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SOLENNITA’ DI PENTECOSTE

FESTA DELL’APPARTENENZA

Domenica 27 maggio celebriamo la solennità della Pentecoste.

Facciamo memoria della discesa dello Spirito santo sui discepoli di Gesù riuniti in preghiera con Maria, sua madre, dell’inizio del cammino della Chiesa  e della missione in mezzo ai popoli.

Nello stesso giorno celebriamo anche la festa dell’appartenenza 2007.

E’ ormai tradizione concludere ogni anno pastorale con questa giornata in cui la comunità riflette sul cammino fatto, ringrazia il Signore e condivide un tempo di fraternità in un pranzo comunitario.

Le Messe avranno l’orario festivo normale. La Messa solenne in cui celebriamo il tema dell’appartenenza sarà alle ore 10.30.

La liturgia inizierà nel sagrato, presso la fontana, dove insieme comporremo un segno che completeremo in chiesa prima dell’eucaristia.

Il pranzo comunitario sarà preparato dalla polisportiva Campolongo e condiviso presso il capannone, in via Monticano.

Il pranzo dovrà essere prenotato presso il bar parrocchiale in questi orari:

Sabato 12 e domenica 13, dopo le Sante Messe di orario.

Sabato 19 e domenica 20, dopo le Sante Messe di orario.

Da lunedì 14 a venerdì 18 dalle ore 17.00 alle ore 19.00

Lunedì 21 e martedì 22, dalle ore 17.00 alle ore 19.00.

La quota è di euro 11,00;

di euro 6,00 per i piccoli fino a 10 anni.

            Invito tutti a partecipare.

                                                                                                                    Don Carlo

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La prima comunione

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Celebrare il sacramento dell’eucaristia è una tappa importante nel cammino di fede di un fanciullo; è un incontro che apre i ragazzi ad un nuovo rapporto con Dio e la comunità.

Negli anni che hanno preceduto questo incontro, i ragazzi sono stati guidati alla scoperta del progetto di Dio e a capire che ogni persona è parte importante di questo sogno.

Essi hanno colto l’importanza di far parte della comunità cristiana, apprezzando le relazioni che in essa si esprimono.

Sono relazioni guidate dallo Spirito e si manifestano nell’ascolto della Parola, nella celebrazione e nella fraternità.

Hanno capito che la comunità li ama e li accoglie come una famiglia e che nella comunità anche i più piccoli sono chiamati a servirla. Il servizio alla comunità è la tappa successiva alla prima comunione e i ragazzi sono chiamati a percorrerla secondo le opportunità che la parrocchia offre.

Accogliere e guidare i bambini dentro il sogno di Dio è per chi è delegato dalla comunità – come le catechiste – una grande responsabilità, ma dona loro anche una grande gioia, perché hanno l’opportunità di crescere nella fede.

Il percorso che quest’anno abbiamo compiuto assieme a loro per arrivare a celebrare l’eucaristia  è stato anche per noi illuminante e ha reso possibile spiegare ai bambini le cose grandi di Dio.

Affidando questi bambini al Signore affinché nell’eucaristia alimenti la loro fede, e affidandoli alle famiglie e alla parrocchia affinché stimolino in loro la ricerca religiosa e la voglia di scoprire la propria vocazione, auspichiamo che essi diventino il futuro della comunità e della Chiesa intera.

Come catechiste lodiamo Dio per le cose grandi che sempre opera in noi attraverso i piccoli che ci sono affidati.

                                              Le catechiste Marisa e Vittorina

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I ragazzi che hanno celebrato per la prima volta 

l’eucaristia accostandosi alla comunione

partecipano la loro gioia  e consegnano alla comunità qualche riflessione.

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Fino ad ora il giorno più bello della mia vita è stato quello della mia prima comunione. Fare l’eucaristia per me è stato come morire alla vita umana e rinascere alla vita divina, alimentando il seme che abbiamo ricevuto nel battesimo. Ricevere Gesù nel pane e nel vino consacrati, diventa per me cibo di vita eterna e linfa vitale.

Il giorno della mia prima comunione è stato un giorno pieno di felicità che non dimenticherò mai e che porterò sempre nel mio cuore. Quando mi sono comunicata ho sentito dentro un grande calore e mi sono sentita subito in pace con tutti e mentre ero seduta attorno all’altare ho iniziato il dialogo con Dio. L’eucaristia  ci unisce alla comunità, permettendoci di nutrirci insieme dello stesso pane.

Grazie perché la comunione mi ha portato dentro gioia e mi ha unito di più a Gesù e mi ha insegnato ad amare come lui ama noi.

Dopo la mia prima comunione ho riflettuto su quello che era appena avvenuto: avevo nutrito la mia vita divina ed ero molto felice, perché nelle prossime celebrazioni oltre ad ascoltare la Parola di Dio potrò nutrirmi del corpo di Cristo.

Il 29 aprile per me è stato un giorno veramente speciale.

Attorno alla mensa mi sentivo come uno dei dodici apostoli. Vedere don Carlo nell’atto di spezzare il pane e sapere di poter partecipare alla mensa eucaristica mi ha fatto provare un grande entusiasmo, e mi ha riempito di gioia sapere che le persone che mi vogliono bene erano presenti per condividere con me questo giorno.

Grazie Gesù perché oggi ho ricevuto in me la grazia del tuo pane divino, aiutami a rimanere sempre legato a te e all’assemblea che forma il tuo corpo.

Voglio ringraziarti Signore perché tu sei entrato in me e adesso sono una cosa sola con te.

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