La
Chiesa italiana celebra in questi giorni la giornata del
ringraziamento in cui le comunità cristiane pregano, riflettono
sui benefici ricevuti da Dio e gli esprimono la loro riconoscenza.
Siamo
prossimi alla memoria liturgica della “presentazione della beata
vergine Maria”, che celebriamo venerdì 21 novembre ricordando
Maria come “Madonna della salute”.
Portiamo
Annuncio nelle famiglie per invitarle a partecipare a queste
celebrazioni in modo che coinvolgano tutta la comunità.
Il bisogno di dire grazie.
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Nelle
relazioni familiari e di amicizia ci è spontaneo esprimere
gratitudine a coloro che ci amano e ci aiutano.
Dire
grazie è anche un modo per chiedere di nuovo, perché attira la
benevolenza e rafforza i legami di solidarietà.
La
storia della salvezza racconta i modi con cui Dio ci circonda di
misericordia e rivela le cose che ha fatto e fa per noi.
La
creazione, la redenzione e la nostra elezione a figli suoi sono i
doni grandi del suo amore.
Le
Scritture sacre ci dicono anche che Dio affida ai suoi angeli la
missione di custodire il cammino delle comunità e delle persone.
E’
bello ringraziare Dio che ci ha affidato Maria come madre e i
santi come testimoni e protettori del nostro cammino.
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I modi di dire grazie.
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Il
modo più bello per esprimere la riconoscenza cristiana è
l’eucaristia.
Gesù,
unendosi a noi, ci mette in comunione con tutta la famiglia di
Dio.
Un
altro modo è valorizzare le cose che Dio fa per l’umanità, con
il nostro impegno perché si compiano.
Non
importa se facciamo cose grandi o piccole, importa che le compiamo
bene, in modo che concorrano alla gloria di Dio.
Gesù
ha lodato la vedova che aveva gettato nel tesoro del tempio con
fede e amore i pochi spiccioli che aveva.
Dire grazie attraverso un’offerta annuale.
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A questo Annuncio è allegata, come gli scorsi anni, una busta per
raccogliere l’offerta che le famiglie fanno ogni anno per la
chiesa, le opere parrocchiali e la pastorale. Non è obbligatoria
né controllata, perché la porta
in chiesa chi vuole farlo.
E’
un’occasione, offerta anche a coloro che non frequentano
abitualmente la comunità ma che si servono dei servizi normali
che la parrocchia offre, di concorrere alle spese della
parrocchia.
Credo
sia nota a tutti la gratuità con cui facciamo pastorale e il
grande impegno economico che la nostra parrocchia ha richiesto e
chiede per avere e mantenere strutture funzionali.
Per
conoscere che uso facciamo dei soldi raccolti basta guardare ai
lavori fatti. La parrocchia, oltre alle offerte raccolte nelle
giornate di carità stabilite dal vescovo, mantiene l’impegno di
destinare il 30% delle offerte che raccogliamo in chiesa nei
giorni festivi alla carità, verso i bisogni nel territorio e nel
mondo.
Una
volta l’anno ricordiamo che abbiamo il dovere della carità,
come percorso da vivere entro la comunità ecclesiale.
Ogni famiglia risponda secondo il suo cuore e la sua fede e porti
la busta con l’offerta in chiesa venerdì 21 o nelle feste
successive.
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L’anno pastorale in corso.
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E’
scandito lungo i tempi della memoria liturgica degli eventi della
salvezza e si concretizza in alcune iniziative che abbiamo già
avviate. Il vescovo Corrado ha formulato il piano pastorale della
diocesi per i prossimi tre anni così: “Chiamati a riscoprire
e vivere la dignità battesi-male: figli nel Figlio e fratelli
nella Chiesa”. Il programma
indicato dal vescovo è rivolto a tutta la diocesi. Ogni
parrocchia e realtà pastorale lo deve poi armonizzare con il
proprio cammino in atto.
Il nostro Consiglio pastorale nel
mese di settembre ha formulato l’idea guida dell’anno
pastorale:
Dio chiama l’umanità all’alleanza con
lui e la comunità del Risorto riscopre e vive l’iniziazione
cristiana.
Il Consiglio pastorale ha scelto la figura di Abramo
come icona che accompagna il cammino della nostra comunità.
Dio ha chiamato Abramo a lasciare la terra dove
abitava per ereditare la terra che Dio gli avrebbe donato e dove
avrebbe conosciuto la prosperità e la pace, come padre nella fede
di una discendenza numerosa come le stelle del cielo e i grani di
sabbia della spiaggia del mare. Abramo ha risposto a Dio con un sì
senza riserve maturato entro grandi prove, nelle quali Dio ha
rivelato ad Abramo la sua santità e unicità e Abramo è
diventato fedele a Dio.
Da allora l’alleanza tra Dio e l’umanità è
cresciuta, si è realizzata in Cristo e attende di compiersi nei
cieli nuovi e nella terra nuova.
Uscire
verso la terra promessa e ancora sconosciuta aiuterà anche noi ad
entrare in essa, se la nostra fede non verrà meno e il nostro
cammino con Dio si fonderà sull’obbedienza a lui.
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In dialogo con i genitori
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Con
il mese di gennaio 2009 inizieremo alcuni incontri con i genitori
che accompagnano i figli in parrocchia, per avviare un dialogo
sulla educazione religiosa dei figli. Partiremo da una LETTERA
DOCUMENTO che il Consiglio pastorale ha preparato per questo.
Gli incontri sono aperti a tutti gli adulti.
I lavori
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La parrocchia è un cantiere sempre aperto. Ora stiamo completando i
lavori nella casa in via degli olmi con la sistemazione
dell’area esterna, con la muretta e i cancelli di recinzione e
con il percorso che abbiamo ricavato tra la casa, il sagrato della
chiesa e i campi da gioco. La casa è per i fini della parrocchia
e quindi ad uso pubblico, sarà fre-quentata anche dai bambini, e
richiede la sicurezza secondo le disposizioni di legge.
Con
questa opera com-pletiamo il complesso parrocchiale che abbia-mo
in parte restaurato e in parte fatto nuovo, a partire dal 1986.
Stiamo rinnovando anche il banco frigo bar nella casa
parrocchiale, che abbiamo acquistato già usato 18 anni fa, e
stiamo predisponendo la cucina nella casa in via degli olmi.
Venerdì 21 novembre, festa
della Madonna della salute, la S. Messa e la preghiera di
consacrazione a Maria sarà celebrata alle ore
15.00
e alle ore
20.30. |