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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 16  n. 37        04. 11. 2007

 

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Per una spiritualità ecclesiale                         

 

                                                         La fraternità nella Chiesa

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La vita è composta di relazioni. In esse ogni persona riflette se stessa, riconosce la sua identità, si apre alla conoscenza e si lega con coloro che incontra in modo da rispondere ai bisogni fondamentali della vita.

La fraternità assume nomi diversi che esprimono la ricchezza delle relazioni, come amore sponsale, paterno e materno, amicizia e carità.

Tutti abbiamo bisogno di relazionarci con le persone e con la creazione.

Alcuni legami diventano più importanti, perché danno senso a tutta la vita in quanto sostengono tutte le altre relazioni di amore.

C’è una fraternità speciale che nasce dall’iniziativa di Dio che manda a noi il suo figlio unico, quello amato, perché crei con noi una comunione così forte da fare di lui e di noi una sola carne, come avviene dello sposo e della sposa. Noi siamo iniziati alla vita divina di Gesù e della Chiesa nella fede, nei sacramenti e nell’amore infuso in noi dallo Spirito santo.

Noi viviamo in Cristo come i rami in un albero e le membra in un corpo e diveniamo figli di Dio, resi capaci di vivere la relazione d’amore con lui.

In questo modo Dio rende divina la nostra esistenza e rende la nostra relazione con Gesù fondamento di tutte le altre, perché siano non solo umane ma anche divine. La fraternità ecclesiale è vivere le relazioni umane inserite nella relazione vitale con Gesù. I cristiani non stanno insieme e non si amano solo come uomini ma come figli di Dio in Cristo.

Stiamo rinnovando il Circolo parrocchiale e riprendendo l’oratorio.

Ricordiamo che la parrocchia è impegnata a educare ai valori umani entro la fraternità ecclesiale, che rende presente la fraternità in Cristo.                         

 

           Don  Carlo

                                              

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SANTO, ACCLAMAZIONE AL RISORTO,

CONCLUSIONE DELLA PREGHIERA EUCARISTICA

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Al centro della Messa c’è la preghiera eucaristica.

Essa è il secondo momento della celebrazione, dopo la liturgia della Parola. Con essa “si rendono grazie a Dio per tutta l’opera della salvezza” (cf. Ordinamento generale del Messale romano).

Il rendere grazie a Dio è compito di tutto il popolo radunato per celebrare l’eucaristia e non è azione del solo celebrante.

Al celebrante spetta, in forza dell’Ordine sacro e della missione ricevuta dal vescovo, di proclamare la preghiera eucaristica .

Essa è preghiera di tutta la Chiesa , che si è radunata perché “il corpo donato” e il “sangue versato” siano offerti a Dio, e tutta l’assemblea possa partecipare al sacrificio che porta la salvezza al mondo.

Il popolo si associa ad essa in dialogo con il celebrante al prefazio, con il santo, con l’acclamazione al Risorto dopo la consacrazione e con l’ “Amen” al termine della preghiera eucaristica.

In questi tre momenti l’assemblea ha la possibilità di rendere festosa la sua partecipazione, cantando in comunione con le creature celesti la santità di Dio, acclamando, dopo la consacrazione, Cristo nel suo mistero pasquale e sigillando con l’Amen finale tutta l’azione della preghiera eucaristica. Queste possibilità vengono spesso ignorate, perché ci si ferma alla recita senza canto.

A volte sono accompagnate a un atteggiamento muto e passivo.

Il canto invece permette di partecipare più intensamente e in modo gioioso a queste preghiere. Il canto nella liturgia non è un lusso celebrativo o una fatica superflua ma l’espressione viva e convinta della nostra fede e dell’unione fraterna che la celebrazione eucaristica dovrebbe favorire.

L’assemblea che ha ascoltato la parola del Signore, che ha sentito ardere il cuore per la parola di Dio e che sta per offrire al Padre il sacrificio di Cristo e della sua Chiesa celebra questi momenti con la pienezza del cuore e della voce nel canto comunitario.

                                                                                         Gianfranco

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Con la bocca dei bimbi e dei lattanti…

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Leggendo la Bibbia si incontrano spesso espressioni che manifestano l’importanza dei bambini nel popolo di Dio.

Essi vengono valorizzati come modelli dell’atteggiamento che ogni credente e ogni comunità dovrebbero avere nei confronti di Dio. Un esempio sono le parole del Salmo 8:

O Signore, nostro Dio,

quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:

sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti

affermi la tua potenza contro i tuoi avversari

per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Di fronte a situazioni di ipocrisia e di ribellione che spesso ostacolano il cammino della comunità, il salmista scopre una grande verità: la lode gioiosa che pronuncia il piccolo e l’impotente è una forza che annulla i disegni di coloro che, credendosi grandi e autosufficienti, insorgono contro Dio.

Sappiamo poi come Gesù abbia posto in stretta relazione i bambini con il Regno di Dio e si sia fatto egli stesso “piccolo” per realizzare il progetto di amore del Padre.

La parrocchia e le famiglie devono dunque curare e valorizzare la presenza dei bambini sin dalla loro nascita. Per i bambini in età pre-scolare, abbiamo fatto circa un anno di esperienza con il nuovo cammino del post battesimo reso possibile dall’amore di Dio e da quello dei genitori che hanno partecipato portando una ventata di novità attraverso idee e impegno concreto.

 

Ora è tempo di pensare al cammino di questo nuovo anno pastorale per cui invitiamo i genitori disponibili a un incontro che si terrà nella casa parrocchiale

MERCOLEDI 14 NOVEMBRE ALLE ORE 20,30  

        

                                                                                               Vincenzo

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CALENDARIO LITURGICO

XXXI t. ord.:  Sap.11,23-12,2; 2Ts.1,11-2,2;   Lc.19,1-10    

anno C                                                           3 salterio

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Martedì

 

6

8.30

memoria di De Giusti Giacomo

memoria di Spinacé Irma

 

Mercoledì

 

7

18.30

 

int. di persona devota per tutti i defunti

 

Giovedì

8

7.30

memoria di tutti i defunti

 

Venerdì           

 

9

18.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Sabato

 

10

18.30

 

memoria di Steffan Teresa

memoria di Di Fazio Attilio, D’Amico Wanda,

                  De Giusti Paolo e Fantuz Maria Filomena

memoria di Zaia Vittorio

memoria di Cagna Enrico

 

Domenica

 

2 Mac 7,1-14

2 Ts 2,16-3,5

Lc. 20,27-38

11

9.00

 

 

 

 

10.30

memoria defunti famiglia Sperandio

memoria di Sperandio Giovanni

intenzione di Gatti Giorgio e Santantonio Clara

intenzione di Peruch Sebastiano

 

memoria di Moras Giovanni

 

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CALENDARIO   PASTORALE

Lunedì 5, alle ore 20.30,

 incontro degli animatori per organizzare l’oratorio

Martedì 6 non c’è catechismo

 

Martedì 6 alle 20.30, 

si incontra il gruppo dei catechisti

 

Martedì 6 novembre

è la festa di San Leonardo patrono della città.

In Duomo, alle ore 19.00, 

Santa Messa presieduta dal vescovo emerito Magarotto

 

Mercoledì 7, alle 20.30, si incontrano:

 

  -  tutti coloro che si occupano del Circolo parrocchiale

  -  i genitori dei ragazzi di terza media

Giovedì 8, alle ore 19.30, 

incontro dei giovani che hanno ricevuto la Cresima

Venerdì 9, alle ore 20.30, 

incontro dei genitori dei ragazzi di seconda media

 

Domenica 11 novembre, 

alla Messa dalle 10.30,

verrà conferito il mandato alle catechiste.

 

Domenica 11

dopo le Messe

 

Iscrizioni all’Oratorio

 

Lunedì 12: incontro delle 

 segreterie dell’Unità Pastorale

 

Martedì 13: catechesi

Sabato 17: incontro dei genitori  

 dei bambini di 1° e 2° elementari

 

La raccolta del ferro ha fruttato alla parrocchia 5.360 euro. 

Grazie a quanti hanno collaborato.

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)