Parrocchia di Campolongo in Conegliano  

 anno 14  n. 15      06.03.2005

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Famiglia e Chiesa

 

Nella catechesi della settimana appena trascorsa abbiamo continuato la riflessione  sul tema della famiglia “tra memoria e speranza”.

In particolare abbiamo guardato alla famiglia nella sua esperienza parrocchiale e diocesana.

Siamo partiti dalla memoria dell’esperienza

fatta in questi anni e ci siamo soffermati a lungo su una domanda: che rapporto c’è tra la Chiesa, che si concretizza nella parrocchia, e le famiglie che vivono in essa? Pur partendo da punti di vista diversi si è concordato sul fatto che tra famiglia e Chiesa c’è una profonda relazione tanto che l’una vive dell’altra.

Il discorso comunque è rimasto aperto e richiede un maggior approfondimento e soprattutto una maggior partecipazione delle coppie e delle famiglie.

Sarebbe bello poter rilanciare la pastorale familiare nella nostra comunità partendo proprio da questo rapporto di reciprocità tra famiglia e parrocchia!

E’ necessario che le famiglie riscoprano il loro ministero all’interno della Chiesa e che ritornino ad essere soggetti attivi della vita della comunità.

Le coppie di sposi che lo desiderano potrebbero avviare un gruppo di ricerca e condivisione.                               

Vincenzo

 

 

L’elemosina

 

Durante la quaresima il cristiano dovrebbe praticare l’elemosina come segno di conversione. Il significato autentico di elemosina indica “provare pietà”, “avere nelle proprie viscere sentimenti di amore”. Oggi diremmo: “condivisione con i poveri”.

Nell’Antico Testamento i profeti ammonivano che il digiuno era autentico se accompagnato dal “dividere il pane con l’affamato, ospitare i poveri senza casa …” (cf. Is 58,7).

I primi cristiani facevano opere di carità perché consideravano i poveri un luogo teologico in cui trovare Dio. Condividere con loro i beni era un’esperienza di comunione con Gesù Cristo, che “da ricco che era si è fatto povero per noi” (2Cor 8,9), un modo di nutrire i suoi stessi sentimenti (cf. Fil 2,5 ss.). La terra era concepita come un dono di Dio destinato alla comunione e non come proprietà privata.

Sono i Padri della Chiesa ad esprimere questa fede.

Oggi la condivisione non interroga più i credenti, non desta inquietudine, forse neppure tra chi ha scelto la vita religiosa e la condivisione dei beni come stile.

I tempi sono sfavorevoli ai poveri nella loro partecipazione al benessere. La ricchezza appartiene al nord del pianeta, il resto è escluso. Anche i cristiani eludono la questione, anzi, a volte negano ogni relazione tra la loro opulenza e le povertà del mondo e forniscono ai ricchi la giustificazione per non vergognarsi.

La sera del giovedì santo, la chiesa, celebrando la cena del Signore, fa memoria di Gesù che dona la vita per gli altri e compie due azioni: sul pane e sul vino, sacramento dell’altare, e la lavanda dei piedi, sacramento del fratello. Sono atti del mistero pasquale che Gesù consegna ai credenti con il comando: “Fate questo in memoria di me... Come ho fatto io, fate anche voi” (Lc 22,19 e Gv 13, 15).

Non è facile amare autenticamente il fratello e avere sentimenti di compassione per i poveri.

Eppure saremo giudicati su questo.

Basilio ricordava che “il mantello, preda delle tarme nel tuo armadio, non appartiene a te, ma al povero” e Gregorio di Nissa ammoniva che “chi possiede troppo non è fratello ma ladro”! 

                                                                                        Elio

 

 

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Il “decalogo” della domenica

 

Io sono il giorno del Signore, Dio tuo,

Io sono il signore dei tuoi giorni.

 

1.        Non avrai altri giorni uguali a me

non fare i giorni tutti uguali. La domenica sia per te, fratello o sorella cristiana, giorno libero per Dio e per tutti.

 

2.        Non trascorrere la domenica invano

drogandoti di televisione, alienandoti nell’evasione, caricandoti di altre tensioni.

 

3.        Ricordati di santificare la festa

non disertando mai l’assemblea eucaristica. La domenica è la pasqua della settimana.

 

4.        Onora tu, padre, e tu, madre, il grande giorno

con i tuoi figli, ma non imporlo mai, neanche ai minori e non ricattarli. Contagia loro la tua gioia di andare a messa.

 

5.        Non ammazzare la domenica con il doppio lavoro,

soprattutto se remunerativo. Non violarla né svenderla, ma vivila “gratis” amando Dio e i fratelli.

 

6.        Considera il giorno del Signore il momento di intimità

fra Cristo e la Chiesa sua sposa. Se sei sposato o sposata coltiva la tua intimità con il tuo coniuge, nel Signore.

 

7.         Non rubare la domenica a nessuno

né alla colf, né alle badanti, né ai tuoi dipendenti o ai familiari o amici.

E non fartela rubare da niente e da nessuno, né dal denaro, né dal culturismo, né dai tuoi datori di lavoro.

 

8.        Non dire falsa testimonianza

contro il giorno del Signore. Non vergognarti di dire ai tuoi amici non credenti che non puoi andare da loro in campagna o con loro allo stadio perché non puoi rinunciare alla messa.

 

9.        Non desiderare la domenica degli “altri”:

i ricchi, i gaudenti, i bontemponi. Desidera di condividere la domenica con gli ultimi, i poveri, i malati.

 

10. Non andare a Messa perché è festa

ma fa festa andando a Messa.

 

 

 

CALENDARIO  LITURGICO  E  PASTORALE

 

IV° Domenica di Quaresima–A: 1 Sam.  16,1-7.10-13; Ef. 5,8-14; Gv.9,1-41

 

Martedì 

8

8.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Mercoledì

 

9

18.30

 

memoria di Lorenzet Giobatta

 

Giovedì

 

10

 

7.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Venerdì 

11

18.30

 

memoria di Furlan Giovanni

 

Sabato

 

12

18.30

 

memoria di Baldovin Antonio

memoria di Poletto Lino

 

Domenica

 

Ez. 37,12-14

Rm. 8,8-11

Gv. 11,1-45

13

9.00

 

 

 

 

10.30

 

memoria di Ortolan Maria

memoria di Fantuzzi Aurino

memoria di Pillot Giovanni e Amelia

memoria di Zornio Angela

 

memoria di Cristiano

memoria di Dassié Rosa

int. di Lovisotto Guerrino e Maria

 

 

 

 

Oggi,

l’incontro del Vescovo con le famiglie della forania.

Mercoledì, alle ore 20.30, 

incontro dei catechisti.

     Venerdì, alle ore 15.00, 

Via Crucis

 animata dal

gruppo della “terza età”. 

Venerdì, alle ore 20.30, 

incontro dei genitori

dei bambini di quarta elementare,

per la prima confessione

 

Prossimo incontro di

 “primo annuncio”:

Martedì 15 

o Giovedì 17 marzo

    Venerdì 18 marzo

incontro dei genitori dei cresimandi

venerdì 11 

le famiglie dei bambini

che si preparano 

a celebrare l’Eucaristia partecipano alla Messa 

della sera e condividono

la cena.

Le persone anziane o ammalate

che non possono spostarsi 

ma desiderano fare la confessione

 per la festa di Pasqua,

diano il proprio nome in ufficio parrocchiale.  

 

Chiamare lo 0438.23870

dalle ore 16.00 alle ore 18.00

dal lunedì al venerdì.

   

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)