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Parrocchia di Campolongo in Conegliano anno 18  n. 35      18. 10. 2009

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Il regno di Dio splende nel segreto

La prima catechesi ha richiamato un tema antico che in quest’anno pastorale ritorna in evidenza. Nella pastorale ci sono tante cose urgenti ma su tutte prevale il recupero dell’esperienza spirituale.

Dopo il tempo di cristianità si rivela ancora l’esperienza vincente.

A volte perdiamo tempo a lamentarci e a cercare i colpevoli delle cose che non vanno in questa stagione della Chiesa, che manifesta segni evidenti di sclerosi. La crisi della pastorale tradizionale ci stimola a convertirci alle realtà spirituali che vengono da Dio: la sua parola, la liturgia, la mistagogia o capacità di giocarle nella storia.

Gesù nella vita terrena è cresciuto come uomo e come figlio di Dio. Il divenire cristiani e il dirsi cristiani non sono ormai un atto di  conformismo sociale ma un atto di libertà. Libertà e fuoriuscita dalla posizione dominante ci domandano di manifestare Dio nella storia.

La Chiesa deve aprirsi al mistero di Dio che si compie in Cristo.

Il regno di Dio splende nel segreto, scriveva il teologo De Lubac.

Occorre vivere di Dio nel mondo e lasciarlo trasparire nei gesti, nelle parole e nei silenzi quotidiani, perché il mondo incontri Dio.

L’opera della Chiesa interessa poco agli uomini del nostro tempo, perché è datata e sclerotica e ripropone le cose del passato che il Concilio ha detto di abbandonare. Dio invece lavora in sintonia con quello che ispira e il nostro tempo non è refrattario alla sua opera.

La gente non apprezza la pastorale ma ha domande alte ed esigenti a cui la Chiesa non risponde, perché le manca l’esperienza spirituale.

Così contiamo i nostri fallimenti e lasciamo nell’ombra Dio.

                                                                                              don Carlo

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Domenica 25 ottobre

 la casa di via degli Olmi

 sarà aperta per essere visitata

Dopo le Messe e nel pomeriggio, durante la castagnata, coloro che lo desiderano possono “prendere confidenza” con gli spazi che questa casa offre, in modo particolare con il piano superiore, pensato per favorire ed educare al silenzio, alla meditazione, alla preghiera personale e in gruppo. 

Giovedì 5 novembre alle ore 20.30, entro un contesto di ascolto della Parola e di preghiera, faremo la benedizione della casa e ci aiuteremo a trovare le modalità a noi più consone per realizzare quanto ci siamo proposti, in linea anche con il piano pastorale diocesano. Tra gli atteggiamenti e le attenzioni richiesti per favorire la realtà delle vocazioni e della ministerialità, il vescovo indica infatti la capacità di vivere il silenzio e la solitudine in funzione di un autentico ascolto.

E’ quello che vogliamo offrire e donarci, certi che lo stare con il Signore è la condizione prima per vivere in maniera degna della vocazione bella e grande che abbiamo ricevuto e per portare frutti di salvezza per il mondo intero.

Giovedì 5 novembre chiederemo al Signore di dire bene di questa casa e di noi, che vogliamo abitarla per stare con Lui. E’ un dono prezioso quello che il Signore ci fa, dono che incontra la nostra gratitudine e la nostra volontà ad accoglierlo, a custodirlo e a viverlo.

Giovedì 5 decideremo in quali giorni della settimana la casa rimarrà aperta e condivideremo i nostri desideri di silenzio, di preghiera. La casa sarà a disposizione anche dei singoli o dei gruppi che ne faranno richiesta alle persone delegate a curare questo servizio pastorale.                                 

 Rita

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L'ORATORIO 

é un’attività organizzata dal-la parrocchia e svolta da un gruppo di animatori, guidati da persone adulte delegate dalla comunità.

L’oratorio completa l’opera educativa iniziata nel catechismo, favorendo la creatività e la fraternità attraverso attività manuali, giochi e momenti di ascolto della parola di Dio e di preghiera.

E' RIVOLTO    ai bambini delle elementari e ai ragazzi  delle medie.

SI SVOLGE       il sabato, dalle ore 15.00 alle ore 17.30, ed è gratuito.

E' RICHIESTA   solo l’iscrizione da parte dei genitori ed il contributoper l’assicurazione di euro cinque, qualora non venga versato nell’iscrizione al catechismo.

La parrocchia si prende la responsabilità di custodire e animare i bambini e i ra-gazzi durante l’orario sta-bilito. Se qualcuno deve uscire durante l’attività di oratorio ed esce da solo o viene a prenderlo una persona diversa dai genitori, occorre l’autorizzazione scritta dei genitori ed un documento di identità della persona incaricata a venire a prenderlo. 

TI ASPETTIAMO