
|
Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |

|
anno
16 n. 03
17.
12. 2006 |
|
.
..
case,
strade, altare
.
Oggi la liturgia ci invita a rallegrarci perché il Signore è vicino.
Egli ci rinnoverà con il suo amore, come aveva annunciato per bocca di
Sofonia, e si rallegrerà per noi con grida di gioia, come nei
giorni di festa. Verrà ad abitare tra le nostre case, a stringere
amicizia con noi, a parlarci del Padre e del Regno, a risvegliare
nei cuori il bisogno grande di Dio.
Nel presepio, in chiesa, i bambini e i ragazzi
del catechismo oggi costruiscono le strade e mettono
un
segno
le case, a rappresentare i luoghi in cui viviamo, ci incontriamo
e tessiamo relazioni.
Nel presepio viene posto anche un piccolo altare, segno di Gesù e della
relazione che, in Lui, abbiamo con il Padre.
Questa relazione, molte volte soffocata dagli affanni o dai piaceri della
vita, dalla pretesa di bastare a se stessi o dal timore di guardarsi
in profondità, è la relazione che ogni uomo desidera e alla quale
tende, forse inconsapevolmente.
Noi cristiani annunciamo che la comunione con Dio, in Cristo Gesù, è la
relazione che dà senso, stabilità e bellezza ad ogni altra
comunione.
Ed è per Lui che noi viviamo, per Lui che su questa terra è venuto di
passaggio, giusto il tempo di inaugurare un regno diverso, abitato
dalla fraternità, dal perdono, dal dire bene.
Nuove relazioni porti il Natale di Gesù, nel mondo intero e nella nostra
comunità.
Rita
.
.
...
Convocati
nel nome del Signore
.
Dopo
aver parlato della Chiesa-edificio e dei significati
dello spazio liturgico in essa contenuto, poniamo ora
l’attenzione su coloro che usano tale spazio.
Questo
viaggio dentro la liturgia accompagna il percorso pastorale di
quest’anno, che ha come riferimento la comunità cristiana mentre serve il
Signore con l’ascolto e la lode.
.
La Costituzione
conciliare sulla liturgia afferma
che l’Assemblea liturgica manifesta il mistero di Cristo e la vera
natura della Chiesa.
La Chiesa
raccolta in preghiera nella liturgia
esprime se stessa nella dimensione più profonda e più vera del suo
mistero.
L’assemblea è
un segno della fede. Ogni cristiano è chiamato a riunirsi nel
giorno del Signore.
Il convenire con
gli altri battezzati è segno di comunione e di superamento delle
divisioni, e fa risaltare l’amore di Cristo che ci fa sue membra e
suo corpo.
L’Assemblea è
simbolo di una comunità fraterna che, pur nella diversità dei
carismi e nella consapevolezza dei difetti di tutti, sa accettarsi e
camminare insieme, nell’accoglienza e nella carità.
I fedeli, in
virtù del battesimo che li costituisce popolo santo e sacerdozio
regale, devono essere guidati ad una piena e consapevole
partecipazione alle celebrazioni liturgiche.
Una assemblea
muta e distratta svuota di significato la liturgia che celebra. Una
assemblea che non partecipa, non offre un simbolo corretto di
chiesa.
Il servizio
all’altare, la proclamazione della Parola, la processione
dell’offertorio, il canto, la raccolta delle offerte, sono
ministeri che manifestano il servizio che
la Chiesa
rende al mondo: l’annuncio del Vangelo e la condivisione del pane
quotidiano.
Ecco perché
nell’organizzare il servizio liturgico si deve curare che le
persone scelte esprimano questa attenzione della Chiesa verso il
mondo.
Nella
liturgia i simboli diventano pieni di significato, se sono vissuti
con consapevolezza, se sono preparati da una adeguata catechesi, e
se ad essi corrisponde l’atteggiamento coerente della vita.
Elio
.
.
...
.
il
servizio alle mense
.
E’ ormai consuetudine nella nostra comunità segnalare al
diacono situazioni di disagio e di bisogno.
E’ anche il parroco a farlo.
Viene valorizzato in questo modo il ministero diaconale
nella sua specificità originaria del servizio ai poveri.
Il diacono prende contatto con la persona o con la famiglia
indicata. Instaura un rapporto di cordialità e di amicizia.
Si
pone in ascolto e in dialogo per capire quali siano le difficoltà.
Quando il disagio è di natura economica, sa di poter contare sul
Fondo di Solidarietà parrocchiale.
Ne
parla con il parroco, valuta insieme il caso e chiede il denaro che
ritiene necessario per far fronte alle necessità più urgenti.
Il diacono dona l’offerta fraternamente, senza umiliare e nella
più assoluta riservatezza.
Fa presente che quel denaro è stato raccolto e offerto a Dio
dalla comunità nell’offertorio della messa domenicale ed è segno
della cura che Dio ha per i poveri.
Invita perciò colui che lo riceve a ringraziare il Signore.
Il diacono sa che quel denaro è di Dio e non può essere
sperperato.
Spesso capita che la
persona desideri conoscere la comunità.
Il diacono la invita,
se è credente, a venire alla messa domenicale o, comunque, a
partecipare al pranzo comune della terza domenica, giornata della
condivisione, dove si sentirà accolta fraternamente. Il Fondo
di Solidarietà e la terza domenica sono segni non
secondari della esperienza cristiana della nostra parrocchia.
Elio
..
.
CALENDARIO
LITURGICO |
III° avvento:
Sof. 3,14-18; Fil. 4,4-7; Lc. 3,10-18
anno C
3° salterio |
Martedì
|
19
|
8.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Mercoledì
|
20
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Giovedì
|
21
|
7.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Venerdì
|
22
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Sabato
|
23
|
18.30
|
memoria
di Ghirardi Jole e Angelo
memoria
di Doimo Guido
intenzione
famiglia Grassa
|
Domenica
Mi.
5,1-4
Eb.
10,5-10
Lc. 1,39-48
|
24
|
9.00
10.30
|
memoria
di tutti i defunti
memoria
di Antoniazzi Maria
|
.
.
CALENDARIO PASTORALE |
Domenica
24
le
S. Messe mantengono
l’orario
consueto:
ore
9.00 e ore 10.30
|
Mercoledì
si riunisce
il
Consiglio Pastorale |
Celebrazioni
penitenziali
Lunedì
18
ore 17.00
per i bambini di
3°- 4°- 5° elementare
e i ragazzi delle medie
Lunedì
18
ore 20.30
per gli adulti
|
Confessioni |
Lunedì
18
dalle
ore 17.30
alle ore 19.30
con
don Roberto |
Martedì
19
dalle
ore 15.00
alle ore 20.00
d.
Roberto e d. Carlo |
Sabato
23
dalle
ore 16.00
alle ore 18.00
con
don Carlo |
Celebrazione
del Natale
Domenica
24
Veglia di preghiera alle
ore 22.45
Santa
Messa
alle ore 23.30
Lunedì
25
Santa
Messa
: ore 9.00 e ore 10.30
Martedì
26 :
S. Messa
alle ore 9.30
|
Domenica prossima, ultima di Avvento, è la vigilia di Natale.
Questa settimana diamo tempo alla preparazione spirituale,
personale e comunitaria, per accogliere Gesù
che viene.
|
.
.
|