che non
frequentano la parrocchia ma possono contare sui servizi che offre.
Straordinaria
per lo stile con cui viene fatta. Noi non insistiamo sul denaro ma
educhiamo le persone ad essere generosi con Dio.
Anche
questa offerta potete portarla o mandarla senza che si sappia se lo
avete fatto o no o che cosa avete offerto. Lo sa naturalmente il
Signore, ma questo è bello perché il Signore gradisce anche le
offerte materiali quando sono segno di amore a lui e al suo regno.
Questa
offerta ci permette di fare pastorale, di mantenere le strutture
parrocchiali e di continuare a sostenere il fondo di solidarietà.
La
casa in via degli olmi, su cui vi ho tenuti informati, è a un buon
punto. A giorni arriveranno i serramenti, poi vedremo, in base alle
disponibilità di cassa, se continuare i lavori o attendere.
A
tutti il mio ricordo nella preghiera e cordiali saluti.
Don Carlo
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